Descrizione generale
Escursione piacevole, soprattutto se effettuata in una giornata
di sole. Purtroppo noi abbiamo dovuto scavare il consueto solco
nella neve, per la gioia di due escursionisti che ci seguivano...
In
genere questa salita, che non presenta alcuna difficoltà, viene
presa d'assalto nel periodo estivo, il posto è senz'altro molto
bello ma noi non avendolo effettivamente mai visto (vedi le note)
non possiamo dire nulla al proposito.
Descrizione percorso
Si
parte dai Bagni di Masino (in fondo alla Val Masino, qualche chilometro
dopo San Martino), dal parcheggio delle terme (a pagamento nel
pieno dell'estate) proseguire lungo la mulattiera e al bivio indicato
prendere a sinistra il sentiero n. 1 per il rifugio Omio.
Si
risale con alcuni tornanti il ripido e umido bosco di faggi e
abeti, giungendo in un prato dove è posta una malga.
Prima
di giungere alla malga il sentiero piega verso sinistra addentrandosi
nella Valle dell'Oro, salendo ancora con un po' di tornanti.
Si
sbuca infine al limite del bosco, dove si trovano due opportunità
di riparo: una casupola ricavata con un muro di pietre sotto un
masso sporgente, o poco prima un enorme tetto naturale che offre
riparo dalle interperie.
Una
volta superata la grande roccia a forma di tetto, ci si trova
ai piedi di un'ampia pietraia molto insidiosa in caso di forte
innevamento, in quanto risulta facile mettere i piedi in grossi
vuoti tra i massi. Da qui, rivenendo a fatica un paio di bollini
semi sepolti dalla neve, siamo riusciti a procedere verso destra
aggirando un piccolo sperone roccioso, per poi tornare verso sinistra
ritrovandoci sopra quest'ultimo. Sempre per tentativi si sale
lungo un pendio verso destra e del quale ignoravamo se la parte
superiore fosse soggetta a slavine. Da sottolineare infatti il
continuo rumore di slavine tutto attorno. Arrivati nei pressi
di un torrentello e di alcune grandi rocce, si piega nuovamente
a sinistra per trovarsi sopra un piccolo pianoro al di sotto del
quale si intravede un cascinetto adibito a ricovero per animali.
Qui è terminata la nostra avventura in quanto il versante
che avremmo dovuto attraversare per portarci al centro della pietraia
dove si trovava il rifugio, risultava troppo esposto al pericolo
di slavine.
Discesa
La discesa avviene per lo stesso percorso di salita.
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