Descrizione generale
Via
aperta da Heinz Grill e Uli Grooten il 5 settembre del 2007 con l'utilizzo di soli 3 chiodi. Successivamente Florian Klucker ha pulito ed attrezzato ottimamente la via; il passaggio della sesta lunghezza non è azzerabile e richiede decisione e tecnica per essere superato.
La via corre lungo placche, diedri e camini regalando un'arrampicata decisamente varia.
Il nome della via è la fantastica isola dei beati, che nella realtà non esiste. Tutte le soste sono ottimamente attrezzate con fix (tranne la S4).
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento imboccare la strada che sale verso gli abitati di Padaro e San Giovanni. Superato Padaro proseguire per circa 500 Mt. sino a giungere sotto la parete dove, in corrispondenza di un tornante, parte il sentiero che conduce agli attacchi delle vie (indicazioni lungo il percorso). E' possibile parcheggiare sia prima che dopo il tornante in piccoli spiazzi a bordo strada. La via sale lungo il settore sinistro della parete; una scritta azzurra vi darà la certezza del giusto attacco.
1° tiro:
salire la lama verso destra sino alla base di un diedrino; salirlo e uscire a destra. Supeare con decisione la paretina spostandosi leggermente verso sinistra. Sostare in cima all'avancorpo (2 fix di cui 1 con anello). 40 Mt., V, VI, V, 4 fix, 2 clessidre con cordone.
Dalla sommità dell'avancorpo effettuare una calata in corda doppia di 5 Mt. (ancoraggio sul versante opposto). E' anche possibile scendere arrampicando stando sulla destra (viso a monte). Il vialetto conduce alla base della parete vera e propria, dove attacca il secondo tiro.
2° tiro:
rimontare la parete e proseguire superando un'impegnativa fessura. Una placca adagiata verso sinistra conduce alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). 30 Mt., V+, VI, IV, 3 fix, 2 clessidre con cordone.
3° tiro:
spostarsi a destra e raggiungere la lama. Mediante questa salire in direzione del camino oltre il quale sulla sinistra si trova la sosta (2 fix di cui 1 con anello). 30 Mt., V+, VI-, 3 fix (di cui 1 con cordone), 1 clessidra con cordone.
4° tiro:
salire la balza terrosa e superare la paretina. Raggiunta la cengia (anello) traversare verso destra sino alla sosta (1 clessidra+pianta).
50 Mt., V+, I, V-, IV, 3 clessidre con cordone, 1 fix, 2 chiodi con cordone.
5° tiro:
salire sfruttando le lame sopra la sosta (chiodo con cordone più a destra). Portarsi dopo pochi metri a destra e salire sfruttando la fessura. La sosta (2 fix di cui 1 con anello) si trova sulla sinistra. 30 Mt., VI-, V+, 2 fix, 1 chiodo con cordino, 2 clessidre con cordone.
6° tiro:
lunghezza impegnativa con protezioni lontane. Salire sopra la sosta e spostarsi a sinistra. Continuare lungo il diedrino (passi delicati) per poi spostarsi a sinistra in placca sino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). 35Mt., V, V+, VI, VII-, VI, V, 1 fix, 6 clessidre con cordone.
7° tiro:
salire lungo il diedro sino alla sosta situata sulla sinistra (2 fix di cui 1 con anello). 35 Mt., V, VI+, V, 4 clessidre con cordone, 2 fix.
8° tiro:
Salire il diedro a destra della sosta e con difficoltà spostarsi a sinistra. Superare con decsione e passi delicati lo strapiombo. Traversare a sinistra sino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). 30 Mt., VI, VII oppure VII- e A0, VI, 3 fix, 2 chiodi con cordini, 2 clessidre con cordone.
9° tiro:
salire il diedro a sinistra della sosta e poi portarsi in parete sulla destra. Riportarsi a sinistra, superare lo strapiombo e poi traversare più facilmente a sinistra sino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello). 30 Mt., VI, V, V+, 4 fix, 1 chiodo, 3 clessidre con cordone.
10° tiro:
traversare facilmente verso destra; superare un diedrino e traversare verso destra sino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello).
15 Mt., IV, V, 3 fix, 1 clessidra con cordone.
11° tiro:
obliquare verso destra sino a raggiungere un grande camino. Salirlo e uscire a destra sino a raggiungere la sosta (1 fix).
30 Mt., V+, VI, 2 fix, 1 masso incastrato con cordone.
Discesa
A- Dal termine della via seguire il sentiero verso destra che conduce ad un terrazzino dove si trova una cassetta
metallica con il libro di via (posizionata il 20 febbraio 2018 in sostituzioine di quella precedente di legno ed accanto all'ultima sosta della via Artemis;
di fronte si trova una scritta azzurra "padaro" con freccia). Abbassarsi sulle roccette
a destra della cassetta -viso a valle- fino al primo ancoraggio.
1a. calata: 20 Mt., raggiunta la cengia seguirla verso sinistra (viso a monte) e abbassarsi sino a raggiungere un secondo ancoraggio (necessario qualche piccolo passo d'arrampicata).
2a. calata: 40 Mt. sino una piccola terrazza dove sulla sinistra (viso a monte), si trova una pianta con cordoni e anello di calata.
3a. calata: 50 Mt. sino un avancorpo staccato dalla parete.
ATTENZIONE: quest'ultima calata di svolge quasi completamente nel vuoto ed occorre pendolarsi leggermente per raggiungere la sommità dell'avancorpo. Da qui per facile sentiero si ritorna in breve alla macchina.
B- In alternativa, dal termine della via, è possibile percorrere il sentero verso sinistra (alcuni bolli azzurri) fino all'abitato di Padaro. Sarà poi necessario seguire la strada in salita fino alla macchina
(per questa opzione calcolare circa 1 h. 30'). |