Zucco di Pesciola - Via Gasparotto |
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Zona montuosa |
Alpi Orobie |
Località di partenza |
Loc. Ceresola - Valtorta
(BG) |
Quota partenza |
1340 Mt. |
Quota di arrivo |
2092 Mt. |
Dislivello totale |
+439 Mt. circa dal parcheggio al
rif. Lecco
+163 Mt. circa dal rifugio all'attacco
+150 Mt. la via (190 lo sviluppo) |
Sentieri utilizzati |
Strada che conduce al rif. Lecco |
Ore di salita |
1 h. dal parcheggio al
rifugio
30' dal rifugio all'attacco
3 h. la via |
Ore di discesa |
1 h. 45' dalla vetta al parcheggio |
Esposizione |
Nord |
Giudizio sull'ascensione |
Molto bella |
Data di uscita |
30/06/2003 |
Difficoltà |
IV, IV+ |
Sass Balòss presenti |
Omar, Bertoldo. |
Condizioni climatiche, dei sentieri
e della roccia |
La giornata è stata
buona. All'inizio il cielo era molto limpido. Durante l'arrampicata
sono arrivati diversi nuvoloni. Dal Rifugio Lecco all'attacco,
durante due tratti di via e nel canalone di discesa c'era della
neve. La roccia è ottima ma occorre prestare attenzione
ai vari terrazzini dietritici. |
Eventuali
pericoli |
Soliti d'arrampicata in ambiente. |
Presenza
di acqua |
Al parcheggio prima di partire e poi al rifugio Lecco. |
Punti
di appoggio |
Rifugio
Lecco (1779 Mt.). |
Materiale
necessario oltre al tradizionale |
Solito da arrampicata. La via è attrezzata con fittoni resinati vicini. Possono risultare utili dei cordini per allungare alcune protezioni.
Inutili friends, nuts e chiodi. |
Caratteristiche
dell'arrampicata |
Descrizione generale
La via Gasparotto è situata
sullo Zucco di Pesciola. L'esposizione è a nord per cui
fino a tarda primavera è possibile trovare neve
sia all'attacco che lungo alcuni punti della via. Questo itinerario è
stato recentemente richiodato con dei fittoni resinati e le
soste sono tutte dotate di catena per l'eventuale calata in
doppia.
La via parte dalla grande terrazza che divide la parete. Per risalire il primo salto roccioso ci sono tre possibilità.
1: la via Comune (che abbiamo seguito salendo la via Gasparotto e quindi descritta in questa relazione);
2: la variante Diretta delle Guide (che abbiamo seguito salendo la via Bramani);
3: la variante dei Bergamaschi (che abbiamo seguito salendo la via Casari/Zecca).
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio alla base degli impianti di risalita di Ceresola di Valtorta ci si incammina, inizialmente su asfalto, in direzione del rifugio Lecco. Arrivati al rifugio, si risale il vallone dei Camosci seguendo il sentiero più basso. Si prosegue circa fino ad allinearsi con l'ultimo impianto di risalita presente. Guardando la parete opposta all'impianto, perpendicolarmente allo stesso, si nota un grosso masso con un lato triangolare. Si risale il ghiaione puntando a questo grosso masso, e una volta raggiunto, ci si sposta verso sinistra salendo a ridosso della parete. La si costeggia fino ad incontrare l'attacco presso cui vi è una freccia sbiadita ed un cerchio rosso. Troverete anche la scritta “via comune”.
1° tiro - "via Comune":
risalire lo spigolo verticalmente fino a giungere alla sosta che è situata su di un terrazzino in corrispondenza di un muretto verticale.
20 Mt., III.
2° tiro:
superare il muretto, leggermente in strapiombo ma ben appigliato, appena a destra della sosta. Poi proseguire lungo un canalino che sale in obliquo verso sinistra. Raggiunto un terrazzino con la vecchia sosta superare la fessura a sinistra che porta al pulpito dove si sosta comodamente. 30 Mt., IV, III+, IV.
3° tiro:
salire verticalmente le facili rocce e poi il canalino a sinistra. Superato un muretto verticale si esce sulla terrazza detritica. Puntare alla base del canale/camino che sale obliquo verso destra (noi qui
abbiamo trovato neve e abbiamo dovuto mettere gli scarponi).
All'attacco c'è un bollo rosso ed una scritta nera "via gasparotto" ben
visibile. Poco più a sinistra c'è l'attacco della via Bramani e più a destra quello della via Casari/Zecca. 20 Mt., IV-, I, 1 fittone.
4° tiro - "via Gasparotto":
risalire l'evidente canale/camino che sale obliquamente verso
destra. Noi vista la neve presente all'attacco siamo risaliti
per delle roccette situate a destra del canale. Dopo qualche
metro ci siamo spostati e siamo ritornati sulla via. 25 Mt., III, 5 fittoni.
5° tiro:
salire una spaccatura ed entrare nel camino verticale (parete
ed un pilastro staccato). Ad un certo punto vi troverete sopra
una specie di terrazzino. Qui c'è molta umidità e la roccia che
abbiamo trovato era molto bagnata. Risalire il camino
(all'inizio vi è un piccolo strapiombo) aiutandovi nella parte
finale con il pilastro alle vostre spalle. Al termine del camino
proseguire per alcuni metri in un canale fino a raggiungere la
sosta. 35 Mt., IV+, 5 fittoni.
6° tiro:
anche qui neve alla sosta e all'attacco. La nuova chiodatura
sale a destra della sosta in un diedro
aperto ma molto umido (IV, 4 fittoni).
Noi invece abbiamo seguito la via vecchia
salendo su un masso (staccato dalla parete) posto a sinistra
della sosta e passando poi nuovamente sulla parete tenendo
leggermente la destra cercando di riprendere la linea a fittoni. Successivamente proseguire per terreno più semplice
verso la sosta. 30 Mt., IV.
7° tiro:
secondo noi il più bello della via. Proseguire a destra
della sosta per semplici roccette fino a raggiungere uno spigolo
che sale sempre più esposto ed affilato. Al termine dello
spigolo c'è la sosta.
30 Mt., III, 4 fittoni.
Risalire i gradoni verso destra per circa 20 metri sino alla vetta.
Discesa
Dalla vetta imboccare il sentiero di discesa (ben visibile, in direzione opposta rispetto al rif. Lecco) che
conduce alla Bocchetta di Pesciola dalla quale si scende nel canalone a sinistra (spesso innevato sino a stagione inoltrata).
In poco tempo si arriva alla base della parete.
Percorrere poi a ritroso gli stessi sentieri utilizzati per l'avvicinamento. |
Commenti
vari |
Anche
questa volta la decima legge della montagna si è dimostrata
veritiera. Abbiamo ritenuto opportuno vista la presenza di neve
di chiedere indicazioni alla rifugista del rif. Lecco su come
raggiungere l'attacco. La ragazza seppure molto bella non ha saputo
distinguere nemmeno lo Zuccone Campelli dallo Zucco di Pesciola
ignorando totalmente la presenza di vie d'arrampicata nella parte
sud della conca.
Stando alla nostra relazione ci saremmo dovuti trovare davanti
ad una via poco attrezzata. Non è stato così. Tutti
la via è stata recentemente (vista la resina trovata sull'erba)
attrezzata con fittoni messi al punto giusto.
La maggiore difficoltà di ciascun tiro è posta all'inizio
dello stesso (escluso l'ultimo tiro). |
Altre ripetizioni |
Il 7 settembre 2014 Luca ha ripetuto l'itinerario da solo senza autosicura. |
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Omar
all'uscita del camino del quinto tiro |
Omar
sulla sesta lunghezza |
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I due Sass in sosta |
Omar
ha la testa nella montagna |
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Bertoldo
sull'ultimo tiro
con ben visibile lo spigolo |
Dalla
vetta una madonnina
protegge gli arrampicatori |
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Lo Zucco di Pesciola con i tracciati delle vie:
da sinistra Bramani, Gasparotto, Casari/Zecca, Ga.Mi. 2, Spigolo dei Bergamaschi e Bramani/Fasana |
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