Prestare attenzione alla chiodatura che, in alcuni punti, appare vetusta. Raggiunta la S3 è, con molta probabilità,
è da escludere una discesa in corda doppia. |
Descrizione
generale
Itinerario d’arrampicata artificiale aperto nell’ottobre del 1979 da Umberto Marampon e Gian Marco Rizzon che supera una serie di strapiombi e tetti lungo la parete che sovrasta l’abitato di Primolano.
Gli apritori attrezzarono questo itinerario durante un allenamento in funzione di una futura via lungo gli strapiombi della parete
sud della Torre Venezia (Via della Libertà - Umberto Marampon e Vincenzo Muzzi, 14, 15 e 16 settembre 1980).
Nonostante lo sviluppo contenuto, questo itinerario non deve essere sottovalutato; salendo ci si allontana per circa 20 metri dall'attacco!
La via, attrezzata con chiodi normali e a pressione, è stata in seguito migliorata con il posizionamento di soste a fix 10mm e di alcuni (pochi) fix di passaggio. Alcune protezioni sono abbastanza lontane e una prolunga agevola sicuramente la progressione. La prima lunghezza è spesso bagnata.
Attacco, descrizione della via
Imboccare la statale della Valsugana e raggiungere l’abitato di Primolano. Dalla stazione ferroviaria imboccare via Libertà e parcheggiare poco dopo nei pressi di una fermata dell’autobus sulla sinistra, proprio sotto la parete.
Sul muretto a secco sono presenti dei bolli rossi. Alzarsi e identificare una pianta con una corda fissa che consente di abbassarsi. Risalire il ripido sentiero (altra corda fissa) in parte disturbato dalla vegetazione e raggiungere l’anfiteatro posto sotto il grande strapiombo giallo. Rimontare sulla sinistra un facile zoccolo (I, II) e guadagnare l’attacco (chiodo+vecchio cartello metallico con la scritta “pericolo di morte").
1° tiro:
salire lungo il diedro nero fino a raggiungere la grande cengia. Qui spostarsi leggermente a destra e sostare (2 fix+catena+maglia rapida). Le protezioni presenti sono distanti ma è possibile posizionare e staffare su buoni friend. 30 Mt., A2, A1, IV.
2° tiro:
traversare facilmente lungo la cengia fino a raggiungere una sosta (2 fix) posta alla base del grande strapiombo giallo. 10 Mt., I.
3° tiro:
salire la sequenza di strapiombi con arrampicata a tratti faticosa. A circa metà lunghezza è presente un breve traverso in arrampicata libera. La sosta (3 fix+catena+2 chiodi a pressione+cordone) si trova sotto l’ultimo strapiombino della parete. 35 Mt., A2, IV-, A2.
4° tiro:
proseguire in verticale e raggiunto lo strapiombino uscire sulla destra. Alzarsi lungo la placca e poi traversare a sinistra su rocce rotte. Nuovamente in verticale sino ad uscire dalla parete. Qui attrezzare la sosta (albero). 30 Mt., A1, V, IV, III.
Discesa
Dalla sosta di fine via percorrere la breve traccia verso destra e rimontare le facili rocce sino ad uscire sul prato sommitale. Qui piegare verso destra e raggiungere una cascina. Continuare lungo la strada sterrata sino a raggiungere un arco del forte di Primolano. Se il cancello è chiuso con un lucchetto ci si può abbassare sulla destra ed entrare da una feritoia. Scendere lungo le scale del forte sino a sbucare nei pressi di un tornate della strada che scende a Primolano. Mediante questa rientrare alla macchina. |