Monte Ocone |
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Zona montuosa |
Alpi Orobie |
Località
di partenza |
Valcava - Località Forcella Alta (BG) |
Quota
partenza |
1200 Mt. circa |
Quota di
arrivo |
1365 Mt. |
Dislivello
totale |
+300 Mt. circa |
Data di
uscita |
17/11/2012 |
Ore di
salita |
1 h. 15' |
Ore di
discesa |
1 h. |
Sentieri utilizzati |
n.
801, 571, 588 DOL |
Giudizio sull'escursione |
Discreta |
Sass Balòss
presenti |
Omar |
Difficoltà |
E |
Condizioni
climatiche e dei sentieri |
Giornata fredda e nebbiosa nella parte bassa, luminosa e calda sopra i 1300 Mt. La vista del mare di nebbia sulla pianura e nelle valli è risultato bellissimo. Sentieri perfettamente segnalati (fin troppo) e comodi. |
Eventuali pericoli |
Nessuno. |
Presenza di acqua |
Alla partenza troverete un ristorante. Lungo il percorso non ho trovato acqua.
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Punti di appoggio |
Come riparo potrete sfruttare numerosi caselli e roccoli per la caccia, nonché uno strano edificio "chieseggiante" a metà dell'andata. Incontrerete anche un grande ex-convento in via di ristrutturazione. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Nessuno. |
Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione Generale
Comoda e breve camminata lungo un tratto della lunghissima dorsale orobica lecchese (DOL). Lo scarso dislivello e la brevità del tragitto la rendono adatta ad una sgambata mattutina o pomeridiana fattibile da tutti. Unico tratto un poco ripido è quello che precede la croce. La vetta vi permette di godere di un panorama a 360°C dal Monte Rosa all'Adamello, passando per tutta la nostra catena Orobica fino alla pianura. Particolarmente affascinante la vista sulla zona delle Grigne e del Resegone.
Descrizione Percorso
Da Villa d'Almè, salite fino a Roncola San Bernardo e da qui proseguite fino al paesino di Costa Imagna. Qui giunti, seguite le indicazioni per Valcava e poi prendete la deviazione per il laghetto del Pertus. Parcheggiate poco sopra il laghetto ed iniziate a camminare scendendo fino a quest'ultimo e proseguendo lungo una comoda e pianeggiante sterrata (sentiero 801/571). Arrivati alle soglie di un bellissimo bosco di faggi, proseguite in leggera discesa al suo interno su sentiero che in questa stagione è completamente coperto e nascosto alle foglie cadute. Numerosi bolli sono dipinti sui tronchi delle piante e tutto ciò crea confusione. Voi seguite i bolli bianchi e rossi del CAI, senza farvi ingannare da altri segni. Terminato il bosco troverete una palina, deviate a destra e poco dopo una seconda palina vi inviterà a proseguire verso sinistra (direzione Passo del Pertus e ex Convento del Pertus) rientrando in un boschetto su sentiero sempre in discesa ma più accidentato e sassoso. Camminate ora in mezzacosta passando accanto a una fascia di rocce affioranti sulla vostra sinistra. Terminato il tratto in mezzacosta il sentiero prosegue lungo la dorsale e passando sotto a piante particolarmente contorte ed affascinanti. Superate una costruzione semi ristrutturata, poi un alto casello per l'uccellagione ed in fine arrivate ad una grande ex convento recintato (1183 Mt.). Qui deviate bruscamente a sinistra su stradina cementata. Fate un tornante a destra e in corrispondenza del secondo tornante, seguite dritti fiancheggiando il muro di cinta del convento. Passate accanto ad un paio di bellissimi abeti e dopo poco arriverete alla Passata dove un cartello vi spiegherà l'utilizzo di questi luoghi per la caccia. Proseguite senza fatica sul sentiero 571 fino ad arrivare al caratteristico ponticello degli Spagnoli posto sopra la profonda spaccatura del Passo del Pertus (pertugio in italiano) 1193 Mt. sul cui fondo è incisa una strana croce del 1700 nella roccia. Attraversate il ponticello e nelle vicinanze di un casello da caccia deviate sul sentiero 588 che in circa 15 minuti di ripidi tornantini, e balzelli a tratti scivolosi vi condurrà alla curiosa croce del Monte Ocone.
Discesa
Il percorso di ritorno corrisponde a quello di andata. Considerate che il dislivello in salita del ritorno, sebbene scarso, è simile a quello dell'andata. |
Note |
Pare che la vetta raggiunta non sia la vera cima del Monte Ocone. Quest'ultima è posta un poco più a nord e per raggiungerla occorre scendere lungo il versante opposto a quello di salita, raggiungere una forcella e risalire tra balze erbose e divertenti roccette, a tratti esposte, fino alla vetta vera. Il tutto richiede circa 30 minuti in più di salita, ma quest'ultimo tratto i svolge su sentieri che richiedono maggior attenzione. |
Commenti vari |
Teoricamente sarei dovuto proseguire fino alla Corna Camozzera che si raggiunge seguendo la cresta che scende dall'Ocone, risale al vero Ocone e poi continua fino alla Camozzera con alcuni tratti di I-II grado, ma il tempo che avevo a disposizione era terminato e sono dovuto tornare velocemente verso casa... dove ero ansiosamente atteso!!! Sarà per la prossima volta... |
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Il laghetto del Pertus |
Giochi di luce |
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Ponte degli spagnoli al passo del Pertus |
Omar alla croce di vetta |
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Nebbia in Vall'Imagna |
Valcava, Tesoro, e Linzone emergono dalla nebbia |
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Il vero
Monte Ocone visto dalla croce |
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