Pizzo d'Uccello

 
Zona montuosa Alpi Apuane Località di partenza Minucciano (LU)
Quota partenza 1150 Mt. Quota di arrivo 1781 Mt.
Dislivello totale +631 Mt. Data di uscita 17/10/2004
Ore di salita 2 h. Ore di discesa 1 h. 30'
Sentieri utilizzati n. 37, 281 Giudizio sull'ascensione Discreta
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà EE
Condizioni climatiche e dei sentieri
Giornata tiepida e poco nuvolosa, la prima parte del percorso è su strada sterrata camionabile (è percorsa dai mezzi pesanti delle cave di marmo), sentieri in buono stato, ben segnalato il tratto su roccia che porta in vetta.
Eventuali pericoli
Nessun pericolo particolare, se non forse i camion e le mine delle cave (!!!), ma noi siamo saliti di domenica e fortunatamente non c'era nessuno al lavoro.
Presenza di acqua
C'è una fonte sulla destra circa un chilometro prima del rifugio Donegani, dove si parcheggia.
Punti di appoggio
Rifugio Donegani, alla partenza.
Caratteristiche dell'escursione

Carine queste Apuane! Bella gita che ci ha permesso di assaggiare questo gruppo montuoso a noi sconosciuto, anche se si è trattato di un mordi e fuggi forzato, visto che abbiamo camminato tre ore e guidato per sei! Comunque la salita è facile e divertente, da consigliare in autunno e se si vuole fare un' escursione breve di sapore quasi alpinistico. Se si vuole invece un approccio decisamente più severo a questa montagna, la sua parete Nord, verticale e di 700 metri, è probabilmente la più alta parete italiana non appartenente all'arco alpino.
Descrizione Percorso:
Dall'autostrada A15 si esce ad Aulla (Massa Carrara). Qui si segue la statale 62 per il Passo del Cerreto, dopo circa 12-13 km si svolta a destra per Gassano, lo si attraversa, si transita da Codiponte, poi a Casola in Lunigiana si svolta a destra in direzione Pieve San Lorenzo (Lucca), una volta raggiunto si prosegue per Minucciano, da li seguire le indicazioni per il rifugio Donegani (subito dopo una galleria si stacca la strada a destra) che si raggiunge inoltrandosi nella valle, dopo un po' di curve e qualche tornante.
Il rifugio Donegani (1150 Mt.) si trova al termine della strada, dove si trova una sbarra e un cartello di divieto d'accesso (per le cave). Li occorre parcheggiare, tanto non si andrebbe lontano in auto...
Dal rifugio seguire la strada accidentata che in 10 minuti conduce alla prima cava di marmo, su alcuni blocchi si trovano le indicazioni per la Foce del Giovo, seguendole si prosegue ancora su una strada, sempre più accidentata e polverosa, che sale con qualche tornante alla cava sovrastante. Dopo la seconda cava si abbandona la strada a destra (indicazioni su un masso) per una traccia che sale nel bosco, verso il valico sovrastante, detto come si diceva Foce del Giovo (1500 Mt.), che si raggiunge dopo circa 45 minuti di cammino dal parcheggio; qui è possibile sostare sui bei pascoli che sovrastano da una parte la Val Serenaia, dall'altra la Valle di Vinca, di fronte a noi, vero Nord, appare la cima del Pizzo d'Uccello, preceduta da alcune elevazioni rocciose minori poste lungo la cresta.
Si seguono a destra le indicazioni per il Pizzo, il sentiero prosegue in piano, andando ad evitare sulla destra alcuni risalti rocciosi posti sul filo di cresta, raggiungendo un intaglio detto "il Giovetto" a 1497 Mt., da qui inizia la salita vera e propria.
Si salgono le prime facili roccette che si inerpicano ripide, ci si infila non senza qualche contorsione in uno stretto e divertente caminetto (vedi foto), il percorso è indicato da evidenti indicazioni rosse. Segue un altro facile camino ed alcune facili rocce appoggiate, si osserva sotto la cresta, verso la Valle di Vinca, una caratteristica roccia a forma di rapace (vedi foto), si sbuca in un canale ripido che scende verso la Val Serenaia (possibile percorrerlo in discesa) lo si risale per qualche metro arrivando sull'esposto filo di cresta (piccolissimo intaglio), si prosegue verso destra attaccando l'ultimo tratto di rocce che portano senza difficoltà in vetta (1781 Mt.) dove si trova un ometto di pietre e un libro di vetta molto molto interessante.
La salita dalla Foce del Giovo richiede circa un oretta, in totale comunque si è in cima dopo due ore.
Molto bella la vista sulle cime circostanti, e lontano, verso ovest, si vedono le spiagge della Versilia.
Discesa
Si scende per lo stesso percorso, facendo attenzione ai tratti più impegnativi sulle rocce, fino alla macchina.

Note
Bella montagna dolomitica piazzata a pochi chilometri dal mare della Versilia. La salita è interessante, ma forse non vale da sola un viaggio così lungo. Sarebbe interessante salire il Pizzo d'Uccello dalla cresta Nattapiana, che vista dalla cima scende affilata e rocciosa fino a Vinca, oppure provare il Monte Pisanino, massima elevazione delle Apuane che visto dall'Uccello non sembra niente male con le sue creste che si dipartono dalla cima, oppure la Cresta Garnerone, che dalla Foce del Giovo sale verso il Monte Grondilice. La vallata detta Val Serenaia, da dove si parte per la salita qui relazionata, è purtroppo devastata da una serie di cave sovrapposte che deturpano il paesaggio.
Commenti vari
Questa salita è dedicata a Circe.
   
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Senza commento
Dalla Foce del Giovo verso la cima
   
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Un camino lungo la parte su roccia
Foto di vetta
   
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Viene forse da qui il nome della montagna?...

...forse no...

   
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