Descrizione generale
Mandrea è una parete molto lunga che si snoda alle spalle di Arco, in località Laghel, in grado di offrire una varietà di itinerari di salita incredibili sia dal punto di vista delle difficoltà che della chiodatura.
Questa linea è stata aperta in solitaria da Diego Filippi nel 2006 che nella sua guida "Arco Pareti" scrive: "Tra le vie Ego Trip e Nataraj, la parete è ingombra di vegetazione. Tuttavia è stato possibile tracciare questa via seguendo uno stretto corridoio di rocce pulite. L'itinerario segue, salvo qualche breve tratto, placconate solide e compatte".
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento seguire la strada per Riva del Garda, dopo aver oltrepassato il centro di Arco svoltare a destra seguendo le indicazioni per "Laghel". Attraversare un uliveto e in corrispondenza di un bivio dove sulla destra c'è una chiesetta bianca svoltare a sinistra e seguire la strada che ora diviene molto ripida e successivamente sterrata. Parcheggiare al termine della strada (sbarra) in corrispondenza di un crocefisso in legno e di una fontana in cemento (evitare di invadere proprietà privata).
Percorrere la mulattiera a fianco del crocefisso sino al suo termine; continuare lungo una traccia marcata sino a raggiungere l'attacco (scritta rossa alla base - la via si trova dopo le vie: Romantica, Fiabe di Laghel, Ego Trip).
1° tiro:
salire in verticale e dopo pochi metri traversare a sinistra; continuare in obliquo verso sinistra sino ad una cengia. Al termine della stessa sostare (2 fix+cordone). 50 Mt., 5a, 13 fix.
2° tiro:
spostarsi a sinistra e salire il muretto; proseguire per rocce più rotte sino alla sosta (2 fix+cordone). 25 Mt., 5c, 5 fix.
3° tiro:
salire la lama sopra la sosta e proseguire lungo la placca. Raggiunta una cengia con albero continuare lungo la placca successiva. Un breve muretto con roccia delicata precede la sosta (2 fix+cordone). 45 Mt., 6a, 5b, 12 spit, 1 pianta con cordone.
4° tiro:
salire la placca e traversare a sinistra sino al punto di maggior debolezza del tetto. Superarlo con decisione e obliquare a destra sino alla sosta. 30 Mt., 6a, 5b, 6 fix.
5° tiro:
spostarsi a destra salendo dei gradoni. Rimontare il muretto e salire in obliquo verso destra; un verticale pilastrino precede la sosta (2 fix). 50 Mt., 5c, 13 fix.
6° tiro:
salire la placca in verticale per pochi metri; traversare a destra e salire poi in obliquo verso destra. Riportarsi a sinistra sino a raggiungere la cengia dove si sosta (2 fix). 35 Mt., 6a+, 5c, 10 fix, 1 clessidra con cordone.
7° tiro:
traversare verso destra sfruttando la roccia a cubetti. Raggiunto il grande albero proseguire in verticale lungo il diedro sino ad un terrazzino sulla destra dove si sosta (2 fix+cordone+libro via). 30 Mt., 5a, 7/8 fix, 1 pianta con cordone.
8° tiro:
abbassarsi leggermente e traversare a sinistra. Al termine della placca proseguire in verticale sino alla sosta (2 fix) superando un bel muretto. 35 Mt., 5b, 5a, 7/8 fix.
9° tiro:
lunghezza chiave della via. Spostarsi a destra e salire in obliquo verso destra. La placca è molto impegnativa e la chiodatura distante. Al termine della placca proseguire in verticale sino alla sommità. 40 Mt., 6c oppure 6a+ e A0, 11 fix.
Discesa
Dal termine della via abbassarsi, mediante deboli tracce, sino ad uscire dal bosco e giungere così nei pressi di una strada asfaltata. Seguire la strada per circa 300 Mt. sino a quando sulla sinistra si stacca una traccia di sentiero (presente una palina CAI). Seguire i bolli CAI sino ad un altro bivio. Qui piegare a sinistra e continuare in discesa (sentiero esposto) sino a raggiungere la strada sterrata percorsa in auto per raggiungere il parcheggio. |