Pizzi di Parlasco - Sentiero delle Creste

 
Zona montuosa Gruppo delle Grigne
Località di partenza Parlasco (LC)
Quota partenza 680 Mt. Quota di arrivo 1510 Mt. Cima di Dasio
1326 Mt. Monte San Defendente
Dislivello totale 1300 Mt. con i saliscendi
Sentieri utilizzati n. 1, Sentiero delle Creste
Ore di salita 3 h. per la Cima di Dasio
1 h. 45' da qui al San Defendente
Ore di discesa 1 h. 30'
Data di uscita 26/02/2022 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar; Guglielmo
Difficoltà E, tratti EE
Condizioni climatiche e dei sentieri

Luminosissima giornata di fine inverno. Forte vento in cresta. Sentieri discretamente segnalati (qualche assenza di bolli in punti cruciali) e ben tenuti. Traccia in cresta visibile e battuta. Da segnalare un paio di tratti attrezzati con cavo metallico durante la discesa verso il passo di Agueglio, in condizioni indecenti ed estremamente pericolose: i cavi erano infatti legati con spago di raffia per pacchii!! Sempre con lo spago erano fissati ai chiodi nella roccia; alcuni fittoni erano usciti dalla roccia e giacevano tristemente sul terreno. Anche il breve tratto attrezzato dopo il Pizzo di Dasio aveva dei fittoni 'ballerini'.

Eventuali pericoli
Un minimo di attenzione durante alcuni passaggi lungo la cresta, non tanto per le difficoltà, ma per le condizioni di erba e terreno.
Presenza di acqua
L'unica acqua trovata lungo il percorso è quella di una fontana ai piedi del Monte San Defendente; ne potrete trovare anche a Parlasco.
Punti di appoggio
Un minimo di riparo lo può offrire la chiesetta di San Defendente al passo di Agueglio. Ci troviamo alla fine delle creste dei Pizzi di Parlasco, all'inizio della salita per il Monte San Defendente. Anche poco dopo ci imbattiamo in un paio di cascine. Durante la discesa verso Parlasco, ormai prossimi al paese, transitiamo nei pressi di una baita a poca distanza dalla strada asfaltata.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla. Lungo la salita che porta alle creste dei Pizzi di Parlasco incontrerete un paio di gallerie nella roccia, potrebbe esservi utile una frontale per entrarvi, ma non vi troverete nulla di interessante....
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
I Pizzi di Parlasco sono una lunga serie di cime e cimette, in parte rocciose ed in parte prative, che iniziano dal Valico della Porta e terminano al Passo di Agueglio. In questa piacevolissima escursione, mai difficile o troppo faticosa, ne percorriamo un tratto, forse il più bello, dalla Bocchetta di Cavedo (Cavèe, o Porta di Parlasco), al Passo di Agueglio, passando per il punto più elevato della dorsale, la Cima di Dasio (o Daas), a 1510 metri di quota. Per allungare un poco la camminata, raggiungiamo anche il vicino e panoramico Monte San Defendente, poco lontano dal Passo di Agueglio. Ne risulta così un interessante anello tra queste cime della Valsassina, con meravigliosi panorami sul Lago di Como e su cime a perdita d'occhio, dal lontano Monte Rosa, al vicino Legnone.
Descrizione percorso
Percorrendo la statale che da Lecco sale a Colico, usciamo all'altezza di Esino Lario. Proseguiamo poi in salita su comoda strada con vari tornanti fino a Parlasco. Lasciamo l'auto nei pressi della Chiesa di Sant'Antonio. Spalle alla chiesa, seguiamo a destra la strada che porta in centro e deviamo a sinistra seguendo una poco evidente segnaletica scritta a mano per il sentiero n. 1. Entriamo in un grande prato ai piedi della catena dei Pizzi di Parlasco. Tagliamo il prato verso sinistra, passiamo una grande pianta e poco dopo arriviamo ad incrociare un'ampia sterrata nel bosco a monte del prato. Seguiamo al strada verso sinistra fino ad una sbarra che indica il divieto di transito su quella che è una strada tagliafuoco. Ad una palina di metallo, andiamo a destra, seguendo le indicazioni per la Bocchetta di Cavèe, indicata a 2 ore di cammino. Il sentiero sale ripido tra arbusti e piante. Poco dopo ecco una seconda palina che segnala i Pizzi di Parlasco. Attraversiamo l'alveo asciutto di un torrente. Il sentiero si inerpica ripido e faticoso. Usciti dal bosco proseguiamo in mezzacosta con bel panorama sulla Valsassina. Arrivati ai piedi di un vallone che sale verso le creste, andiamo verso sinistra tra balze erbose e saltelli rocciosi. Più avanti il sentiero perde pendenza attraversando un valloncello. Eccoci ora ad un altro vallone che scende ripido dall'alto: attraversiamo anche questo. Sopra di noi i pinnacoli rocciosi dei Pizzi di Parlasco fanno bella mostra di loro. Seguiamo ora un costone erboso che ci permette di guadagnare quota velocemente. Superiamo l'ingresso di una vecchia miniera e poco dopo di una seconda. Procediamo in falsopiano fino ad una terza cavità. Qui facciamo attenzione poichè dobbiamo svoltare verso destra e salire ripidamente nel bosco sopra alla cavità. In breve usciamo dal bosco per camminare su terreno erboso e arbustivo fino a che sbuchiamo alla Bocchetta di Cuvedo (Cuvèe in dialetto). Qui una palina ci indica Cainallo verso sinistra. Noi invece seguiamo le indicazioni per la Cima di Dasio (Daas in dialetto) e il Passo di Agueglio. Seguiamo quindi a destra ed iniziamo a percorrere il Sentiero delle Creste. Bellissima vista sulla Grigna Settentrionale. Dopo i primi metri lungo la comoda dorsale, affrontiamo un ripido pendio cosparso di eriche, erba e qualche faggio nella parte più alta. Finalmente, dopo aver aggirato un costone erboso, riguadagnamo la cresta che ora non abbandoneremo più. Procediamo tra erba, qualche roccia affiorante godendoci il panorama sul Lago di Como e la sua sponda occidentale, con i monti che la sovrastano. Arrivati ad un tratto roccioso pianeggiante, lo affrontiamo facendo attenzione alla esposizione e alla roccia tagliente. Qualche metro in discesa con buoni appigli ed appoggi, ci deposita nuovamente su terreno erboso più facile. Poi si sale nuovamente tra roccette ed erba (Cima di Cavedo, 1504 Mt.). Tornati su terreno più agevole scendiamo ripidamente su erba. Ecco ora un tratto in falsopiano. Alla nostra destra abbiamo un baratro impressionante fatto da ripidissimi canaloni e pareti rocciose. Giunti ad una sella, non ci resta che risalire l'ultimo ripido tratto erboso per arrivare alla croce di ferro della Cima di Dasio. Senza tornare alla sella erbosa, proseguiamo la nostra piacevole cavalcata in cresta. Scendiamo quindi dalla Cima di Dasio verso la sella successiva per poi rimontare la cima seguente, su facile terreno misto. La discesa successiva richiede maggior attenzione nella sua ultima parte, prima di giungere alla salitella attrezzata della cima successiva. Questo tratto di discesa, infatti, termina con un bel salto roccioso verticale, caratterizzato da una placca povera di appigli. Possiamo evitarlo, scendendo direttamemte nel prato fino alla traccia sottostante, oppure affrontarlo con la dovuta calma. Si tratta di 3 metri, ma dall'alto appaiono piuttosto impegnativi (III grado). Arrivati, in un modo o nell'altro, alla sella, tagliamo il pendio sopra di noi ed arriviamo ad un'altra sella con alcuni faggi. Qui risaliamo un bel tratto attrezzato con catena metallica, tra roccette e canalini, facendo attenzione a non smuovere i numerosi sassi instabili. Questa sommità dovrebbe essere il Sasso Mattolino (1508 Mt.). Scendiamo ora comodamente su traccia nell'erba. Ancora un paio di facili saliscendi ed eccoci ad una palina che ci segnala verso destra il sentiero attrezzato per Parlasco. Bella vista, davanti a noi del Monte San Defendente, che andremo poi a raggiungere. Noi andiamo dritti verso la parte restante delle cresta per il Passo di Agueglio. Scendiamo attraversando anche qualche boschetto di faggi. Dopo l'ultima altura scendiamo più decisamente, affrontando anche alcuni punti, tra roccette e balze erbose, agevolati dalla presenza di un cavo metallico di dubbia solidità e necessità. Dopo qualche minuto tra boschi e radure, eccoci al Passo di Agueglio, dove incrociamo una strada asfaltata che attraversiamo verso la chiesetta di San Defendente (1150 Mt.). Una breve pausa e riprendiamo la salita su asfalto verso il Monte San Defendente, ignorando la deviazione verso destra per Parlasco che seguiremo al nostro ritorno. Qualche centinaio di metri su asfalto. Superiamo un paio di cascine ed eccoci alla evidente deviazione a destra sterrata per il Monte San Defendente (palina). In corrispondenza del bivio vediamo una fontana. Saliamo ora lungo l'ampia sterrata che poco dopo compie un tornante verso sinistra e diviene un ampio sentiero in costante salita. Man mano che saliamo il sentiero diviene più stretto e ripido. Dopo un breve tratto pianeggiante, riprendiamo la ripida salita a balze fino alla grande croce di vetta con bellissimo panorama. In bella vista abbiamo la punta di Bellagio che separa i due rami del Lago di Como.
Discesa
Torniamo nelle vicinanze della chiesetta di San Defendente. Dalla strada asfaltata si vede un sentiero che scende verso sinistra passando sotto ad alcuni grossi faggi. Scendiamo ora seguendo fedelmente l'evidente sentiero nel bosco. Al primo bivio seguiamo a destra per Parlasco, come da scritta su un tronco. Sbucati sull'asfalto, andiamo in discesa verso destra. Subito dopo rientriamo su sterrata andando a destra, in corrispondenza di una curva dell'asfalto a sinistra. Superiamo una baita nel bosco. Scendiamo poi ripidamente uscendo nuovamente su asfalto. Andiamo in discesa verso destra fino ad arrivare a Parlasco e da qui all'auto.

Note
Consigliamo di percorrere interamente e fedelmente il filo di cresta dalla Bocchetta di Cavèe fino alla fine delle creste (presso il Passo di Agueglio), evitando di abbasssarsi verso la traccia sottostante, che in alcuni tratti corre parallela alla cresta stessa. Solo in un punto la cresta presenta un tratto in discesa piuttosto ostico: si tratta di una placca povera di appigli, poco prima del tratto attrezzato in salita successivo alla croce della Cima di Daas. Da Parlasco parte anche il sentiero n. 2 che sale direttamente alle creste, uscendo ben oltre la Cima di Dasio; si tratta di un sentiero atrezzato da farsi con adeguata attrezzatura. Narra la leggenda che tra queste cime si nascondesse il bandito Lasco (personaggio del romanzo di Antonio Ballabiani, ambientato del XVII secolo), le cui gesta sono narrate da una serie di piacevoli ed originali dipinti sui muri delle case di Parlasco: spendete una mezz'oretta al termine della camminta per girovagare tra le vie del paesello e date un'occhiata a questi murales. Una visita la merita anche la bella chiesetta dedicata a Sant'Antonio all'ingresso del paese.
Commenti vari
Ci chiediamo come sia possibile attrezzare, anche momentaneamente, alcuni tratti con catene, usando spago, filo e nastro adesivo! È vero che il sentiero in questione era molto facile e le catene possono risultare superflue, ma nella malaugurata situazione, con presenza di ghiaccio o neve, nella quale una persona decidesse di appendersi alle attrezzature, non vogliamo pensare a quale fine farebbe!
La lunghezza totale del nostro percorso è stata di 11,3 Km. La velocità media (comprese le soste) è risultata essere pari a 1,8 Km/h.

SCARICA IL FILE PER IL GPS

   

Ingrandisci

Ingrandisci

In salita verso la Bocchetta di Cuvèe

All'inizio della cresta dei Pizzi di Parlasco

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Cercando di restare sul filo di cresta

Verso la Cima di Dasio

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Omar sulla Cima di Dasio con sulle spalle un piccolo Guglielmo

Il salto roccioso più impegnativo della cresta

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Dall'alto del tratto attrezzato, sguardo verso parte della cresta percorsa

La parte restante della cresta

   

Ingrandisci

Ingrandisci

In cammino verso il Monte San Defendente

Dalla cima del Monte San Defendente

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Rilievi GPS