Monte Cadria

 
Zona montuosa Prealpi Bresciane Località di partenza Loc. Lenzumo - Ledro (TN)
Quota partenza 960 Mt. Quota di arrivo 2254 Mt.
Dislivello totale 1350 Mt. Sentieri utilizzati n. 423, 448
Ore di cammino andata 3 h. 15' Ore di cammino ritorno 2 h. 20'
Data di uscita 08/06/2019 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà EE
Condizioni climatiche e dei sentieri
Bella giornata estiva, discretamente limpida e luminosa. Sentieri in ottimo stato, senza più alcuna neve residua, nonostante le abbondanti nevicate tardive di primavera.
Eventuali pericoli
Ci sono alcuni tratti della cresta sud del Monte Cadria che per alcuni potrebbero apparire esposti, infatti il sentiero è indicato come “alpinistico per esperti”; in realtà però ci sono solo pochi passaggi veramente elementari, e tra l'altro attrezzati ottimamente, non ci sono a nostro avviso dei reali pericoli, fatti salvo i casi in cui fosse presente della neve, che potrebbe effettivamente rendere decisamente più impegnativo il transito nelle bocchette e sui versanti molto scoscesi al di sotto della cresta.
Presenza di acqua
C'è possibilità di reperire dell'acqua presso una provvidenziale fontana posta lungo la strada cementata che sale nel bosco, a metà strada tra la partenza presso la ex centrale idroelettrica e i prati di Malga Vies.
Punti di appoggio
Malga Vies, dopo 1 ora abbondante di cammino dalla partenza, e Malga Cadria, dopo altri 45-50 minuti, possono offrire un qualche riparo in caso di interperie. Lungo il percorso di cresta invece abbondano grotte, buchi e gallerie scavati dai soldati durante la Grande Guerra, quindi non sarà difficile rifugiarvisi all'occorrenza.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nessuno, se si fa il percorso in estate senza neve.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Piacevole escursione di interesse storico e paesaggistico, che si sviluppa in ambienti di medio-alta montagna, tra creste rocciose, pascoli soleggiati, e audaci percorsi di guerra. In effetti buona parte del percorso ripercorre una strada militare che raccorda le varie posizioni difensive austriache arroccate lungo l'articolata cresta sud del Monte Cadria, tra torrioni e cengie, gallerie e stanze scavate nella roccia, che in certi frangenti attraversano la cresta da parte a parte. Il ritorno avviene lungo l'ampio costone dalla parte opposta della valle sopra Malga Cadria, che è meno “lavorato” dal punto di vista militare, ma che offre una notevole vista sull'impressionante numero di buchi e gallerie scavate sui versanti settentrionali dei vicini monti Nozzolo e Campellet.

Descrizione percorso
Raggiungere il bel paese di Ledro, presso l'omonimo lago, nella valle che collega l'alto Lago di Garda (Riva del Garda) con la Valle del Chiese (Storo). Portarsi alla frazione Bezzecca, poi seguire le indicazioni che mandano dentro la Valle dei Concei, attraversando subito i piccoli abitati di Enguiso e Lenzumo. Subito dopo Lenzumo prestare attenzione alle indicazioni a sinistra che mandano al percorso natura e alle malghe Vies e Cadria. Seguire questa stradina asfaltata (che in realtà è già il sentiero 423) che si addentra nella Valle dei Molini, transitando sotto una palestra di roccia, fino a diventare sterrata, e giungendo in breve alla piccola ex centrale idroelettrica, dove si parcheggia. Iniziare a camminare lungo la strada sterrata forestale che sale subito parecchio ripida addentrandosi nel bosco, con alcuni tratti cementati, questa parte è un po' noiosa e c'è poco da segnalare, fatta eccezione per una fontana a metà percorso, e per qualche bella casa ai margini del bosco. Dopo poco più di un ora di cammino la strada finalmente termina e si arriva ad un piacevolissimo pianoro dove la foresta lascia spazio ai pascoli: siamo di fronte a Malga Vies (1567 Mt.), posta sotto il monte omonimo, dove è possibile iniziare a gettare uno sguardo alle montagne che si delineano sopra di noi. Teniamo la destra seguendo le indicazioni per Malga Cadria e il Monte Cadria, dopo un tratto il sentiero prende più l'aspetto di una strada militare che taglia il fianco roccioso della montagna, poi torna a restringersi e risale i bei pascoli sovrastanti, giungendo infine all'ampio pianoro dove sorge la Malga Cadria (1924 Mt., 2 h. dalla partenza), all'inizio di una vallata erbosa delimitata a destra (salendo) dalla rocciosa cresta del Monte Cadria, e a sinistra dal costone che percorreremo poi in discesa. La via normale per salire al Monte Cadria ora si addentrerebbe nel vallone rimanendo sul suo versante occidentale (a sinistra, salendo), invece noi, poco prima di giungere alla malga seguiamo a destra la indicazioni che mandano verso la cresta Sud del Monte Cadria, che è sicuramente più interessante. Un breve tratto abbastanza ripido ci condice velocemente dove iniziano ad apparire le prime rocce e dove campeggia un cartello con l'indicazione “sentiero per alpinisti esperti”. Compaiono i primi manufatti militari, come un grande stanzone scavato dentro ad un pinnacolo roccioso, poi il percorso segue in principio la cresta, qui ancora abbastanza percorribile tra facili roccette e pini mughi, questo tratto è costellato di torrioncini rocciosi e profonde trincee scavate nel terreno, poi il sentiero si alterna da un versante all'altro della cresta, con percorso intagliato nel ripido pendio, passando da alcune bocchette e al di sotto di torri di roccia caratterizzate da varie gallerie militari. Un ultimo tratto un poco più esposto è attrezzato con alcuni cavi metallici, sul versante orientale della cresta, per poi tornare sul versante occidentale e pervenire poco sotto ad un'ultima bocchetta. qui, invece di risalire direttamente la cresta rocciosa traversare a sinistra seguendo la traccia evidente, e passando di fatto al di sotto della cima del Monte Cadria. Un tratto un po' delicato traversa una ripida placca rocciosa (ci sono dei cavi d'acciaio per garantire una maggiore sicurezza), poi il percorso piega nettamente a destra e lungo una cengia si giunge sotto le ultime rocce che ci separano dalla cima, sormontata da una croce e un altare in granito.

Discesa
Dalla cima ridiscendere alla cengia sottostante, ma invece di ritornare dalla via di salita tenere la destra e seguire la cresta Nord-Ovest, dirigendoci a vista verso il crinale del costone opposto della valle sopra Malga Cadria. Una volta raggiunta questa dorsale sarà sufficiente seguirla verso Sud-Ovest, per tornare di nuovo verso Malga Cadria. Il costone è tutto molto semplice e comodamente camminabile, e sebbene ci sia anche una strada militare che rimane poco al di sotto sul versante verso le Valli Giudicarie (versante Est), a nostro parere risulta preferibile restare sul crinale perché decisamente più panoramico verso i monti posti subito a Sud di Malga Cadria: in particolare il versante visibile dei monti Nozzolo e Campellet è abbastanza impressionante per il grandissimo numero di buchi e gallerie scavate nella roccia, assomiglia davvero ad una specie di grandissimo formicaio ricavato scavando dentro alla montagna. Appena il costone tende ad andare verso destra (Est), abbandonarlo per iniziare a scendere i pascoli, senza percorso obbligato, e calando in breve verso Sud per giungere a Malga Cadria. Da qui il percorso di ritorno ricalca quello già fatto all'andata.

Note

Il Monte Cadria, con i suoi 2254 metri di altezza, è il “tetto” di tutte le Prealpi Gardesane, e risulta una salita piacevole e mai noiosa. Peccato solo per la lunga strada forestale cementata nella prima ora di salita fino a Malga Vies: oltre ad essere molto ridida e faticosa porta via anche un po' di fascino al bel bosco che attraversa.

Commenti vari

Presso Malga Cadria sono presenti delle indicazioni per il cimitero militare austriaco, del quale però non abbiamo rinvenuto alcuna traccia evidente, tranne dei muri di cinta di un piccolissimo spazio erboso posto poco lontano dalla malga, e che in effetti potrebbe assomigliare ai resti di un antico cimitero di guerra. Sempre lì nei paraggi si trova il monumento all'ufficiale austro-ungarico viennese Felix Hecht, che fu dispiegato su queste montagne durante la guerra, e che poi cadde presso i ghiacciai del Corno di Cavento, nel Gruppo dell'Adamello, per mano del soldato italiano che poi portò con sè il suo diario. Il diario è stato tradotto e trascritto, e dalle sue pagine traspaiono sentimenti fortemente contrari alla guerra e grande preoccupazione per il mondo che sarebbe seguito al conflitto. Solo un piccolo passaggio che ci mostra la sua sensibilità nei confronti del “nemico”, che da lì a poco lo avrebbe ucciso: «Rabbia bestiale mi prende col comandante dei prigionieri di guerra italiani, che egli lascia dormire senza coperte senza darsi cura di procurarle; questi poveri prigionieri che egli chiama "mascalzoni" hanno fatto il loro dovere in guerra certo meglio di taluni nostri "porci" imboscati nei comandi truppa».
La lunghezza totale del percorso è di 13,05 Km. La nostra velocità media (comprese le soste) è stata di 2,2 Km/h.

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La strada militare sotto Malga Cadria

L'inizio della cresta Sud del Monte Cadria

   

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Un tratto del percorso militare sotto la cresta del Monte Cadria

Vista della cresta percorsa

   

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Il traverso attrezzato sotto la cima

In cima al Monte Cadria

   

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La cengia appena sotto la cima

Il costone da percorrere sulla via del ritorno

   

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