Pasubio - Ferrata Falcipieri e Strada delle Gallerie

 
Zona montuosa Prealpi Vicentine - Gruppo del Pasubio Località di partenza Passo Xomo o Bocchetta di Campiglia; Valli di Pasubio (VI)
Quota partenza 1216 Mt. Quota di arrivo 1935 Mt.
Dislivello totale +1000 Mt. compresi i saliscendi Data di uscita 19/05/2007
Ore di salita 4 h. 30' Ore di discesa 2 h. 30'
Sentieri utilizzati n. 5C, 367, 366 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà EEA
Condizioni climatiche e dei sentieri
Caldo e sole hanno reso ulteriormente faticosa questa escursione, già di per sé impegnativa. I sentieri sono evidenti e ben segnalati. La ferrata è ben protetta e ben tenuta in ogni sua parte. La strada delle gallerie risulta ben curata. Incontrerete alcuni passaggi su roccia con difficoltà massime di II°-III° grado, ovviamente azzerabili, se volete, con le strutture della ferrata. Attenzione ad una deviazione causata da una frana dopo circa 30' dall'inizio della discesa lungo la strada delle gallerie, in prossimità del bivio per la valle di Fontana d'Oro: in realtà si passa anche con la frana, ma se dovesse piovere, è meglio seguire il breve percorso alternativo. Pare che la zona sia soggetta a fitte nebbie pomeridiane, per cui si consiglia di uscire dalla ferrata prima delle 14,00: noi abbiamo incontrato solo bel tempo.
Eventuali pericoli
Pericolo di frane e caduta sassi lungo la strada delle gallerie, come testimoniano i numerosi massi precipitati dalle pareti che fiancheggiano la strada e che si incontrano lungo tutto il percorso.
Presenza di acqua
Nulla lungo la camminata. Troverete acqua al rifugio Papa.
Punti di appoggio
Al rifugio Papa troverete da mangiare e da dormire. Nella zona attorno al rifugio troverete inoltre vari edifici nei quali ripararsi, nonché il poco distante locale invernale. Ottimo riparo lo offrono anche le 52 gallerie che si affrontano lungo la strada di discesa, nonché le numerose grotte e gli anfratti scavati durante la guerra.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Set da ferrata con baschetto e una torcia elettrica per le gallerie (e magari un casco per evitare craniate).
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione Generale
Lunga e abbastanza faticosa escursione che presenta due momenti ben distinti: un lungo sentiero attrezzato che corre su cresta, superando ben 5 cime ed uno successivo in cui si percorre, in discesa, una bellissima strada militare in parte scavata a strapiombo nella roccia ed in parte in strette gallerie. Entrambi sono degni di nota, il primo per i divertenti e facili passaggi su bella roccia calcarea, alternati a faticosi tratti su cresta e ripidi sentierini tra pinnacoli e pareti rocciose e il secondo per il panorama ed il fascino e l'arditezza di un percorso forse unico su tutto l'arco alpino.
Descrizione Percorso
Lungo la strada n. 46 che da Schio porta al Pian delle Fugazze e poi scende a Rovereto, in località Ponte Verde, troverete una deviazione verso destra, con indicazione Passo Xomo. La strada è stretta ma comoda. Giunti a Passo Xomo, troverete una locanda. In auto si prosegue verso la bocchetta di Campiglia per altri circa 2 km. di strada recentemente asfaltata. Qui giunti, parcheggiate nell'ampio, ma spesso affollato parcheggio. Sul lato sinistro del parcheggio, una staccionata di legno ne segna il perimetro. Scavalcate la staccionata e seguite le indicazioni poste su una palina per il sentiero attrezzato Falcipieri. Il sentiero, subito ripido, sale, con piccoli tornanti, nel bosco fino ad arrivare ai primi salti rocciosi che si superano senza difficoltà. Dopo questi, ed una serie di saliscendi su una facile crestina, ci troviamo davanti ad un bel camino di 10 Mt., lo si sale per uscire su un ripido sentierino con sassi smossi. Ancora una serie di saliscendi, ed un lungo tratto ripido che ci conduce ad una ampia sella. Da qui, si vede un bel pinnacolo roccioso da risalire ed è anche il punto dove occorrere mettere imbraco e caschetto. Si risale la base del pinnacolo, si affronta una bella scaletta verticale e al suo termine si compie un esposto traverso verso destra. Si aggira lo spigolo del pinnacolo e, dopo un paio di passaggi divertenti, si esce su ripido sentiero sassoso. Da qui si cammina per un lungo tratto, alternando un sentiero immerso in un mare di pini mughi e banali gradoni rocciosi. Giunti sulla prima delle cinque cime da superare (Cima Bella Laita, 1881 Mt.), si ammira il bellissimo panorama e si inizia a scendere lungo un canale roccioso, prima formato da gradoni, poi più ampio ed in diagonale. La discesa (circa 50-60 Mt.) termina ad un ampia sella dalla quale si riprende a salire verso la cima dei Forni Alti seguendo l'evidente cresta rocciosa, sempre lungo gradoni e salti rocciosi, alcune dei quali decisamente divertenti (max II grado), da superare evitando di usare il sempre presente cavo metallico. Arrivati sulla seconda cima (Cima Forni Alti, 2023 Mt.), preceduta da alcune croci in legno, si scende ripidamente lungo una facile cresta alla Forcella di Fontana d'Oro. Da qui, si può proseguire verso destra aggirando le ultime 3 cime e arrivando al rifugio Papa con un comodo sentiero a mezza costa. Per proseguire la ferrata, si segue invece il filo di cresta erbosa, si superano alcune facili rocce e in mezza costa si passa sotto ad una parete rocciosa, si arriva ad un'altra selletta e si risale, tra camini e rocce, fino alla terza cima (Cima Cuaro). La strada delle gallerie è molto vicina, alla nostra sinistra, e corre praticamente parallela al nostro percorso in cresta. Di nuovo in discesa per pochi metri e di nuovo in salita per raggiungere la cima di Cimon di Soglio Rosso (quarta cima). Ormai senza più difficoltà si percorre la cresta in leggera e breve discesa per poi rimontare l'ultima delle cinque cime, sul cui culmine si trova una costruzione a semicerchio con una serie di tubicini in ferro traguardando attraverso i quali si individuano le varie cime il cui nome è riportato sul tubicino stesso (Cima Osservatorio). Ultimo tratto di cresta in discesa fatta da grossi blocchi di calcare e si arriva al grande rifugio Papa. Dal rifugio, posto al centro di un crocevia di sentieri e strade sterrate, si seguono le indicazioni per la strada delle gallerie e, muniti di torcia elettrica, si inizia il ritorno. Le prime gallerie portano a guadagnare circa 70 Mt.
di dislivello, per poi scendere piano piano verso bocchetta di Campiglia. Il primo tratto di strada è sicuramente il più spettacolare e quello con minor pendenza. Una volta superata le selvaggia Val Canale, il paesaggio si fa meno interessante, ma sempre di un certo fascino. Ogni galleria è diversa dalle altre. Se avete tempo seguitene anche le brevi deviazioni, per esempio quella che porta ad un grosso cannone puntato sulla valle sottostante. Dalla partenza, in circa 2 ore e mezza, arriverete all'auto.

Note
La strada delle gallerie è un opera che lascia a bocca aperta se ammirata e percorsa, ma ancora di più se si pensa che tutto questo è stato compiuto quasi 100 anni fa, in soli 10 mesi di lavoro, durante la Prima Guerra Mondiale, con lo scopo di rifornire il fronte di battaglia rimanendo al riparo dal fuoco nemico. La strada, della lunghezza complessiva di circa 6500 Mt, si sviluppa per circa 2300 Mt. in gallerie scavate all'interno della montagna e per il resto a mezza costa su altissime pareti rocciose. Le gallerie sono ben 52, la più lunga delle quali supera i 370 Mt.; alcune di queste sono dritte, altre compiono curve mirabolanti e deviazioni; alcune sono buie, altre illuminate da finestre aperte nella roccia. La pendenza media della strada è del 12%, con punte del 22% (vietata e pericolosa la circolazione in bicicletta). Anche la zona attorno al rifugio Papa porta i perenni segni di feroci bombardamenti e, se non fosse per il vociare di escursionisti e ciclisti, si potrebbero immaginare le sofferenze e le difficoltà incontrate dalle migliaia di soldati che combatterono qui. Alla parcheggio in località Bocchetta di Campiglia troverete un piccolo museo all'aperto (orribilmente inserito nel paesaggio), con schede, fotografie e il racconto della storia della costruzione della strada delle gallerie, soffermatevi qualche minuto e riflettete.
Commenti vari
La zona è molto frequentata da escursionisti, per cui, se possibile, evitate le domeniche estive. Molta meno gente la troverete, invece, lungo la ferrata. Evitate questa uscita anche in inverno o all'inizio della primavera in quanto il percorso delle gallerie è soggetto a scarichi di slavine ed i cumuli di neve che si creano sbarrano moltissime gallerie.
   
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Omar sui primi tratti attrezzati
Il pinnacolo con la scala
   
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Losio sulla scaletta
Il sentiero tra i mughi
   
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La strada delle gallerie
Tra salti e gradoni
   
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Le croci prima dei forni alti
Panorama sull'ultima parte di cresta
   
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Al rifugio Gen. Achille Papa
Lungo la strada delle gallerie del Pasubio
   
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In galleria
Losio
   
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