Descrizione generale
Il Corno Mailino, più noto come Corno Maelì, è una struttura rocciosa posta sopra l'abitato di Sovere. Ricorda vagamente la più nota Rocca di Baiedo
poiché si presenta come un panettone roccioso abbastanza vegetato. Negli ultimi anni, alla storica falesia del Maelì, si sono aggiunte alcune vie di più tiri su calcare solido e lavorato. Peccato solo per le numerose zone di terra ed erba che interrompono la continuità dell'arrampicata. Il Corno Maelì è conosciuto anche dagli speleologi in quanto, nelle sue viscere, nasconde una grotta.
La via Lo Spigolone, come la maggior parte delle altre vie presenti, è stata aperta da Gianmario Colombo e Gio M. probabilmente ad inizio 2017.
Arrampicata su placchette, brevi diedrini e uno srapiombino finale. La chiodatura è mista con fix, golfari e clessidre già cordonate. Tutte le soste sono attrezzate.
L'itinerario risulta ottimo per chi sta muovendo i primi passi sulle vie di più tiri.
Attacco, descrizione della via
Da Sovere (BG) prendere la SP53 che sale verso Clusone e raggiungere la frazione Piazza. Dopo un ponte si trova, sulla destra, un piazzale con dei garage (purtroppo tutto privato) ed inizia la stretta via Santa Lucia (appena oltre si trova il ristorante Simpaty). Senza invadere il piazzale privato si può parcheggiare tra lo stesso ed il ponte (un paio di posti auto). Salire per la via S. Lucia: al primo bivio abbassarsi leggermente continuando sulla via Val d'Asna e, al bivio successivo, continuare dritti. Si prosegue fino al termine della strada dove si trova "Villa Bruna" e si imbocca il sentiero alla sua destra. Si giunge in breve ad un bivio nel bosco (cartelli di legno con i nomi delle varie vie) e si continua verso sinistra. Appena oltre una forra, e prima di una calchera, si sale verso destra (palina di legno). Attenzione a non andare troppo a destra superando nuovamente la forra ma salire alla base delle rocce che formano
un vago spigolone. Sulla destra, dove si forma un diedro, si trova l'attacco (cartello di legno con il nome della via).
1° tiro:
salire il diedrino, poi spostarsi a destra su terreno erboso, infine salire il facile spigoletto fino alla sosta (2 golfari).
30 Mt., V+, IV, III, 1 clessidra con cordone, 1 pianta con cordone, 1 fix.
2° tiro:
alzarsi pochi metri e traversare a sinistra. Salire il vago diedro fin sotto lo spigolone. Spostarsi a sinistra e salire il diedro-camino fino al suo termine dove si sosta (1 golfaro+1 pianta+cordone) su comodo terrazzino.
25 Mt., IV, IV+, VI oppure V+ e A0, V, 2 clessidre con cordone, 1 radice con cordone, 3 golfari, 1 fix.
3° tiro:
salire per roccette ed erba fino a raggiungere un brevissimo diedrino. Si continua per rocce articolate fino una terrazza erbosa sulla quale si sosta (1 golfaro). 25 Mt., III, IV, 1 clessidra con cordone, 1 fix.
4° tiro:
superare la placca iniziale con spostamento verso sinistra. Poi si segue lo spigolo. Al suo termine si supera uno strapiombino con buone prese e si continua senza difficoltà fino alla sosta (pianta con cordone e libro di via).
35 Mt., V+, IV, 4 clessidre con cordone, 1 pianta con cordone, 2 fix.
Discesa
Alzarsi per prato alcuni metri fino ad incrociare una traccia
abbastanza evidente. Seguirla verso sinistra fino ad incrociare il
più marcato sentiero Gran Plocc. Seguirlo in discesa fino al bivio
nei pressi dell'attacco (dei cartelli di legno segnalano i vari bivi). Il sentiero è cosparso da numerosissimi ometti. Da qui si ritorna al parcheggio tramite il percorso che già si conosce. |