Descrizione generale
La via Raffaella è stata aperta da Ivo Mozzanica e Aldo Tagliabue il 26 maggio 1974. Col lavoro di riattrezzatura delle Grigne sono state valorizzate solo le ultime 3 lunghezze, decisamente molto belle ed aeree, in quanto l'accesso dal basso è pericoloso e presenta difficoltà discontinue. Per raggiungere l'attacco attuale è necessario effettuare 2 calate in corda doppia dopo aver percorso una delle vie sul Pilone Centrale (Zucchi o Andreino) o in alternativa buona parte della Cresta
Segantini. Arrampicata varia con difficoltà continue e brevi passaggi atletici per superare piccoli strapiombini. La chiodatura è abbastanza distanziata ma ci sono discrete possibilità di integrare con protezioni veloci.
La via Zucchi, da noi utilizzata per raggiungere l'attacco, è stata aperta da Corrado Zucchi e Armando Canova il 20 ottobre 1963.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio dei Piani Resinelli
seguire le indicazioni per il rifugio Porta. All'inizio vi è un
tratto di ripida salita su strada asfaltata, poi, senza arrivare al
rifugio, dove la strada piega a destra (vi è anche una sbarra)
proseguire dritto per sentiero fino ad
incontrare una palina del C.A.I.
Prendere il sentiero di sinistra (n. 8) denominato "Direttissima" (in parte attrezzato con catene e scalette)
che taglia
il versante meridionale della Grigna.
Oltrepassare il gruppo del Fungo (che resta sulla sinistra, verso
valle) e giungere poco dopo al canalone Angelina (o di Val Tesa).
Abbandonare il sentiero e risalire il canalone seguendo i bolli.
Superare 2 serie di catene e poi seguire un sentiero a destra.
Percorrerlo superando nuovamente tratti attrezzati fino ad un bivio
con palina; da qui verso destra sul sentiero Cecilia (n. 10). Poco oltre
un canale ed una curva (fune metallica) risalire per erba fino allo
spigolo dello spallone.
Su un masso sulla curva c'è la scritta "spallone" con
freccia, e all'attacco c'è un fittone con la scritta "via Zucchi".
1° tiro "via Zucchi":
strapiombino iniziale delicato, poi per rocce più semplici stando
a sinistra dello spigolo. Individuare la sosta (2 fittoni) su una vaga cengetta sul filo dello spigolo. 50 Mt., IV+, III, 3 fittoni, 1 chiodo.
2° tiro:
salire obliquando leggermente a destra puntando ad un diedro che termina
sotto un tettino. Risalire la parete leggermente a destra del
diedro e, sotto il tetto, traversare a sinistra. Poi proseguire
obliquando a destra fino in sosta (2 fittoni).
40 Mt., IV, IV+,
III+, 2 fittoni, 2 chiodi.
3° tiro:
alzarsi pochi metri e poi traversare a sinistra fino
allo spigolo. Seguirlo fino in sosta (2 fittoni). 35 Mt, III+, 2 fittoni.
4° tiro:
per facili roccette, stando sulla destra dello spigolo, fino alla sosta (2 fittoni) successiva alla base di una placca. Sosta e tiro successivo in comune con la via Andreino.
30 Mt, II.
5° tiro:
salire la placca obliquando a sinistra. Proseguire poi per rocce più semplici tornando infine a destra e percorrere un breve canalino detritico fino alla sosta (2 fittoni) a pochi metri dalla cresta. 40 Mt., IV, III, 4 fittoni, 1 chiodo.
Alzarsi 2 metri e raggiungere la cresta. Sulla destra c'è un canale abbastanza incassato e sul lato sinistro del canale, appena sotto la cresta, è già visibile il primo ancoraggio per la doppia (2 fittoni+catena+anelli calata). Percorrere i pochi metri della cresta abbassandosi leggermente fino a trovarsi sul borso superiore del canale. Traversare (attenzione esposto) 3-4 metri a destra (viso a valle guardando nel canale) fino a raggiungere la sosta. Prima calata di 25 Mt. (attenzione ai sassi sulla terrazza). Abbassarsi 4-5 Mt., e traversare a sinistra (viso a valle) fino al secondo ancoraggio
(2 fittoni+catena+anelli calata) dal quale si effettua un'altra calata di 25 Mt. fino una larga terrazza detritica. Appena a destra di un camino si identifica l'attacco con un fittone e la scritta"raffaella".
1° tiro "via Raffaella":
superare il muretto fessurato tornando poi a sinistra verso la fine del camino. Continuare per placchetta puntando ad un diedrino fessurato al termine del quale si sosta sulla destra (2 fittoni). 40 Mt., V+, V, 4 fittoni, 2 chiodi.
2° tiro:
alzarsi circa 5-6 Mt. ed obliquare a destra sotto al verticale di uno strapiombino. Raggiungerlo aiutandosi con delle lamette e superarlo sulla destra. Portarsi sotto lo srapiombino successivo, superarlo direttamente e poi obliquare leggermente a sinistra fino alla sosta in una nicchia appena accennata (2 fittoni). 30 Mt., V, IV+, VI oppure A0, IV+, 2 fittoni, 2 chiodi.
3° tiro:
uscire a destra e salire abbastanza in verticale su parete molto ripida (attenzione ad alcuni massi instabili). Un breve canalino permette di guadagnare la cresta dove si sosta (2 fittoni). 20 Mt., V+, V, IV, 2 fittoni, 1 chiodo.
A questo punto la via è finita.
Procedere seguendo l'aerea cresta fino a raggiungere la Cresta
Segantini (consigliato percorrere questo primo tratto in conserva, 1 fittone). Seguire la Segantini fino ad un intaglio, ove si scende alcuni
metri con facile arrampicata (II o fittone per la calata). Da qui è possibile:
-seguire il sentiero verso destra evitando di raggiungere la vetta e ricongiungendosi in breve alla Cresta
Cermenati;
-salire sulla parete
di fronte con un ultimo tiro di corda (35 Mt., III+, 3 fittoni) e poi procedere facilmente fino in vetta alla Grignetta.
Discesa
Seguire il facile e
segnalato sentiero della Cresta
Cermenati (n. 7) che in circa 1 ora riporta ai Piani Resinelli. |