Descrizione
generale
C'è da meravigliarsi di come questo bellissimo diedro sia stato lasciato in disparte fino a maggio del 2018 quando Matthias Stefani lo saliva in solitaria. La linea è logica e l'arrampicata è varia e molto bella anche per via del grande lavoro di pulizia svolto nei giorni successivi all'apertura.
L'itinerario è ottimamente attrezzato con chiodi, clessidre con cordone
e tre cunei (di cui ne rimane attualmente -2020- solo uno) ed è ulteriormente integrabile con protezioni veloci.
Dopo aver salito le prime tre lunghezze un'eventuale discesa in corda doppia diviene
un po' laboriosa (ma non impossibile). Il sentiero di discesa presenta in alcuni punti dei tratti verticali, talvolta attrezzati con delle corde fisse, ma che richiedono particolare attenzione, specie se si sta affrontando, come noi, la discesa di notte. E' comunque possibile effettuare delle calate in corda doppia sfruttando alcuni alberi con cordone e anello.
Lungo la via sono presenti diversi elfi; a voi il piacere di scoprirli e contarli.
Attacco, descrizione della via
Da Affi seguire le indicazioni per Brentino; oltrepassare l'abitato di Tessari e il successivo Santuario del Cristo della Strada. Circa 100 Mt. dopo la strada piega a sinistra e passa sotto l'autostrada; subito dopo si è alla piccola località di Turan. Qui, sulla sinistra, in corrispondenza della curva,
si trova una piccola fabbrica. Parcheggiare evitando di oltrepassare
la sbarra che segna il confine di proprietà. Il diedro di salita è
già ben evidente. Percorrere la strada all'interno della fabbrica
fino al secondo traliccio della tensione ed imboccare la traccia
subito dietro di esso. Seguirla (ometti e bolli blu) sino a
raggiungere un terzo traliccio. Qui salire a destra (breve ghiaione
e poi traccia) fino all'attacco (scritta "Elfi").
1° tiro:
salire in verticale e superare un passaggio strapiombante. Traversare poi a sinistra per pochi metri (non raggiungere il fondo del diedro) e riprendere a salire in verticale. Dopo circa 30 Mt. iniziare ad obliquare verso sinistra sino a raggiungere la sosta (chiodo+2 clessidre+cordone+maglia rapida) posta in corrispondenza di un piccolo ripiano nel diedro.
40 Mt., IV+, V-, IV, V, VI oppure A0, IV, III, 6 chiodi, 3 clessidre.
2° tiro:
seguire il diedro fino alla terrazza dove si sosta (2 clessidre+chiodo+cordone+maglia rapida).
20 Mt., IV+, V, IV, 1 chiodo, 2 clessidre con cordone, 2 clessidra.
3° tiro:
alzarsi a destra della sosta e poi traversare a sinistra riportandosi nel diedro.
Alzarsi, mediante prese rovesce, fin sotto un tettino dal quale si
esce a destra. Proseguire in verticale fin una fascia strapiombante,
superarla a destra e proseguire sino alla sosta (chiodo+2 clessidre+cordone+maglia rapida).
35 Mt., V, V+, IV, IV+, 3 clessidre con cordone, 2 clessidre, 2 chiodi.
4° tiro:
seguire il diedro sino a raggiungere una fascia strapiombante; traversare verso destra sino alla sosta (3 chiodi+cordone).
30 Mt., III+, III, 2 clessidre con cordone.
5° tiro:
rimontare la sosta e obliquare verso destra lungo la placca per una decina di metri fino a un breve diedro strapiombante. Vincerlo e spostarsi a sinistra fino a raggiungere la base di grande diedro bianco fessurato. Seguirlo sino al suo termine e sostare (3 chiodi+cordoni+maglia rapida) su di un comodo ripiano sulla sinistra.
35 Mt., IV, V, VI oppure A0, IV+, V, VI- oppure A0,
6 chiodi.
6° tiro:
salire il diedrino a sinistra della sosta e, proseguire verticalmente per facili risalti sino a raggiungere il bosco sommitale dove si attrezza la sosta (albero + libro di via). 25 Mt., III+, II, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.
Discesa
Dal termine della via seguire la traccia di sentiero verso destra (viso a monte - bolli blu) e abbassarsi lungo il ripido canale. Qui sono presenti delle corde fisse ma è comunque possibile attrezzare delle brevi calate in corda doppia (presenti
5 cordoni con anello su alberi). Al termine del canale una traccia verso destra (viso a valle) consente di riallacciarsi al sentiero d'accesso. Mediante questo rientrare all'auto. |