Descrizione generale I
Pizzi di Parlasco sono una lunga serie di cime e cimette, in parte
rocciose ed in parte prative, che iniziano dal Valico della Porta e
terminano al Passo di Agueglio. In questa piacevolissima escursione,
mai difficile o troppo faticosa, ne percorriamo un tratto, forse il più
bello, dalla Bocchetta di Cavedo (Cavèe, o Porta di Parlasco), al Passo
di Agueglio, passando per il punto più elevato della dorsale, la Cima di Dasio (o Daas), a 1510 metri di quota. Per allungare un
poco la camminata, raggiungiamo anche il vicino e panoramico Monte
San Defendente, poco lontano dal Passo di Agueglio. Ne risulta così un
interessante anello tra queste cime della Valsassina, con meravigliosi
panorami sul Lago di Como e su cime a perdita d'occhio, dal lontano
Monte Rosa, al vicino Legnone.
Descrizione percorso
Percorrendo
la statale che da Lecco sale a Colico, usciamo all'altezza di Esino
Lario. Proseguiamo poi in salita su comoda strada con vari tornanti
fino a Parlasco. Lasciamo l'auto nei pressi della Chiesa di
Sant'Antonio. Spalle alla chiesa, seguiamo a destra la strada che porta
in centro e deviamo a sinistra seguendo una poco evidente segnaletica
scritta a mano per il sentiero n. 1. Entriamo in un grande prato ai
piedi della catena dei Pizzi di Parlasco. Tagliamo il prato verso
sinistra, passiamo una grande pianta e poco dopo arriviamo ad
incrociare un'ampia sterrata nel bosco a monte del prato. Seguiamo al
strada verso sinistra fino ad una sbarra che indica il divieto di
transito su quella che è una strada tagliafuoco. Ad una palina di
metallo, andiamo a destra, seguendo le indicazioni per la Bocchetta di
Cavèe, indicata a 2 ore di cammino. Il sentiero sale ripido tra arbusti e
piante. Poco dopo ecco una seconda palina che segnala i Pizzi di
Parlasco. Attraversiamo l'alveo asciutto di un torrente. Il sentiero si
inerpica ripido e faticoso. Usciti dal bosco proseguiamo in mezzacosta
con bel panorama sulla Valsassina. Arrivati ai piedi di un vallone che
sale verso le creste, andiamo verso sinistra tra balze erbose e
saltelli rocciosi. Più avanti il sentiero perde pendenza attraversando
un valloncello. Eccoci ora ad un altro vallone che scende ripido
dall'alto: attraversiamo anche questo. Sopra di noi i pinnacoli
rocciosi dei Pizzi di Parlasco fanno bella mostra di loro. Seguiamo ora
un costone erboso che ci permette di guadagnare quota velocemente.
Superiamo l'ingresso di una vecchia miniera e poco dopo di una seconda.
Procediamo in falsopiano fino ad una terza cavità. Qui facciamo
attenzione poichè dobbiamo svoltare verso destra e salire ripidamente
nel bosco sopra alla cavità. In breve usciamo dal bosco per camminare
su terreno erboso e arbustivo fino a che sbuchiamo alla Bocchetta di
Cuvedo (Cuvèe in dialetto). Qui una palina ci indica Cainallo verso
sinistra. Noi invece seguiamo le indicazioni per la Cima di Dasio (Daas
in dialetto) e il Passo di Agueglio. Seguiamo quindi a destra ed
iniziamo a percorrere il Sentiero delle Creste. Bellissima vista sulla
Grigna Settentrionale. Dopo i primi metri lungo la comoda dorsale,
affrontiamo un ripido pendio cosparso di eriche, erba e qualche faggio
nella parte più alta. Finalmente, dopo aver aggirato un costone erboso,
riguadagnamo la cresta che ora non abbandoneremo più. Procediamo tra
erba, qualche roccia affiorante godendoci il panorama sul Lago di Como
e la sua sponda occidentale, con i monti che la sovrastano. Arrivati ad
un tratto roccioso pianeggiante, lo affrontiamo facendo attenzione alla
esposizione e alla roccia tagliente. Qualche metro in discesa con buoni
appigli ed appoggi, ci deposita nuovamente su terreno erboso più
facile. Poi si sale nuovamente tra roccette ed erba (Cima di Cavedo,
1504 Mt.). Tornati su terreno più agevole scendiamo ripidamente su
erba. Ecco ora un tratto in falsopiano. Alla nostra destra abbiamo un
baratro impressionante fatto da ripidissimi canaloni e pareti rocciose.
Giunti ad una sella, non ci resta che risalire l'ultimo ripido tratto
erboso per arrivare alla croce di ferro della Cima di Dasio. Senza
tornare alla sella erbosa, proseguiamo la nostra piacevole cavalcata in
cresta. Scendiamo quindi dalla Cima di Dasio verso la sella successiva
per poi rimontare la cima seguente, su facile terreno misto. La discesa
successiva richiede maggior attenzione nella sua ultima parte, prima di
giungere alla salitella attrezzata della cima successiva. Questo tratto
di discesa, infatti, termina con un bel salto roccioso verticale,
caratterizzato da una placca povera di appigli. Possiamo evitarlo,
scendendo direttamemte nel prato fino alla traccia sottostante, oppure
affrontarlo con la dovuta calma. Si tratta di 3 metri, ma dall'alto
appaiono piuttosto impegnativi (III grado). Arrivati, in un modo o
nell'altro, alla sella, tagliamo il pendio sopra di noi ed arriviamo ad
un'altra sella con alcuni faggi. Qui risaliamo un bel tratto attrezzato
con catena
metallica, tra roccette e canalini, facendo attenzione a non smuovere i
numerosi sassi instabili. Questa sommità dovrebbe essere il Sasso
Mattolino (1508 Mt.). Scendiamo ora comodamente su traccia
nell'erba. Ancora un paio di facili saliscendi ed eccoci ad una palina
che ci segnala verso destra il sentiero attrezzato per Parlasco. Bella
vista, davanti a noi del Monte San Defendente, che andremo poi a
raggiungere. Noi andiamo dritti verso la parte restante delle cresta
per il Passo di Agueglio. Scendiamo attraversando anche qualche
boschetto di faggi. Dopo l'ultima altura scendiamo più decisamente,
affrontando anche alcuni punti, tra roccette e balze erbose, agevolati
dalla presenza di un cavo metallico di dubbia solidità e necessità.
Dopo qualche minuto tra boschi e radure, eccoci al Passo di Agueglio,
dove incrociamo una strada asfaltata che attraversiamo verso la
chiesetta di San Defendente (1150 Mt.). Una breve pausa e
riprendiamo la salita su asfalto verso il Monte San Defendente,
ignorando la deviazione verso destra per Parlasco che seguiremo al
nostro ritorno. Qualche centinaio di metri su asfalto. Superiamo un
paio di cascine ed eccoci alla evidente deviazione a destra sterrata
per il Monte San Defendente (palina). In corrispondenza del bivio
vediamo una
fontana. Saliamo ora lungo l'ampia sterrata che poco dopo compie un
tornante verso sinistra e diviene un
ampio sentiero in costante salita. Man mano che saliamo il sentiero diviene
più stretto e ripido. Dopo un breve tratto pianeggiante, riprendiamo la
ripida salita a balze fino alla grande croce di vetta con bellissimo
panorama. In
bella vista abbiamo la punta di Bellagio che separa i due rami del Lago
di Como.
Discesa
Torniamo
nelle vicinanze della chiesetta di San Defendente. Dalla strada
asfaltata si vede un sentiero che scende verso sinistra passando sotto ad
alcuni grossi faggi. Scendiamo ora seguendo fedelmente l'evidente
sentiero nel bosco. Al primo bivio seguiamo a destra per Parlasco, come
da scritta su un tronco. Sbucati sull'asfalto, andiamo in discesa verso
destra. Subito dopo rientriamo su sterrata andando a destra, in
corrispondenza di una curva dell'asfalto a sinistra. Superiamo una
baita nel bosco. Scendiamo poi ripidamente uscendo nuovamente su
asfalto. Andiamo in discesa verso destra fino ad arrivare a Parlasco e
da qui all'auto.
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