Pizzo Vacca/Pilastro Nord - Spigolo delle Sorprese

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Carona (BG)
Quota partenza

1110 Mt.

Quota di arrivo 1670 Mt. circa
Dislivello totale

+390 Mt. per l'attacco
+170 Mt. la via (245 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 1 h. per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 1 h. le doppie
40' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Nord Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 14/08/2017 Difficoltà 6b/6a, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti

Claudia.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata un po' nuvolosa. L''avvicinamento avviene su un sentiero in buone condizioni e ben visibile fin sotto al Pilastro; l'ultimo tratto, per raggiungere la base della parete, invece sale alla bell'è meglio per un pendio erboso e poi un canalino detritico. La roccia è un bel verrucano lombardo, nel complesso di buona/ottima qualità, ma purtroppo a tratti sporca di muschi e licheni e con alcune scaglie non sempre solidissime.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata. Attenzione alla S2 su un solo fix da 8 mm. decisamente arrugginito.
Presenza di acqua

No.

Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Solito da arrampicata. L'itinerario è attrezzato a fix ma, in alcuni tratti, un po' distanti (specialmente la fessura dell'ultima lunghezza). Consigliato un assortimento di friends (da 0.3 a 1 o 2 Camalot) per integrare.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Pizzo Vacca è una tozza montagna, per lo più sconosciuta, che si trova a sud-ovest dell'abitato di Carona (BG). E' rimasta senza alcuna importanza alpinistica fino a che, nel 2001, vennero tracciate alcune linee d'arrampicata sull'evidente pilastro roccioso ben visibile dal paese. La prima a nascere è stata "Impressioni d’autunno": salita nell’ottobre del 2001 da Alfio Brugnoli, Stefano Codazzi e Fabrizio Cornolti. Nell’ottobre 2002, partendo dalla terza sosta della via precedente, gli stessi Brugnoli e Codazzi salgono lo “Spigolo delle sorprese” che percorre gli spigoli destri del pilastro. Infine, nel novembre del 2004, partendo dalla S2 di "Impressioni d'autunno", A. Brugnoli con Livio Ferraris salgono i primi quattro tiri di un nuovo itinerario. Purtroppo resterà incompiuto per un po' di anni a causa della morte prematura di Livio e verrà completato da Brugnoli, in compagnia di Ivan Facheris, nel 2015 e dedicato all'Amico scomparso chiamando la nuova linea "Pensiero per un Amico".
Tutte le vie sono protette con fix 10 mm. e alcuni chiodi. Le soste sono attrezzate con anello di calata per il ritorno in doppia che si effettua lungo le stesse.
Attacco, descrizione della via

Da Bergamo percorrere la Val Brembana fino a Carona. Dal versante orografico destro del paese si ha una buona vista sul pilastro del Pizzo Vacca.
Prima di entrare in paese svoltare a destra scendendo fino alla diga (indicazione bar Pineta), oltrepassarla e parcheggiare nella stradina che sale verso destra. Nel caso i pochi posti fossero tutti esauriti svoltare a sinistra, oltre la diga, e parcheggiare appena possibile. Attenzione che tutti i parcheggi a Carona, da luglio 2014, sono a pagamento. Bisogna munirsi del "gratta e sosta" disponibile presso ogni attività commerciale del paese. 2 € che, secondo il comune, servono per un fondo destinato alla cura, manutenzione e pulizia dei sentieri e delle aree verdi.
Seguire la strada asfaltata che sale a destra della diga. Dopo i primi metri diviene sterrata e successivamente si incontrano due case. A metà tra le due, sulla sinistra, dei gradini di cemento portano ad un sentiero ben marcato che si inoltra nella pineta (quando si hanno dei dubbi tenere la destra; ad un ponticello attenzione che la traccia è pochi metri a monte del ponticello).
Dopo circa 40’ si arriva ad un punto in cui il sentiero spiana e si transita sopra una piccola pietraia (ometto). Da questo punto è vagamente visibile, tra la vegetazione, la sagoma del pilastro. Risalire il pendio erboso, e poi il canale con alcune pietre instabili, fino alla placconata alla base del pilastro. Alla sua sinistra sono visibili i primi fix (all'attacco presente 1 fix da 8 mm.). Questa prima lunghezza risulta un po' sporca, e a volte umida, a causa dello scolo soprastante. E' possibile aggirarla salendo ancora un po' nel canale verso destra e poi traversando a sinistra su esposta cengia fino a raggiungere la S1.

1° tiro "Via Impressioni d'autunno":
primi metri nel diedrino scivoloso e aggettante. Poi si prosegue in placca molto continua, con piccoli spostamenti a destra e sinistra, fino alla cengetta dove si sosta (1 fix+1 fix con anello+cordino). 40 Mt., 10 fix, 6a sostenuto.

2° tiro:
traversare a sinistra seguendo la corda fissa. Al suo termine spostarsi ancora a sinistra fino un terrazzino alla base della placconata successiva dove si sosta (1 fix da 8 mm con anello, tutto arrugginito). 30 Mt., II, I, tratto con corda fissa.
Da qui partono 3 itinerari: quello pù a sinistra è "Un pensiero per un Amico", quello più a destra è il proseguimento di "Impressioni d'autunno", mentre quello nel centro è una linea della quale non conosciamo il nome (attenzione che su questa abbiamo notato la mancanza di alcune piastrine).

3° tiro:
la linea che seguiamo noi, che sale sulla verticale della sosta, è quella più a destra delle tre. Superare il muretto un po' muschioso e poi placca più semplice, con leggero andamento verso sinistra, sino alla sosta (2 fix con anello+cordino). 40 Mt., 4 fix, 2 chiodi, 5b, 5a.

4° tiro "Spigolo delle sorprese":
la via "Impressioni d'autunno" continua sulla placconata soprastante. Invece per proseguire sullo "Spigolo delle sorprese" bisogna traversare a destra raggiungendo lo spigolo del pilastro e risalirlo sino alla sosta (2 fix con anello+cordino). 35 Mt., 5 fix, 5b.

5° tiro:
alzarsi 2 metri e spostarsi a destra per riprendere lo spigolo. Risalirlo, con arrampicata bella ed esposta, per una decina di metri e poi traversare a destra su placca, solo apparentemente difficile, fino al larice sopra al quale si sosta (1 fix+1 fix con anello+cordino).
20 Mt., 4 fix, 1 chiodo, 5b.

6° tiro:
con molta attenzione risalire per alcuni metri la placca muschiosa. Traversare a destra raggiungendo un altro spigolo che si rimonta sino al suo termine. Spostarsi verso sinistra sulla terrazza sino alla sosta (2 fix con anello, 1 dei quali da 8 mm). 45 Mt., 9 fix, 5c.

7° tiro:
superare lo strapiombetto soprastante e poi per bella fessura (ancora con passi strapiombanti) fino al suo termine. Un facile muretto permette di raggiungere il terrazzino di sosta (1 fix+1 fix con anello+cordino). 35 Mt., 8 fix, 6b oppure A0, 5c.

Discesa
In doppia sulla via (possibile accorpare alcune calate). Raggiunta la terrazza erbosa percorrerla al contrario fino alla S1 e da qui effettuare l'ultima calata.

Note

La via non termina sulla cima del pilastro ma alcune decine di metri sotto di essa.

   

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Sulla prima lunghezza

Primi metri del terzo tiro

   

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Claudia sulla placchetta che porta alla terza sosta

Primo tratto sullo spigolo in L4

   

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Spigolo verticale ed esposto sulla quinta lunghezza

   

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Spostamento a destra per prendere il successivo spigolo

L'ultima, ed impegnativa, lunghezza
 
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Il Pilastro del Pizzo Vacca col tracciato della via Spigolo delle sorprese