Monte Mencucca

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Località Caprini - Fraz. Capovalle - Roncobello (BG)
Quota partenza 1130 Mt. Quota di arrivo

2117 Mt. il Mencucca
2085 Mt. il Malfa

Dislivello totale 1050 Mt. circa
Sentieri utilizzati n. 272
Ore di salita 3 h. per il Mencucca
altri 30' per il Malfa
Ore di discesa 2 h. 
Data di uscita 30/10/2021 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar
Difficoltà EE
Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata nuvolosa e fredda, ma senza piogge o nebbie basse. Sentieri poco evidenti per gran parte della camminata, tranne lungo il breve tratto del Sentiero dei Roccoli (n. 272), tra il Roccolo della Fontana e la deviazione per il Mencucca. Il resto della camminata si svolge su tracce appena accennate e sentieri non segnalati.

Eventuali pericoli
I molti cacciatori nella zona dei roccoli (vedi nella sezione "commenti vari").
Presenza di acqua
Alla partenza è presente un bellissimo lavatoio con una fontanella dalla quale sgorga acqua freschissima. Qualche torrentello lo incrociamo anche lungo la salita nel bosco, prima della zona dei roccoli. Arrivati al Roccolo della Fontana, è possibile compiere una deviazione di circa 10 minuti verso una fonte posta nel ripido vallone alle spalle del roccolo stesso.
Punti di appoggio
Poco dopo la partenza, transitiamo nei pressi di una bella baita a margine di una ampia sterrata. Più avanti, oltre il bosco arriveremo in una zona con forte presenza di roccoli e capanni da caccia presso i quali trovare riparo, tranne durate la stagione di caccia... almeno che non vogliate beccarvi una schioppettata!
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Il Monte Mencucca e ancor più il Monte Malfa (praticamente un'antecima del Mencucca), sono due cime bonarie poco conosciute alla maggior parte degli escursionisti, nonchè quasi mai citati sulle carte. La zona è quella dei più noti Tre Pizzi e del Pietra Quadra. Le loro vette non offrono panorami immensi ed indimenticabili, i paesaggi attraversati non sono sicuramente da favola, eppure per gli appassionati delle zone selvagge, per chi adora camminare su sentieri poco o nulla battuti, per quelli che godono del silenzio e della solitudine, questa è la zona ideale. Si tratta in generale di una camminata abbastanza breve, con dislivello contenuto e difficoltà nulle (a parte la mancanza di indicazioni), ma di sicura soddisfazione, offrendo anche un diverso punto di osservzione sui monti della media Valle Brembana e della Valle Serina.
Descrizione percorso
Saliti a Roncobello, piccolo paesello appartato in una valletta laterale della Valle Brembana, proseguiamo fino ad arrivare ad una deviazione a sinistra per la località Caprini. Percorriamo il breve ma ripido tratto asfaltato fino al gruppetto di casette ai cui piedi troviamo un piccolo parcheggio. Lasciata l'auto saliamo nel borghetto. Superiamo una fontana-lavatoio e proseguiamo tra le strette viuzze acciottolate. Poche decine di metri in salita ed usciamo dalle case, entrando subito nel ripido bosco davanti a noi. Ad un poco evidente bivio nei pressi delle ultime casette, andiamo a sinistra, mentre al ritorno scenderemo da destra. Con una certa fatica, arriviamo in breve ad una bella baita ai margini di una strada sterrata che attraversiamo per entrare subito dopo nel bosco di abeti sull'altro lato. Seguiamo la labile traccia tra alti fusti di conifere, facendo bene attenzione a non smarrire il tracciato ed evitando le possibili deviazioni e tracce laterali. Ad un certo punto ci imbattiamo in un masso al suolo su cui è riportata la scritta "Tre Pizzi" a destra e "Veroppio" a sinistra. Andiamo a sinistra. Saliamo su traccia sempre meno visibile, a tratti assente, ma con direzione abbastanza logica tra le piante. Sbucati su un evidente sentiero, lo seguiamo brevemente verso sinistra per poi salire a destra su percorso più evidente. Attraversiamo alcune radure con bella vista sul gruppo della Cima Menna. Sempre immersi nel bosco, guadagnamo rapidamente quota. Passiamo accanto ad una zona rocciosa alla nostra destra, umida e coperta di muschio. A questa segue una grossa placca rocciosa inclinata, cosparsa da ciuffi erbosi, sempre sulla destra. Eccoci ora al Passo dell'Urlo, con tanto di cartello in legno e bellissimi larici antichi e contorti nelle vicinanze. Anche da qui si ha una bella vista sul Menna. Procediamo ora in falsopiano su comodo sentierino a mezzacosta. Poco più avanti scorgiamo in basso sulla sinistra un primo capanno da caccia; per evitare di passarvi accanto, dobbiamo restare alti sul sentiero. Passiamo una piccolissima pietraia, per poi infilarci in un curioso ed affascinante tunnel di pini mughi, su terreno roccioso a grossi massi disposti a formare dei gradoni rocciosi. Usciti dalla fitta vegetazione, ecco un bel colpo d'occhio sull'Arera e davanti a noi vediamo una ampia sella boscosa che dobbiamo raggiungere proseguendo su comodo sentiero, sempre tra bassi mughi. Eccci così alla sella dominata da un bel capanno da caccia (Roccolo della Fontana, a 1864 metri di quota; la fontana è nel vallone alle spalle del roccolo). Qui troviamo una palina di metallo con l'indicazione del sentiero n. 272 "Dei Roccoli". Ampio il panorama sulla Valle Brembana. Non lasciamoci tentare dalla invitante traccia che passa dietro al capanno e si infila in un solitario vallone alle spalle di quest'ultimo e che purtroppo termina più avanti su alcuni salti e balzi, sotto il Monte Malfa. Passiamo invece davanti al capanno e proseguiamo oltre di esso sul comodo sentiero dei roccoli (n. 272; su un masso troviamo ancge l'indicazione "Sentiero Gilberti") in direzione dei Tre Pizzi (destra guardando il roccolo). Subito, il comodo sentiero transita nei pressi di alcune barriere paravalenghe, sia a destra che a sinistra. Con tracciato praticamente pianeggiante, arriviamo al Roccolo dei Larici, a 1875 metri di altezza. Segue un banale tratto attrezzato con catena di metallo. Eccoci ora davanti ad una palina di metallo con l'indicazione per la nostra meta, il Monte Mencucca, ma non facciamoci ingannare, da qui in poi, non esiste più sentiero, solo tracce di passaggio e qualche ometto. Andiamo quindi a sinistra, abbandonando così il Sentiero dei Roccoli. Passiamo tra alcune pianticelle che sbarrano un poco il percorso, per poi trovarci ai piedi di un grande e ripido vallone da risalire con percorso poco evidente, tra rododendri, massi instabili, mughi e larici. Il cammino è faticoso ed il tracciato poco chiaro, ma abbastanza logico. Ad un certo punto sono ben evidenti sopra di noi i paravalanghe sui fianchi del Mencucca. Arrivati ad una sella erbosa, verso sinistra si sale al Monte Malfa (sul quale andremo al ritorno) e a destra verso il Mencucca. Passiamo accanto ad una piccola croce di legno (la Croce dei Pastori) e proseguiamo su terreno prativo, ripido e aperto. Salendo, il panorama si apre sul gruppo del Monte Pietra Quadra e sui Tre Pizzi davanti a noi. Arrivati alle barriere, proseguiamo oltre. Il percorso è libero e non è ben chiaro quale sia la cima del Mencucca, essendo tutta la zona più simile ad un falsopiano che ad una vetta. Continuiamo fino ad una specie di pulpito dal quale si ha una bella vista anche sul rifugio Tre Pizzi, sotto di noi, ma la vetta potrebbe essere poco prima di questo. Torniamo ora alla Croce dei Pastori e da qui alla sella poco sotto di essa. Andiamo ora dritti verso il vicino Monte Malfa. Stiamo inizialmente sulla dorsale, per poi abbandonarla e scendere verso sinistra, camminando tra fastidiosi e fitti mughi, a volte galleggiandoci sopra, sugli elastici rami. Il percorso alterna tratti di pietraie a tratti tra i mughi, brevi salite e improvvisi traversi. In pochi minuti raggiungiamo l'ometto di vetta di questa poco conosciuta cima, dalla quale ci godiamo il panorama e dalla quale possiamo ben vedere anche il Roccolo della Fontana superato in precedenza.
Discesa
Torniamo nuovamente alla sella tra Malfa e Mencucca. Scendiamo lungo il vallone salito in precedenza per poi tornare al Roccolo della Fontana e da qui ripercorriamo il sentiero fatto in salita fino ad incrociare il tracciato non segnalato nel bosco dal quale siamo sbucati all'andata verso destra. Anzichè scendere lungo tale tracciato, proseguiamo dritti sul sentiero ben evidente. Con percorso comodo e rilassante proseguiamo lungamente. Superiamo un torrentello. Arriviamo in un bel bosco di abeti lungo il quale il sentiero diviene meno marcato. Scesi di quota, incrociamo il sentiero che piega verso i Tre Pizzi a sinistra. Noi invece andiamo a destra. Arrivati nei pressi di una radura erbosa sulla sinistra, proseguiamo la discesa meno accentata, fino a sbucare su ampia sterrata che seguiamo verso destra (palina che indica i Tre Pizzi e il Monte Campo). Subito abbandoniamo la sterrata per infilarci nel bosco sulla sinistra. Ignoriamo una freccia di legno su un tronco con l'indicazione per Roncobello e Vendulo. Andiamo dritti tra gli alberi di abete in una zona muschiosa. Prseguiamo per qualche minuto su buon sentiero fino ad una zona disboscata. Attraversiamo un canale roccioso con grossi massi. In breve eccoci sopra il gruppetto di case di Caprini. Arriviamo così al primo bivio incontrato all'andata. Scendiamo tra le case ed eccoci al parcheggio.

Note
Dalla cima del Mencucca, esiste un sentierino in parte attrezzato da un cavo metallico, che scende piuttosto esposto sulla conca del recente rifugio Tre Pizzi, nella conca sotto le omonime cime e ai piedi della Croce di Branzi e del Pietra Quadra. Chi volesse intraprendere questa “pepata” variante (di cui non conosco lo stato e le difficoltà del tratto con il cavo metallico), una volta arrivato al rifugio, deve tornare verso le Baite di Mezzeno lungo il sentiero n. 217 e poi prendere il Sentiero dei Roccoli nei pressi della Baita di Campo (1879 metri di altezza), arrivare al Roccolo Veroppio e da qui a Caprini. Si tratta comunque di una discesa un poco confusa e non sempre ben identificable.
Commenti vari
Durante il ritorno ho avuto un incredibile incontro-scontro con alcuni cacciatori che mi hanno accusato di aver fatto fuggire alcuni camosci che stavano cacciando. Le cose si stavano davvero mettendo male, con tanto di minacce di prendermi a pallettoni se non me ne fossi andato immediatamente! Solo dopo alcuni minuti di sfuriata da parte loro e di strenua difesa delle mie ragioni da parte mia, il tutto si è concluso con l'invito a berci un bicchiere di vino in compagnia, con tanto di invito per una futura occasione nella loro baita di Piazzatorre! A patto che avessi portato qualche bella ragazza con me...
   

Ingrandisci

Ingrandisci

Angolo fiorito della località Caprini

Il fitto bosco da risalire

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Curioso passaggio sotto un tunnel di mughi

Salendo nel vallone verso la sella tra Mencucca a Malfa

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Alla Croce dei Pastori con alle spalle il Malfa

Sul Mencucca con vista sui Tre Pizzi

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Panorama verso l'Arera a sx e il Menna a dx

Passaggi tra mughi e massi verso il Malfa

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Omar sul Monte Malfa

La triste fine di uno splendido animale