Descrizione generale
La Pioda di Sciora (3238 Mt.) venne conquistata il 12 luglio del 1891 da M. Barbaria, C. Klucker e A. Von Rydzewsky mediante un'impegnativa scalata lungo i versanti Est e Sud-Est. Vitale Bramani ed Elvezio Bozzoli Parasacchi della SEM di Milano il 16 agosto del 1935 vinsero la slanciata parete ovest mediante un itinerario lungo e complesso.
La cordata evitò di affrontare direttamente il grande tetto nerastro che interrompe la salita spostandosi verso destra in prossimità del canalone che precipita dalla Forcola di Sciora e che divide la Pioda dalla Sciora di Fuori.
Oggi parte dell'itinerario originale non è più seguito a favore di una linea più diretta e più impegnativa che Bobi Götte tracciò in occasione del posizionamento di anelli cementati utili a evitare una lunga ed impegnativa discesa lungo la via normale.
Le difficoltà oggi sono dunque più sostenute e la via non va assolutamente sottovalutata. Talvolta si superano placche impegnative con chiodatura lontana e con difficoltà nell'integrare.
La lunghezza del tetto e quella che la precede (L12 e L13) sono spesso bagnate (e talvolta ricoperte da uno strato di vetrato), il loro superamento può rallentare notevolmente la salita. Evitare di ripetere la via dopo recenti piogge perché la roccia asciuga molto lentamente.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere il paese di Bondo in Val Bregaglia (823 Mt. - Svizzera). Entrare nel paese e seguire la strada che conduce in Val Bondasca (indicazioni). La strada molto stretta porta a un posteggio, dove un distributore automatico permette di acquistare il permesso che consente di proseguire per altri 4.7 Km. lungo la valle (dopo qualche chilometro è presente un bivio ma una palina C.A.S. indica la strada da seguire per la Capanna Sciora e il rifugio Sasc Furà). Raggiunta la fine della strada parcheggiare.
Imboccare il sentiero (segnavia T3) che conduce al rifugio Sasc Furà e alla Capanna Sciora. Dopo circa 10 minuti si raggiunge un bivio in località Laret (1368 Mt., palina C.A.S. e panchina per riposarsi). Prendere a sinistra e continuare lungo il ripido sentiero sino a raggiungere la Capanna Sciora (2120 Mt.).
Da qui imboccare il sentiero per il passo di Cacciabella e dopo circa 15/20 minuti, in corrispondenza della morena, abbandonarlo per traversare verso destra (viso a monte) in direzione della Pioda
superando diversi sali-scendi (numerosi ometti). Portarsi sotto la verticale dell'intaglio
tra la Pioda di Sciora e il torrione basale.
Date le difficoltà contenute dei primi 150 Mt. della via è opportuno
(anche per guadagnare tempo) salire slegati fino alla S2.
1° tiro:
mediante un sistema di fessure e canalini raggiungere l'intaglio tra la Pioda e il torrione basale. 60 Mt., III, IV, 1 chiodo.
2° tiro:
salire lungo le facili placche sino a quando lo spigolo si raddrizza e forma una cresta. Qui spostarsi a destra in direzione del canalone e raggiungere una targa commemorativa. 100 Mt., I.
3° tiro:
salire a sinistra della targa (primi metri verticali) e, raggiunto lo spigolo, spostarsi a destra sino alla sosta (anello cementato+fix).
40 Mt., IV+, III, II.
4° tiro:
salire il diedro e al suo termine uscire a destra; proseguire in
verticale per pochi metri sino a raggiungere la sosta (anello
cementato) posta un poco più a destra. 30 Mt., V, 2 chiodi.
5° tiro:
salire in obliquo verso destra sino a raggiungere la sosta (anello cementato). 25 Mt., III.
6° tiro:
seguire il filo di cresta sino alla sosta successiva (anello cementato+chiodo+cordino). 40 Mt., III, IV, 1 fix.
7° tiro:
salire lungo la cresta per pochi metri (chiodo) e poi uscire a sinistra in placca. Proseguire sfruttando i punti più deboli sino a raggiungere la sosta (anello cementato) posta poco prima di una terrazza detritica. Salendo il tiro, per errore ci siamo spostati troppo a sinistra per poi tornare a destra in corrispondenza della terrazza. 50 Mt., IV+, V, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (2 chiodi+cordone).
8° tiro:
superare la terrazza detritica e proseguire lungo la placca sino alla sosta (anello cementato). 70 Mt., IV+.
9° tiro:
salire la placca spostandosi a sinistra e superare un breve risalto. Si
sosta (anello cementato) poco dopo. 50 Mt., VI-, 1 chiodo, 1 fix.
10° tiro:
salire lungo la fessura e superare il successivo muretto. Si evitano rocce rotte traversando a sinistra ed entrando in un diedro. Salire per pochi metri in verticale sino alla sosta (anello cementato) sulla destra. 50 Mt., V+, 1 fix, 2 chiodi.
11° tiro:
salire il diedro e traversare a destra appena possibile puntando a una sosta (fix+chiodo+cordino+maglia rapida) sul filo dello spigolo. Proseguire in verticale sino alla sosta (2 fix+chiodo+cordini+maglia rapida).
40 Mt., V+, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (fix+chiodo+cordino+maglia radipa).
12° tiro:
traversare a sinistra e superare una scaglia. Spostarsi poi a sinistra (non salire in verticale!) fino alla sosta (2 fix). 15 Mt., VI, 2 chiodi.
13° tiro:
salire la placca sin sotto il tetto. Traversare a destra e superarlo nel punto più debole. Facili rocce conducono alla sosta (anello cementato). 30 Mt., VII oppure V+ e A1, 8/9 chiodi, 6 fix.
14° tiro:
salire la placca in obliquo verso destra sino alla sosta (anello cementato). 20 Mt., III, IV.
15° tiro:
salire la placca tendendo leggermente a sinistra sino a raggiungere un comodo terrazzino dove si trova la sosta (anello cementato).
45 Mt., III, IV, 3 chiodi.
16° tiro:
salire la placca e spostarsi a sinistra mediante delle lame. Seguire il diedro (roccia a tratti delicata) e uscire a destra in sosta (anello cementato). 50 Mt., IV+, V, 2 chiodi, 1 fix.
17° tiro:
non raggiungere il diedro a destra ma salire la bella placca sfruttando delle lame sino alla sosta (anello
cementato).
50 Mt., V+, VI-, 2 fix, 1 chiodo.
18° tiro:
salire a sinistra della sosta (ignorare un primo anello cementato) e proseguire per placca in verticale sino alla sosta
successiva (anello cementato). 45 Mt., V, 2 fix, 1 sosta intermedia
(anello cementato).
19° tiro:
salire in obliquo verso sinistra sino alla sosta (anello cementato) quasi sul bordo dello spigolo. 50 Mt., V+.
20° tiro:
salire la placca in obliquo verso destra sino a raggiungere un diedrino; salirlo e al suo termine proseguire in placca sino alla sosta (anello cementato). 35 Mt., VI, 4 chiodi, 1 fix.
21° tiro:
salire verso destra per pochi metri. La via ora si porta a sinistra e sale un'impegnativa placca (VI? - 2/3 fix). Noi abbiamo continuato su quella che crediamo essere la via originale traversando a destra mediante delle lame e raggiungendo poi un terrazzino alla base di un diedro. Sosta da attrezzare
(friend). 30 Mt., V+, V, 1 chiodo, 1 fix.
22° tiro:
salire il diedro e al suo termine traversare a sinistra su rocce rotte (prestare attenzione alla roccia delicata). Sostare alla base di un muretto alla cui destra c'è un diedro (fix+maglia rapida). 35 Mt., IV, V.
23° tiro:
salire il diedro a destra e proseguire lungo una placca impegnativa sino alla sosta (anello cementato). La via originale, dopo il superamento del diedro segue una fessura-canale verso destra e con due lunghezze di corda raggiunge la sommità della Pioda.
45 Mt., V+, VI, 1 fix.
24° tiro (da noi non percorso):
salire la placca e superare un tettino. Proseguire poi a sinistra sino alla sosta (anello cementato). 45 Mt., VI.
25° tiro (da noi non percorso):
in verticale seguendo facili risalti sino alla sosta (anello cementato). 15 Mt., IV, IV+.
Discesa
La discesa, che per lungo tempo avveniva lungo l'impegnativa via Normale, è stata abbandonata in seguito alla riattrezzatura dell'itinerario con gli anelli cementati.
Si tratta di una successione di corde doppie lungo la linea di salita. Occorre fare attenzione alla concreta possibilità d'incastro delle corde.
Scendere lungo l'itinerario di salita sfruttando le soste utilizzate durante l'ascensione.
Fare attenzione a:
1) quattro calate dopo il tetto, s'incontra la terrazza detritica descritta nell'ottavo tiro. Qui le corde terminano prima di raggiungere l'anello cementato. Percorrere alcuni metri a piedi.
2) Raggiunta la targa commemorativa dell'attacco abbassarsi a piedi sino a raggiungere delle facili placche. Qui un ometto indica un anello cementato (non utilizzato durante la salita) che consente di fare una calata in corda doppia di 60 Mt. e raggiungere così l'intaglio tra la Pioda e il torrione basale.
Oltrepassare l'intaglio e mediante degli ometti portarsi sulla parete del torrione dove una sosta (2 fix+cordini+maglia rapida) consente una calata di 30 metri. Raggiunta una terrazza abbassarsi a piedi sino a raggiungere un'ultima sosta attrezzata (2 fix+cordini+maglia rapida - ometto) che deposita alla base della parete.
Mediante i sentieri di avvicinamento rientrare alla Capanna Sciora e quindi al parcheggio. |