Descrizione
generale
Itinerario aperto dal forte alpinista di Ravascletto Sergio De Infanti con W. Cucci nel 1979 che sale lungo le bellissime placche fessurate dello spigolo ovest del Pal Piccolo.
Oggi l'itinerario è completamente protetto a fix e fittoni resinati. Per questo motivo, unito alla vicinanza al parcheggio ed alla sua relativa brevità è adatto a giornate con tempo incerto. Nonostante le difficoltà siano contenute l'itinerario non è discontinuo.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere il confine di Stato posto in corrispondenza del Passo di Monte Croce Carnico e qui parcheggiare.
A fianco della caserma italiana (ormai in disuso) dedicata al Maggiore G. Macchi si trova un monumento commemorativo dietro al quale parte il sentiero n. 401; seguirlo per circa 100 Mt. ed in corrispondenza di un bivio imboccare la traccia (a tratti poco marcata) che costeggia verso sinistra la parete del Pal Piccolo. L'attacco è posto quasi al margine sinistro di essa in corrispondenza di un largo terrazzino ed una scritta sbiadita "spigolo" (alcuni bolli e frecce per arrivare all'attacco).
1° tiro:
in verticale sulla paretina spostandosi poi leggermente a destra e, mediante una rampa erbosa, si raggiunge alberello a destra del quale si sosta (2 fittoni). 30 Mt., IV+, IV, II, 1 chiodo, 3 fittoni.
2° tiro:
spostarsi a destra superando il piccolo strapiombo ammanigliato; proseguire poi in obliquo verso sinistra seguendo una rampa sino a raggiungere un caminetto. Lo si supera (meglio stare alla sua sinistra) poi, con l'aiuto di una fessura, si raggiunge la nicchia dove si sosta (2 fittoni). 25 Mt., V, III, IV+, V, 4 fittoni, 2 fix.
3° tiro:
obliquare a sinistra seguendo una fessura sino al suo termine. Ora salire in verticale superando un leggero strapiombino fino una cengetta. La sosta (2 fittoni) è sulla destra. 30 Mt., V-, IV+, 3 fix, 3 fittoni, 1 chiodo.
4° tiro:
su rocce lavorate salire in obliquo verso sinistra fino uno spigoletto. Poi in verticale alcuni metri ed infine obliquare un po' a destra verso un'evidente fessura alla base della quale si sosta (2 fittoni). 30 Mt., IV+, IV, 4 fittoni, 1 fix.
5° tiro:
seguire la fessura/lama e poi per rocce più semplici si raggiunge la sosta successiva (2 fittoni) a destra di uno spigoletto.
30 Mt., V, IV+, IV, 3 fittoni, 4 fix.
6° tiro:
spostarsi a destra e proseguire sino alla sosta successiva (2 fittoni).
30 Mt., V-, IV+, IV, III, 3 fittoni, 3 fix.
7° tiro:
seguire la fessura a destra della sosta sino al suo termine giungendo su un grande terrazzo erboso. La sosta (2 fittoni) è situata sotto ad uno strapiombo.
35 Mt., V, IV+, IV, III, 3 fittoni, 4 fix, 1 chiodo.
8° tiro:
spostarsi a sinistra e salire prima la placchetta e poi il diedro/camino sino alla terrazza con mughi dove si sosta (1 fittone). E' possibile sfruttare la sosta (2 fix+catena+anello calata) della via "L'Esteta e il Biottico". 20 Mt., IV+, IV, III, 3 fittoni, 2 fix.
Discesa
-Possibile discesa in doppia sulle soste con fix+catena+anello calata della via "L'Esteta e il Biottico";
-A piedi: seguire le tracce di sentiero che salgono tra i mughi in direzione di una rampa erbosa verso sinistra. Raggiunta la rampa è possibile percorre due lunghezze di corda della via "L'Esteta e il Biottico" (difficoltà massima 5a, fix visibili) oppure seguire le evidenti tracce che portano ancora verso sinistra e che salgono (qualche corda fissa) sino ad un intaglio dov'è posizionato un muretto a secco. Proseguire per sentiero verso est (Italia) e iniziare a perdere quota sino a raccordarsi con il sentiero n. 401. Piegare a destra transitando sotto l'imponente falesia "La Scogliera" fino a tornare al parcheggio. |