Descrizione generale
La Presolana Orientale è alpinisticamente meno rinomata e
frequentata rispetto alle altre cime del massiccio. Molti degli
itinerari che vi sono stati tracciati sulla parete sud sono caduti
nel dimenticatoio. La via aperta da Leone Pellicioli e Franco
Spiranelli nel 1954 è forse la più conosciuta e frequentata della
parete. Segue una linea molto logica attraverso i punti più deboli
della parete su roccia generalmente molto buona, se non addirittura
ottima. La bellezza di questa via però sta nel caratteristico
traverso: esposto, lungo, tecnico e su roccia libidinosa. Peccato
solo che nel 1998 siano stati aperti due itinerari che, proprio su
questa lunghezza, ne ricalcano alcuni metri creando anche alcuni
problemi di orientamento.
Attacco, descrizione della via
Da Bergamo seguire le indicazioni per la Val Seriana fino al Passo della Presolana. Sulla sinistra, poco prima di raggiungere il passo, vi è la casa per ferie "Neve" mentre, sulla destra, ci sono degli impianti sciistici con un grande spiazzo dove è possibile parcheggiare. Da qui camminare in direzione del passo per una decina di metri fino a quando, sulla sinistra, si stacca una piccola strada con l'asfalto danneggiato dove è posizionata una palina con cartelli in legno che indicano la Presolana
e la baita Cassinelli. Seguire la strada che sale e diviene priva di
asfalto. In corrispondenza del secondo tornante abbandonarla e
seguire il sentiero che entra nel bosco fino a raggiungere la
baita Cassinelli (1568 Mt.). Da qui seguire il sentiero n. 315 che sale verso la parete sud del massiccio e che conduce al bivacco Città di Clusone ed all'adiacente cappella Savina Barzasi.
Per raggiungere l'attacco bisogna seguire, prima di
giungere al bivacco, una traccia
sulla destra che sale in direzione della parete (sentiero 328 per il monte Visolo).
Transitare sotto il pilastro che caratterizza lo Spigolo Sud
(attacchi delle vie Echi Verticali, Spigolando, Hemmental Strasse, Gian-Mauri,
ecc.) e proseguire fino al Canale Bendotti dove si trova un tratto attrezzato con catene. Continuare ancora lungo l'evidente sentiero giungendo in breve dinnanzi alla Presolana Orientale. Salire per ripidi ghiaioni e poi un infido canalino di roccia friabile
(I, II) puntando all'evidente arco che si trova a sinistra delle strapiombante parete gialla. L'attacco corretto della Pellicioli/Spiranelli dovrebbe essere proprio nei pressi dell'inizio dell'arco (ed il primo tiro segue il canale verso sinistra, 50 Mt., II, III). Noi, qualche metro prima, ci siamo spostati a sinistra verso un'evidente sosta (1 spit+1 golfaro+cordone+maglia rapida) alla base di una placconata a buchi (attacco della via Makumba,
in realtà cercavamo l'attacco di Hard Rock).
1° tiro:
seguire i primi fix di Makumba poi, anziché salire il ripido muro, obliquare a sinistra su placca via via più facile. Prima di raggiungere il diedro formato dal pilastro salire uno strapiombino su buone prese. Continuare per roccette abbastanza lavorate portandosi dove finisce l'arco e sostare (2 golfari). 40 Mt., V+, IV, 3 fix.
2° tiro:
obliquare a sinistra prendendo un diedrino nascosto (sulla placchetta a destra del diedrino passa Hard Rock - chiodo). Al suo termine traversare a destra raggiungendo una specie di nicchia. Alzarsi sopra di essa ed iniziare il lungo e bellissimo traverso che caratterizza la via fino ad una spaccatura. Alzarsi pochissimi metri e sostare (2 golfari). Data la conformazione del tiro è importantissimo allungare bene le protezioni fino all'inizio del lungo traverso. In alternativa dividere il tiro in due attrezzando una sosta nella nicchia.
50 Mt., IV+, V+, VI-, III, 9 chiodi, 1 spit, 2 clessidre con cordone. Si passa anche vicino a 2 fix di Makumba ma il primo resta un po' basso e non conviene utilizzarlo; il secondo, proprio sul passo duro alla fine del traverso, è un po' più alto ma volendo si riesce a rinviarlo.
3° tiro:
seguire la spaccatura verso sinistra, all'inizio facile e poi con difficoltà crescenti,
fino un piccolo strapiombo dal quale si esce a destra. Si continua per un diedro aperto e poi per rocce gradonate fin sotto la placconata finale. Si sosta (1 chiodo+1 spit+cordone) più in basso e sulla destra della fessura-diedro del tiro successivo.
40 Mt., IV, V, IV+, IV-, 2 chiodi, 2 clessidre con cordone, 1 sosta intermedia (1 spit+1 clessidra+cordone).
4° tiro:
seguire la fessura-diedro. Al suo termine obliquare leggermente a destra su bella placchetta con grosse prese entrando in un canalino. Risalirlo e sostare appena oltre (da attrezzare, spuntoni). 50 Mt., IV, III, 1 chiodo.
Dovrebbe esserci una sosta (spit+chiodo, ultima sosta di Hard
Rock) spostandosi decisamente a destra alla fine della fessura.
5° e 6° tiro:
per facili roccette, salendo più o meno dritti, fino all'anticima con la croce. 100 Mt. circa, II, III.
Discesa
Dall'anticima seguire la brevissima cresta fino alla cima. Da qui si scende verso destra (est) seguendo i bolli (sentiero a tratti esposto con brevi passi d'arrampicata, II) fino all'intaglio sotto al Monte Visolo (palina e scritte rosse su un masso). Verso sinistra s'imbocca il Sentiero della Porta che scende sul versante nord verso il rifugio Albani (soluzione che non ci riguarda); verso destra (indicazione Cappella Savina, sentiero n. 328) si scende nel canale ritornando in breve alla base della Presolana Orientale; salendo dritti invece si raggiunge la vicinissima cima del Monte Visolo (5', consigliato). Ora, seguendo il facile sentiero n. 316, si torna alla macchina ricongiungendosi al percorso dell'avvicinamento poco sotto alla Baita Cassinelli. Con una breve deviazione (palina) è possibile raggiungerla. |