Monte Mignone

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Loc. Navertino - Borno (BS)
Quota partenza 1030 Mt. Quota di arrivo 1743 Mt.
Dislivello totale 805 Mt. Sentieri utilizzati n. 109, 103, 82
Ore di salita 2 h. 45' Ore di discesa 2 h.
Data di uscita 27/11/2021 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata al principio nuvolosa, poi a metà giornata sono comparsi vari sprazzi di sole tra un banco di nebbia e l'altro. Era presente una bella spruzzata di neve fresca ad ammantare i boschi, ma il manto nevoso era alto solo pochi centimetri sulla parte più prossima alla cima.

Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
È presente una fontana alla chiesetta di San Fiorino, poco prima della partenza alla località Navertino, altre lungo la strada che sale al lago di Lova, e infine anche al lago stesso.
Punti di appoggio
C'è un bel rifugio/ristoro sulle sponde del lago di Lova (Chalet Lago di Lova), mentre al Passo Mignone si trova l'Agriturismo Malga del Benessere Zani (ricavato nella Malga Mignone di Ossimo) che offre ristoro e propone attività didattiche e sportive per turisti/escursionisti (oltre che ottimi formaggi!).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nessuno. Sono utili però le ciaspole in caso di innevamento consistente.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Piacevole camminata che si svolge per gran parte in grandi foreste di abeti. La prima parte che conduce al Lago di Lova e al Passo Mignone è a tratti piuttosto ripida e risale lungo delle strade forestali per mezzi fuoristrada; dal passo in avanti la pendenza è molto più dolce e gradevole e il percorso ci porta a compiere un mezzo giro a Sud del Monte Mignone, per poi effettuarne la salita dai sui pascoli sul versante Est, per poi discendere dal suo costone boscoso del versante Ovest. Percorso ideale da farsi con le ciaspole in inverno.
Descrizione percorso
Nella bassa Valle Camonica portarsi al paese di Malegno e imboccare la strada provinciale che sale verso Borno e Lozio. Dopo un paio di chilometri e 4/5 tornanti tenere la sinistra sulla strada principale seguendo la direzione per Borno. Passato il paese di Ossimo Inferiore e il ponte sul torrente appena prima di Borno, svoltare a destra a gomito su via Milano per portarsi nella parte più alta del paese, superando la chiesetta di San Fiorino e percorrendo le ultime centinaia di metri lungo la stradina stretta ma asfaltata si parcheggia in un piccolo slargo di fronte alla Trattoria Navertino. La salita dura meno di 20 minuti dalla svolta a Malegno. Se i posti auto in località Navertino fossero tutti occupati è possibile parcheggiare più in basso alla chiesetta di San Fiorino. Subito alla partenza dell'escursione ci troviamo di fronte a un bivio: a sinistra il sentiero 82 conduce “normalmente” al Lago di Lova (ma lo faremo in discesa durante il ritorno), noi invece seguiamo l'opzione di destra, anch'essa con indicazione per il Lago di Lova. Seguiamo quindi la strada forestale verso destra che dopo un ponte sul torrente (Ponte di Fus) prosegue quasi pianeggiante costeggiando due belle baite, per poi diventare nettamente più ripida. A un certo punto le indicazioni per il lago ci fanno svoltare a gomito a sinistra, e la strada in breve risale ripida nel bosco e ci conduce alla diga di terra del Lago di Lova e alle annesse case di servizio dei guardiani (1300 Mt., 40-45 minuti dalla partenza). Camminando lungo le sponde del lago – ottimanente inserito in una bella cornice di vaste abetaie e cime rocciose (Corni di San Fermo, Cima Moren e Pizzo Camino) – lo contorniamo in senso antiorario arrivando a una piccola cappelletta annessa a un'area picnic. Qui imbocchiamo verso destra la strada forestale che in una mezzoretta sale (un po' ripida in alcuni tratti) al Passo Mignone (1527 Mt., 1 h. 15' dalla partenza), dove spicca una bella santella affrescata con le anime tra le fiamme del purgatorio. Ma appena prima di arrivare al valico del Passo Mignone, svoltare a destra a gomito sulla strada sterrata che si inoltra pianeggiante nella foresta (indicazioni per le località Averta e Agolo, sentiero n. 103). Il percorso lungo questa strada è molto piacevole e remunerativo, il percorso non è mai faticoso e si svolge in un bellissimo bosco di conifere, si perde leggermente quota giungendo – dopo 25 minuti – alle baite poste nei prati presso un passo in località Averta. Appena prima della case svoltare nettamente sul sentiero che si stacca a sinistra in direzione Agolo (altrimenti proseguendo dritto scenderemmo verso Ossimo), ora più stretto, e iniziare una costante salita nel bosco (mai eccessivamente ripida), transitando quasi subito al di sotto di una casetta rurale, per poi superare alcuni semplici gradini rocciosi mentre si attraversa il bosco, passando poi in una strettoria tra due rocce (la “Porta dell'Agolo”, mezzora di cammino dalla località Averta) dove è presente una vistosa croce di legno con addirittura un contenitore per il libro di vetta. Questa località segna di fatto la fine del bosco: il sentiero ci conduce adesso negli ampi prati adibiti a pascolo in estate. Nei pressi di una piccolissima pozza di abbeveraggio si nota a monte una piccola baita isolata nel pendio e contornata da alberi (il Baitì dell'Agolo), passando da questa baita recintata si inizia la salita del costone che conduce verso la cima del Monte Mignone. Di solito si notano sull'erba i segni del passaggio dei mezzi dei pastori, in ogni modo il percorso non può essere frainteso: basta salire risalendo direttamente il pendio, seguendo le tracce di passaggio nell'erba con andamento rettilineo verso la cima ad Ovest, si costeggia una pozza per il bestiame e in breve ci si trova sulla cima del Monte Mignone, attorniata da una curiosa depressione circolare, qui campeggia un semplice cartello di legno con il nome del monte e la quota (1743 Mt.).
Discesa
Dalla cima continuare in direzione Ovest scendendo dallo spallone della montagna, si rinvengono quasi subito delle tracce abbastanza profonde scavate nel terreno. In ogni modo il sentierino è abbastanza evidente, ma anche qualora non fosse visibile a causa della neve basta discendere il costone lungo il suo spartiacque (appena al di sotto si entrerebbe nel bosco da entrambi i versanti). Alla fine, verso i 1615 metri di quota, il pendio erboso finisce e la traccia entra nel bosco, ma in pochi minuti si curva verso destra e si perviene al prato dove è situata la Malga Mignone dove è ospitato un agriturismo, a brevissima distanza dal Passo Mignone, che avevamo sfiorato durante la salita. Da qui il percorso sarebbe il medesimo fatto all'andata; magari – per variare un po' il percorso – dal Lago di Lova è possibile discendere verso Navertino/Borno seguendo il sentiero “normale” n. 82 (vedi il nostro percorso nella mappa): questo sentiero in realtà è una ripida strada forestale per vari tratti asfaltata e che è percorsa da jeep che vengono e vanno dalle baite al Lago di Lova, e transita anche da una bella chiesetta (Cappella di Sedulzo), edificata sul luogo che fu teatro di fatti di guerra tra occupanti tedeschi e partigiani durante la Resistenza.

Note

Itinerario idoneo da farsi anche con tempo incerto o anche piovoso/nevoso: gran parte del percorso si svolge su strade forestali e sentieri molto agevoli. Il tratto più elevato rimane comunque un'elementare camminata su pascoli aperti e lungo un'ampia dorsale panoramica. Durante la discesa ci siamo riscaldati con un bel punch caldo allo Chalet Lago di Lova.

Commenti vari
La lunghezza totale del nostro percorso è stata di 13,9 Km. La velocità media (comprese le soste) è risultata essere pari a 2,9 Km/h.

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Il Lago di Lova

Sul sentiero verso Averta

   

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Guly nel bosco

Camminando nella foresta…

   

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Il Baitì dell'Agolo e il pendio verso la cima del Monte Mignone

Minchioni sul Mignone

   

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Discendendo il costone occidentale verso Passo Mignone

Concarena tra le nubi e la neve

   

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