Campanile Pradidali - Via Castiglioni/Detassis

 
Zona montuosa Dolomiti Occidentali
Gruppo Pale di S. Martino
Località di partenza Rist. Cant Del Gal - Fiera Di Primiero (TN)
Quota partenza 1160 Mt. Quota di arrivo 2791 Mt.
Dislivello totale +1118 Mt. per il rifugio Pradidali
+163 Mt. dal rifugio all'attacco
+350 Mt. la via (430 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 709
Ore di salita 2 h. fino al rifugio Pradidali
30' dal rifugio all'attacco
5 h. la via
Ore di discesa 2 h. dalla vetta al rifugio
1 h. 40' dal rif. al parcheggio
Esposizione Est Giudizio sull'arrampicata Bella
Data di uscita 22/08/2016 Difficoltà IV, IV+
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Andrea, Antonio, Gabriele, Maria, Margy.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata con meteo eccezionale: nessuna nuvola e tanto sole, cosa assai rara nelle Pale di San Martino. I sentieri che si percorrono durante l'avvicinamento sono in ottimo stato e ben segnalati. L'ultimo tratto dell'avvicinamento all'attacco risale un conoide ghiaioso non tracciato ma dal facile orientamento.
Roccia ottima lungo tutta la via.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata.
Presenza di acqua

Al parcheggio, in corrispondenza del bar "La Ritonda" c'è una fontana.

Punti di appoggio
Rifugio Pradidali (2278 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Materiale solito da arrampicata. Portare dadi e friend per integrare le poche protezioni presenti.

Descrizione dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario classico e molto ripetuto aperto il 24 luglio del 1934 da Ettore Castiglioni, Bruno Detassis, Mariuccia Bardelli e Silvio Saglio. La via sale il versante est del Campanile Pradidali, slanciato monolite che vigila sull'omonimo rifugio.
Durante la ripetizione si resterà colpiti da come, nel 1934, venne superata la quarta lunghezza; negli anni in cui gli itinerari seguivano i punti di minore difficoltà, la cordata salì in piena parete per un'intera lunghezza di corda. Di contro, le ultime lunghezze si svolgono su terreno discontinuo.
Ettore Castiglioni annoterà nel suo diario in merito a questa salita: "Il Campanile di Pradidali, attaccato alle 3 del pomeriggio, è stata una vittoria colta quasi per ischerzo e di sorpresa: tanto più ricca in quanto donata, tanto più lieta in quanto baldanzosamente goduta".
Attacco, descrizione della via
Da Fiera Di Primiero seguire le indicazioni per la Val Canali fino a giungere al ristorante Cant del Gal. Parcheggiare poco oltre negli ampi posteggi circostanti (a pagamento) ed imboccare il sentiero n. 709 che conduce, senza possibilità di errore, al rifugio Pradidali (presente un breve tratto attrezzato). Poco prima di giungere al rifugio si resterà colpiti da tre vette: sulla destra l'imponente Cima Canali, sulla sinistra il Campanile Pradidali e, alle spalle del rifugio, la Cima Pradidali.
Dal rifugio imboccare la traccia che sale al Passo di Ball e, raggiunta la conca che lo precede, abbandonare il sentiero piegando a sinistra. Risalire il conoide ghiaioso sino a raggiungerne il punto più alto. Superare lo zoccolo (50 Mt., I, II ) e, raggiunta una cengia erbosa, identificare una sosta (clessidra+cordino) poco a destra del canale-camino che sale obliquo verso destra.

1° tiro:
salire il canale-camino sino al suo termine. Proseguire per facili rocce sino a raggiungere la sosta (clessidra+cordone+maglia rapida).
55 Mt., II, III, 1 clessidra con cordone.

2° tiro:
abbassarsi leggermente e traversare verso destra. Raggiunta una zona di rocce gialle continuare a traversare e aggirare uno spigolino. La sosta (clessidra da attrezzare) si trova subito dopo. 30 Mt., II, 1 clessidra con cordone.

3° tiro:
salire la parete e dopo circa 5 metri piegare verso destra salendo in obliquo. Superare un diedro (chiodo alla base) e spostarsi poi verso destra sino a raggiungere la sosta (chiodo+clessidra poco visibile da attrezzare). 25 Mt., IV, IV+, III, 1 chiodo.

4° tiro:
lunghezza molto bella. Salire in verticale lungo la parete lavorata sino a raggiungere una piccola cengia orizzontale, dove si sosta (1 chiodo). Poco più a destra corre la via dei Camini. 30 Mt., IV, IV+.

5° tiro:
traversare facilmente verso sinistra sino a raggiungere la sosta (3 chiodi+cordino). 20 Mt., II.

6° tiro:
salire in verticale e successivamente portarsi a sinistra nel camino. Proseguire poi nella fessura verticale e poco prima del suo termine spostarsi nuovamente verso sinistra in direzione della sosta (1 chiodo). 30 Mt., III, IV.

7° tiro:
traversare verso sinistra ed imboccare il diedro. Continuare lungo la parete lavorata tendendo a sinistra e salire la profonda fessura. Uscire a sinistra su di un ripiano dove si trova la sosta (1 chiodo rosso). 55 Mt., III, III+

8° tiro:
traversare a sinistra e salire poi in diagonale verso sinistra un facile canale che permette di evitare i sovrastanti strapiombi gialli. La sosta (clessidra) si trova in corrispondenza delle nicchie gialle. 55 Mt., II, III.

9° tiro:
traversare verso destra superando un breve tratto esposto. Proseguire poi lungo il canale fin sotto una conca dove si sosta (chiodo+clessidra con cordoni). 50 Mt.,III, II.

10° tiro:
proseguire in verticale sino a quando è possibile spostarsi verso destra. Raggiunta una parete verticale, ma ben lavorata, la si supera con decisione. Sostare su spuntone da attrezzare. 45 Mt., III, IV., 1 clessidra.

11° tiro:
alzarsi leggermente e poi traversare delicatamente verso destra raggiungendo la via dei Camini. Qui salire il canale e spostarsi poi a sinistra. Non raggiungere la sosta (3 chiodi+cordoni) ma proseguire in verticale sulla destra sino a quando è possibile spostarsi nuovamente a sinistra. Qui si trova una comoda sosta (2 chiodi+cordone+maglia rapida).
30 Mt., III, II, 1 sosta intermedia (3 chiodi+cordone+maglia rapida).

12° tiro:
traversare a sinistra e raggiungere un facile canale che conduce sin sotto la vetta. E' possibile sostare in corrispondenza di una forcelletta (fix+maglia rapida) poco sotto la vetta. 30 Mt., III, II.

Per facili rocce raggiungere la vetta del campanile. 5 Mt., II.
Discesa
La discesa è segnata con bolli rossi.
Dalla vetta ridiscendere alla forcella. Qui abbassarsi verso destra (viso a valle - non difficile ma esposto - II+) effettuando una breve calata in corda doppia (fix+maglia rapida). Mediante sassi e ghiaia raggiungere un piccolo torrione; a
ggirarlo sulla sinistra e scendere alla selletta con brevi passi d'arrampicata molto esposti. Abbassarsi nel canalone sottostante effettuando una calata in corda doppia (sulla sinistra, viso a valle, è presente la sosta - clessira+cordone+maglia rapida); seguire le frecce che portano ad un grosso foro naturale nella roccia.
Da qui hanno inizio comode corde doppie che conducono nel canale alla base della parete; utile unire le prime due calate e le ultime due.
1° doppia: 35 metri fino ad un grosso sasso incastrato sul un lamone;
2° doppia: 25 metri fino ad un pulpito da dove parte la doppia successiva;
3° doppia: 25 metri in strapiombo fino ad una grossa terrazza;
4° doppia: 25 metri fino al canalone sottostante.
Scendere lungo il canalone ghiaioso fino ad un salto. Qui è possibile scendere arrampicando (II) o effettuare un'ultima breve calata (sosta attrezzata su fix). Raggiunto il sentiero che sale in direzione della ferrata Gusella scendere al passo di Ball e quindi al rifugio Pradidali.
Percorrendo a ritroso il sentiero di avvicinamento si rientra facilmente al parcheggio.

Note

La salita è stata effettuata durante il corso di roccia avanzato (AR2) organizzato dalla Scuola di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata Libera Valle Seriana in collaborazione con la Scuola N. Noseda Pedraglio/F. Muschialli del CAI di Como e Dongo.

   

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Andrea sulle bellissima quarta lunghezza

Antonio, Margy e Maria all'ottava sosta

   

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Chi non suona in compagnia non è figlio di Maria

Antonio in vetta

Maria e Margy soddisfatte a pochi metri dalla vetta

   
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Il Campanile Pradidali con i tracciati delle vie: Castiglioni/Detassis e dei Camini
 
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