Lago di Nambino

 
Zona montuosa Adamello/Presanella Località di partenza Madonna di Campiglio (TN)
Quota partenza 1634 Mt. Quota di arrivo 1780 Mt.
Dislivello totale 150 Mt. Data di uscita 10/02/2018
Ore di salita 1 h. 20' Ore di discesa 30'
Sentieri utilizzati n. 217, 266 Giudizio sull'escursione Piacevole
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Luminosissima giornata di sole. Neve abbondante lungo il tragitto ma perfettamente battuta. Sentieri maniacalmente segnalati e comunque evidenti. Attenzione a non camminare lungo il tracciato riservato agli sci-alpinisti.

Eventuali pericoli
Nessuno. Occhio solamente ad eventuali sci-alpinisti nel bosco.
Presenza di acqua
Presso il rifugio Lago Nambino, a meno di un'ora di salita.
Punti di appoggio
Il rifugio Lago Nambino offre servizio di ristoro e pernotto, praticamente dello stesso livello di un albergo di montagna, con la differenza che non può essere raggiunto in auto. Per chi volesse pernottare al rifugio, è possibile far salire i propri bagagli grazie alla teleferica del rifugio.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla. Abbiamo incontrato molti escursionisti dotati di ciaspole; ma, essendo la neve ben battuta, risultavano praticamente inutili.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Simpatica passeggiata, priva di difficoltà ed immersa in un fitto bosco di abeti, che in meno di un ora porta sulle rive del pittoresco Lago di Nambino. La prima parte è piuttosto tranquilla, mentre la seconda presenta pendenze non proprio trascurabili. Prima di fermarsi al rifugio che sorge sulle sponde del lago, conviene effettuare il periplo pianeggiante del laghetto stesso per poterlo ammirare da più angoli e avere la possibilità di godere di splendidi scorci sul gruppo dolomitico del Brenta. Camminata adatta anche a intere famiglie con bambini.
Descrizione percorso
Per chi proviene da Pinzolo, si sale fino a Madonna di Campiglio. Usciti dalla galleria poco prima del famoso centro invernale, si prende la poco evidente strada in salita sulla sinistra con indicazione "Valle di Nambino". Saliamo ripidamente fino ad poco prima di attraversare un sottopassaggio sopra il quale passa una pista da sci. Parcheggiamo nei paraggi, oppure prendiamo la stradina a destra, prima del sottopassaggio. Poche decine di metri ed ecco uno spiazzo nei pressi di una bella bacheca in legno con tanto di cartina ben dettagliata della zona. Siamo all'inizio della Piana di Nambino. In inverno qui si trova una pista per slitte trainate dai cani. Seguiamo l'evidente strada (completamente coperta di neve in inverno) con la pista dei cani sulla nostra sinistra. Giunti ad uno spiazzo troviamo la stazione di partenza della teleferica che sale dritta verso il Lago di Nambino e serve come trasporto merci e bagagli per il rifugio, con una bella casetta di legno. Poco sopra la casetta partono due sentieri per il rifugio: quello di destra è più ripido e diretto ed è riservato agli sci alpinisti; quello di sinistra, meno diretto, è quello per ciaspolatori e camminatori. Andiamo quindi a sinistra. Poco più in alto attraversiamo un ponticello di legno e riprendiamo la salita nella fitta abetaia. Una serie di frecce e cartelli ci indica il percorso. Il tracciato alterna tratti ripidi ad altri più rilassanti. Ad un certo punto un cartello verde ci indica che siamo a metà percorso (15 minuti dalla stazione della teleferica). Dopo altri 10 minuti sbuchiamo sotto ai cavi della teleferica, poco prima del suo termine. Qui incrociamo il sentiero B06 proveniente da sinistra e che sale da Malga Patascoss (utilizzabile in discesa, ma sconsigliato in inverno). Cinque minuti ed eccoci nella conca pianeggiante del lago di Nambino. Proseguiamo in evidente direzione del lago e del vicino rifugio. Poco prima di arrivare al rifugio, prendiamo a destra il sentiero n. 266 che compie il giro del lago. Attraversiamo un ponticello di legno che supera il torrente che esce dal lago. Abbandoniamo il sentiero 266 e non ci dirigiamo verso la bella baita sulla destra, ma proseguiamo verso sinistra per compiere il periplo del lago in senso antiorario. Il tracciato è caratterizzato da continui ma leggeri saliscendi. La zona a ridosso del lago è quasi priva di vegetazione, ma poco sopra il lago si innalzano alti i fianchi della vallata ricoperti da fitti boschi di abeti. Splendidi gli scorci verso il gruppo dolomitico del Brenta. Al termine del giro del lago eccoci al rifugio Lago Nambino (30 minuti dall'inizio del periplo).
Discesa
A ritroso lungo il percorso di salita.

Note
È possibile raggiungere il rifugio anche partendo da Campo Carlo Magno, salendo in auto oltre Madonna di Campiglio (per chi proviene da Pinzolo). Da qui il percorso è più lungo ma praticamente pianeggiante. Altra salita possibile è da Malga Patascoss, ma questa è sconsigliata dagli stessi rifugisti del rifugio Lago Nambino.
Commenti vari
Narra una leggenda che nell'acqua del Lago di Nambino, vivesse un grosso drago che si nutriva solo di erbe ed alghe, ma un giorno un pastore e le sue pecore furono assaliti. Iniziò una feroce caccia al mostro che venne così ucciso. Tra le sue zampe venne trovato un grosso uovo: il drago era una femmina che per difendere il suo uovo aveva attaccato il pastore. L'uovo si trova ancora oggi nella chiesa di Madonna di Campiglio assieme alla pelle della malcapitata “draghessa”.
   

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Roberta nel bosco che sale al lago di Nambino

Omar e Roberta lungo il periplo del lago

   

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Sguardo verso le dolomiti del Brenta

Roberta ormai in vista del rifugio Lago Nambino

   

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Un mare di neve attorno al lago

Il rifugio Lago Nambino con il Brenta sullo sfondo