Monte Resegone

 
Zona montuosa Alpi Orobie - Sottogruppo del Resegone Località di partenza Brumano (BG)
Quota partenza 911 Mt. Quota di arrivo 1875 Mt.
Dislivello totale +950 Mt. circa Data di uscita 1999
Ore di salita 1 h. 45' Ore di discesa 1h. 15'
Sentieri utilizzati n. 587, 13, 571, 17 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri
Giornata fredda ma asciutta. Presenza di neve e ghiaccio nella parte finale poco prima del rifugio. Sentieri perfettamente tenuti e segnalati da fin troppe indicazioni e bollini di colore giallo, bianco e rosso.
Eventuali pericoli
Nessuno. Qualche attenzione in caso di abbondanti nevicate nella parte finale quando si cammina accanto alla cresta che porta al rifugio, ma si tratta di poca cosa.
Presenza di acqua
Alla partenza trovate un lavatoio con acqua non potabile ma comunque refrigerante al ritorno. Seconda fonte d'acqua è un abbeveratoio poco prima di iniziare il primo tratto nel bosco, dopo circa 20' dalla partenza. Acqua la trovate anche al rifugio, ma preparatevi a pagarla più della benzina...
Punti di appoggio
Il rifugio Azzoni, sempre aperto nei fine settimana, ha anche un locale invernale e si trova pochi metri prima della croce di vetta.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla. Utili, come sempre, i ramponi se ci andate in inverno.
Caratteristiche dell'escursione
Descrizione generale
Tranquilla camminata sulle pendici del mitico Resegone, montagna resa famosa, oltre che da tanti alpinisti, anche dal Manzoni che gli rende omaggio all'inizio di un capitolo famosissimo dei Promessi Sposi ("Addio monti sorgenti dall'acque...") in cui Lucia deve abbandonare i luoghi natii della provincia di Lecco, da dove, appunto, si ha una meravigliosa vista su di esso. Il dislivello è limitato, le pendenze, a tratti elevate, sono rese più abbordabili, da alcuni tratti riposanti. Si cammina per una buona parte nel bosco, ma gli ultimi 200-300 Mt. di dislivello sono in pieno sole. Nessuna difficoltà, ma attenzione a quest'ultimo tratto se volete salire il monte in inverno.
Descrizione percorso
Poco oltre la chiesa di Brumano, si incontra un segnale di divieto di transito. Poco prima, sulla sinistra trovate un piccolo lavatoio e un parcheggio per poche auto. Lasciata qui l'automobile ci si incammina sul vicino sentiero 587. Questo passa accanto ad alcune casette e cascine. I bollini che trovate indicano sentiero 13. Seguiteli e, tra prati, qualche macchia boscosa e tratti asfaltati, arriverete ad un tornante dove un cartello indica il bivio per il rif. Monzesi. Ignorando il cartello continuate su asfalto. Pochi minuti dopo, su una piccola casetta, i bollini ci invitano ad abbandonare la strada e salire verso destra, dritti in un pascolo. Il sentiero è delimitato da due fili di ferro. Alla sommità del pascolo si incontra un abbeveratoio e da qui, svoltando a destra, si entra in un brutto bosco di latifoglie. Il sentiero diviene a tratti un poco ripido e con il fondo sconnesso. Circa 40 minuti dopo la partenza vi troverete sotto ad un traliccio dell'alta tensione. Attraversate il pascolo su cui esso si innalza e rientrate nuovamente nel bosco di faggi che adesso diviene bello, pulito e fresco.  Con andamento in leggera discesa, il sentiero ci porta sul lato opposto della valletta che si sta attraversando. Con andamento tranquillo e poco faticoso si cammina nel fresco dell'ombra. Ad un tratto le pendenze si fanno più marcate e varie volte si esce e si rientra nel bosco. Giunti ad una palina con l'indicazione che siamo al Piano di Brumano (1500 Mt.), si prosegue verso sinistra seguendo il sentiero 571, ma sui bollini dipinti leggerete sentiero 17. Quando il fondo del sentiero diviene decisamente sassoso, significa che siete arrivati all'ultima parte del percorso: un lungo serpeggiare tra prati, cespugli e balze rocciose che vi porteranno, con una certa fatica, ad una bella e panoramica selletta poco sotto le lunghe creste del gruppo del Resegone. Da qui proseguite verso destra e con andamento pianeggiante arrivate al rifugio Azzoni. Ancora 1 minuto di fatica e seguendo le scalette in cemento arriverete alla croce in ferro della vetta.
Discesa
A ritroso seguendo il percorso della salita.
Note
Raramente troverete una vetta tanto frequentata in tutte le stagioni dell'anno. Da evitare accuratamente in estate per il caldo, ma soprattutto per la quantità di escursionisti abbarbicati attorno al rifugio e alla grande croce di vetta. Si tratta, infatti, di una montagna mitica per i camminatori, specialmente di Milano e Lecco, che ogni fine settimana ne riempiono i numerosi sentieri che da ogni versante permettono di arrivare a godere del bellissimo panorama. Oltre a questo itinerario e a quello descritto dalla relazione del 2001, vi sono altre vie che conducono sulla cima del Resegone: alcune facili, altre più lunghe ed impegnative. Tra queste anche qualche via ferrata. Le foto che vedete sono state scattate in diversi periodi, ma soprattutto anni dopo la data dell'uscita.
Commenti vari
Il nostro parere personale è di salire su questa montagna in inverno, magari con la neve ben assestata, per fuggire le orde di appassionati delle stagioni più calde. Si tratta della seconda uscita in assoluto che Omar e Guglielmo affrontano assieme. L'astuto Guglielmo aveva scelto, come prima camminata della coppia appena nata, la cima del Monte... Guglielmo. Omar, che non poteva essere da meno e che non ha trovato un "Monte Omar",  ha optato per il Resegone con partenza da Brumano. Guarda caso il buon Omar di cognome fa... Brumana!
   
Tratto verso la selletta finale
Ultimi metri
   
Il rifugio Azzoni e la vetta
Il Resegone a sinistra, con Grignetta e Grignone
   
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