Chignol d'Aral, Croce di Zorzone e Cima Menna (invernale)

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Loc. Zorzone - Oltre il Colle (BG)
Quota partenza 1016 Mt. circa
Quota di arrivo 2068 Mt. il Chignol d'Aral
2050 Mt. la Croce di Zorzone
2300 Mt. la Cima Menna
Dislivello totale 1450 Mt. con i saliscendi Sentieri utilizzati n. 234
Ore di salita 3 h. 30' Ore di discesa 2 h.
Data di uscita 27/02/2021 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà EE
Condizioni climatiche e dei sentieri

Poca neve nella parte bassa fino alla dorsale del Ghignol d'Aral. Da qui neve in discreta quantità, ma con vari tratti puliti. Dalla cima del Chignol d'Aral in poi, la neve è risultata abbondante e abbastanza portante. Lungo la cresta della Cima Menna il manto nevoso era consistente lungo la salita, ma cominciava ad ammorbidirsi lungo la discesa dopo le ore 10:00. Cornici abbondanti nella parte finale. La croce sulla cima è risultata sepolta dal metro e mezzo di neve presente al suolo. Percorso ben segnalato fino a quando abbandoniamo il sentiero n. 234 presso una catena di ferro che chiude l'accesso ai non autorizzati. Poi comunque ben evidente fino alla base della dorsale per il Passo dell'Orso e il Chignol d'Aral. Da qui in poi basta seguire l'evidente dorsale che porta alla cima suddetta, da qui alla Croce di Zorzone, scende al Bivacco MAGA e poi percorrere la bella cresta del Menna senza possibilità d'errore.

Eventuali pericoli
Attenzione alle probabili cornici presenti nella parte finale della cresta della Cima Menna. Queste vanno affrontate di mattina presto e ben distanziati da chi ci precede.
Presenza di acqua
Non ho trovato nulla.
Punti di appoggio
Alla base della lunga dorsale che sale al Chignol d'Aral, dopo meno di 1 ora da Zorzone, deviando leggermente dal percorso, si arriva ad una bella baita isolata ai margini di alcuni faggi. Poco sotto la vetta della Croce di Zorzone, alla base della cresta del Menna, troviamo il bivacco Palazzi M.A.G.A. (acronimo per i nomi delle cime della zona: Menna, Arera, Grem, Alben), sempre aperto (cell. 338-6192749).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Ramponi ed una picca dritta saranno sicuramente necessari.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
La Cima Menna è un'ampia montagna che sorge tra la Valle Brembana e la Valle Seriana, caratterizzata da verticali pareti rocciose verso Nord e ripidi pendii erboso-pietrosi verso Sud. Assieme alla Cima di Grem, al Monte Alben e alla Arera, forma un affascinante gruppo montuoso di natura calcarea. Se il classico percorso normale per la sua cima è piuttosto semplice nella stagione estiva (lungo la Val Carnera), in quella invernale, passando per il Passo dell'Orso, le poco note cime satelliti del Chignol d'Aral, la Croce di Zorzone e la cresta Sud, non deve essere sottovalutato, ma non presenta comunque difficoltà tecniche degne di nota. Necessita solo di un minimo di dimestichezza con creste nevose e ripidi pendii innevati.
Descrizione percorso
Saliamo alla piccola frazione di Zorzone, presso il paese di Oltre il Colle, tra la Val Brembana e la Val Seriana. Giunti a Oltre il Colle seguiamo le indicazioni per Zorzone. Scendiamo verso il ponte che permette di superare il torrente Parina e risaliamo con alcuni tornanti verso il centro della frazione. Lasciamo l'auto in un ampio parcheggio presso una fontanella ed alcuni evidenti carrelli delle miniere, posti a monumento e che qui una volta davano lavoro alla gente. Camminiamo su asfalto risalendo la strada. Il primo tornante porta verso destra. Poco dopo il secondo tornante verso sinistra, abbandoniamo la strada per salire a destra lungo un poco evidente sentierino. Subito questo presenta un bivio, noi andiamo a sinistra e sbuchiamo in pochi minuti sulla stessa strada abbandonata in precedenza. Davanti a noi vediamo un cartello giallo che ci indica la Cima Menna. Lo seguiamo verso sinistra e saliamo un tratturo tra baite. Seguiamo un muretto a secco. Al primo bivio andiamo a destra. Superiamo un meleto protetto da reti antigrandine e sbuchiamo poco sopra su una ampia strada sterrata che seguiamo verso sinistra. La strada è comoda ed ampia. Giunti ad una catena di ferro, la strada andrebbe verso destra (indicazioni per sentiero panoramico e Cascina Mattuida). Noi abbandoniamo la strada, attraversiamo la catena e seguiamo una altra sterrata che attraversa quello che sembra il greto di un fiume in secca. Saliamo regolarmente su fondo sassoso. Più in alto la strada  inizia a compiere alcuni tornanti ampi. In alcuni casi, questi sono sorretti da muri a secco. Proseguiamo senza opzioni tra cespugli ed alberi, guadagnando costantemente quota. Arrivati ad alcuni grossi faggi, verso destra si innalza un poco evidente sentierino non segnalato che prendiamo, abbandonando così la strada sterrata che porterebbe ad una vicina e ben visibile cascina. Saliamo ripidamente tra faggi, betulle e cespugli, lungo una evidente costa che alla nostra destra precipita quasi verticale, mentre alla nostra sinistra si abbassa in un valloncello. Salendo, la vegetazione tende a diminuire. Ora siamo sul margine della costa, facendo attenzione al precipizio alla nostra destra. Giunti in vista di un ripetitore, proseguiamo la salita su terreno più aperto. Ci troviamo tra prati e pascoli, sempre lungo la comoda ma ripida costa che in breve ci conduce al Passo dell'Orso (1 ora e mezza dalla partenza), dove un palo di metallo è infisso nel terreno. Proseguiamo sempre su medesimo terreno verso il Chignol d'Aral al quale arriviamo dopo una mezzora dal Passo dell'Orso. Bella la vista sull'Arera alla nostra destra e sulla zona della Val Parina e il Monte Ortighera alla nostra sinistra. Da qui iniziamo una leggera discesa, sempre lungo l'ampia e facile cresta erbosa, facendo attenzione a qualche sasso che se celato dal manto nevoso potrebbe creare pericolosi buchi. Arriviamo senza problemi alla croce metallica della Croce di Zorzone (2050 Mt., 10 minuti dal Chignol d'Aral). Firmato il libro di vetta contenuto in un cilindro di metallo, proseguiamo la nostra discesa verso il vicino bivacco Palazzi MAGA (2013 Mt., 2 ore e mezza da Zorzone) al quale arriviamo per ripido pendio erboso. Dopo una meritata sosta attacchiamo l'evidente e logico percorso per la Cima Menna, proprio davanti a noi. Saliamo inizialmente un ripido pendio erboso sulla sinistra della costa che scende dal Menna. Spostandoci piano piano verso destra, ecco che ne raggiungiamo il filo di cresta dopo circa 15 minuti d salita a zig-zag. Da qui ci manteniamo fedelmente sul filo di cresta, mai sottile e mai difficile. Giunti sotto ad una zona rocciosa, la risaliamo sempre su comoda costa nevosa, anche se ora la pendenza si fà più marcata e la fatica più decisa. Alla nostra destra, sulle rocce calcaree si nota una targa. Dopo questa rampa più ripida, segue un tratto semi pianeggiante ma più sottile, al quale segue un aumento di pendenza e poi secondo tratto ripido di una cinquantina di metri. Ora affrontiamo un bel falsopiano che però non deve farci rilassare, poiché qui si trovano grandi cornici aggettanti verso sinistra sulle quali dobbiamo camminare, mentre verso destra il pendio cade ripidissimo. Superati questi 20-30 metri da fare in velocità e ben distanziati da chi ci precede, eccoci all'ultimo strappetto che precede la vetta. Panorama ampissimo.
Discesa
Ripercorriamo a ritroso i nostri passi fatti in salita.

Note
Per abbreviare il percorso della discesa, una volta tornati al bivacco MAGA, dopo aver raggiunto la Cima Menna, possiamo scendere direttamente nel vallone sotto al bivacco stesso percorrendo la ripida ed assolata Val Carnera; tale opzione va seguita solo in caso di neve perfettamente assestata ed evitando le ore calde. Per altre salite alla Cima di Menna, vedi le relazioni del lontano anno 2000 e del 25 ottobre 2014.
Commenti vari
Un caro saluto a Nicola, preparato ragazzo incontrato al parcheggio di Zorzone, al quale ho chiesto indicazioni per l'attacco del sentiero e col quale ho fatto l'intera camminata. Grazie per la bella giornata trascorsa in piacevole e diverte compagnia! La fotografia n.5 è stata fatta proprio da Nicola e concessa per la pubblicazione sul sito. Recentemente la vecchia e contorta croce di vetta della Cima Menna è stata sostituita da una nuova struttura: peccato! con la sua deformazione, causata probabilmente dal peso della neve, e la sua bandiera di metallo, era una delle mie croci preferite e mi faceva pensare alla resistenza e alla testardaggine di chi vuole comunque esserci anche in mezzo alla fatica e alle difficoltà della montagna.
   

Ingrandisci

Ingrandisci

Chignol d'Aral, Croce di Zorzone e Cima Menna

Dal Chignol d'Aral verso la Croce di Zorzone
con la cresta per il Menna in lontananza

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Il primo tratto ripido della cresta preso le rocce

Nicola affronta il secondo tratto ripido della cresta

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Omar esce dall'ultimo tratto ripido

Omar e Nicola sulla Cima Menna

   

Ingrandisci

Ingrandisci

In discesa lungo la bella cresta

Il tracciato visto da Oltre il Colle