Cima Grande di Lavaredo - Spigolo Dibona (Spigolo Nord/Est)

 
Zona montuosa Dolomiti di Sesto - Tre cime di Lavaredo Località di partenza Rifugio Auronzo - Misurina (BL)
Quota partenza 2320 Mt. Quota di arrivo 2900 Mt. circa (2999 Mt. la vetta)
Dislivello totale

+150 Mt. per l'attacco

+430 Mt. la via (460 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati

n. 101 (tratto dell'altavia n. 4)

Ore di salita

30' per l'attacco

5 h. 30' la via

Ore di discesa 3 h. 30'
Esposizione Nord-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 07/08/2004 Difficoltà IV+, V- (1 passo)
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Al mattino il cielo era coperto da nuvole che ogni tanto lasciavano trapassare qualche raggio di sole. Durante la salita è anche caduta qualche goccia d'acqua ma trascurabile. Al termine della via invece è arrivato un bel temporale.

In via si trova qualche chiodo e qualche sosta attrezzata, tutto il resto è da integrare.
Roccia molto buona, però parecchie terrazze detritiche.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata. Ci sono parecchie terrazze detritiche dalle quali è molto facile smuovere inavvertitamente sassi più o meno grandi!

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Al termine della strada che parte da Misurina c'è il rifugio Auronzo, salendo alla forcella di Lavaredo si incontra il rifugio Lavaredo.
Lungo la grande cengia anulare, circa 100 metri sotto la vetta, è possibile trovare diversi punti di riparo (e di bivacco).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Tradizionale da arrampicata. Portare dadi e friend medio-piccoli, chiodi e cordini per attrezzare.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale

Bellissima arrampicata di grande soddisfazione sull'enorme parete nord della Grande Cima di Lavaredo.

La roccia è ottima lungo tutto il percorso. La via è solo in parte attrezzata con chiodi e soste.

Il percorso però non è quasi mai obbligatorio quindi può capitare che si oltrepassi la sosta o che non si trovino i chiodi lungo il tiro (quando ci sono!). Per questi motivi portare materiale per proteggere ed attrezzare le soste.

Attacco, descrizione della via
Da Misurina imboccare la strada che conduce alle Tre Cime di Lavaredo. Dopo qualche chilometro sulla strada vi è una barriera con casellante. Qui si può optare se proseguire in macchina e pagare il pedaggio (20 €) oppure parcheggiare e continuare a piedi (6,5 Km.).
La strada conduce al rifugio Auronzo (2320 Mt.) dove si parcheggia. Incamminarsi sulla strada carrozzabile che, in piano, passa prima prima da una chiesetta e poi conduce al rifugio Lavaredo (2344 Mt.). Oltrepassare il rifugio seguendo il sentiero che conduce alla Forcella di Lavaredo (2454 Mt.). Una volta raggiunta la bocchetta tenere la sinistra e costeggiare (seguendo la traccia) la Cima Piccola con ottima visuale sullo spigolo nord/est della Cima Grande. Lungo questo spigolo corre la via Dibona.
Puntare all'inizio dello spigolo salendo per tracce. Circa 5 metri a sinistra dello stesso c'è una fessura, qui attacca la via.

1° tiro:
salire la fessura a circa 5 metri dallo spigolo. Al suo termine piegare a destra su un piccolo terrazzino e proseguire in verticale fino ad un altro terrazzino dove si sosta (1 chiodo con anello). 20 Mt., III.

2° tiro:
spostarsi leggermente a sinistra e salire obliquamente verso sinistra fino a giungere su un piccolo pianerottolo dove c'è uno spuntone. Proseguire salendo qualche metro in verticale (passaggio di V-) e poi spostarsi nuovamente a sinistra (passando sotto dei leggeri strapiombi) fino a giungere a una grossa spaccatura della roccia. Salirla in verticale e al termine traversare sulla destra (terrazzino) in direzione della sosta. 50 Mt., V-, 2 chiodi.

3° tiro:
spostarsi a sinistra, lasciandosi lo spigolo a circa 15 Mt., puntando ad una fessura/camino. Risalire verticalmente fino alla cengia dove, sulla destra, si trova la sosta (2 chiodi). 40 Mt., IV+, 2 chiodi.

4° tiro:
salire verticalmente fino a raggiungere una terrazza detritica e superarla facilmente (II). Quando la parete si fa nuovamente più verticale si sosta (2 chiodi). Noi ci siamo ributtati sullo spigolo e abbiamo fatto sosta su un chiodo posto su un terrazzino che si incontra rimontando lo spigolo. 60 Mt., III.

5° tiro:
rimontare lo spigolo sulla sinistra salendo verticalmente (passo di IV). Proseguire poi in obliquo verso sinistra e, appena possibile, rimontare a destra in direzione della sosta. 45 Mt., III, IV, IV-, 2 chiodi.

6° tiro:
da questo momento la via si distanzia circa 40 metri dallo spigolo. Traversare alcuni metri a sinistra e risalire verticalmente per poi tornare a destra e sostare quasi verticali alla sosta precedente. 30 Mt., II, III.

7° tiro:
si risale la parete bianca raggiungendo una fessura che sale obliqua verso destra. Continuare lungo la fessura con difficoltà più contenute. 45 Mt., III, III+.

8°-9° e 10° tiro:
si sale seguendo la fessura ed al termine di questa se ne segue un'altra con caratteristiche simili fino a tornare nuovamente nelle vicinanze dello spigolo. Le soste sono comode su cenge o terrazzini ma da attrezzare. Circa 140 Mt., III, passaggi di IV, alcuni chiodi.

11° tiro:
salire senza via obbligata, con facile arrampicata, fino a raggiungere la grossa cengia anulare. Seguendola verso sinistra si incontrano 2 chiodi, non vicini, per sostare. 30 Mt., II, III.

Noi qui abbiamo terminato la salita a causa di un forte temporale. L'itinerario originale prosegue fino all'anticima della Cima Grande (ma riteniamo che la maggior parte delle cordate si fermi sul cengione). Eventualmente si può raggiungere più facilmente la vetta seguendo l'ultimo tratto della via Normale (seguire il cengione verso sinistra, viso a monte, girando lo spigolo e portandosi sulla parete sud, poi ometti e bolli).
Chi fosse intenzionato a percorrere le ultime lunghezze originali può consultare le note a fine relazione.

Discesa
La discesa si effettua lungo la via Normale non facile da individuare in caso di cattivo tempo.
Dalla S11 seguire il cengione verso sinistra. Poco prima di sbucare sulla parete sud sulla sinistra si nota un grosso ometto che sovrasta la fine di un camino. Nel caso si decida di raggiungere la cima seguendo la via Normale bisognerà comunque ritornare in questo punto.
Effettuare la prima calata in corda doppia (25 Mt. - 2 fix con catena) sino a raggiungere un terrazzino. Qui effettuare una seconda calata (60 Mt. - 2 fix con catena, possibile sosta intermedia).
Continuare ora ad abbassarsi seguendo i punti più deboli della parete superando in alcuni tratti roccette di II-III. Qua e là sono presenti delle soste da dove è possibile effettuare delle brevi calate in corda doppia. Raggiunta una cengia, che sembra che attraversi tutta la parete sud, seguirla verso destra (viso a monte) e rimontare le rocce sino a raggiungere una forcella. Oltrepassata la forcella traversare alcuni metri e poi iniziare a scendere su rocce facili (I-II) ma molto esposte zig-zagando lungo la parete sino a raggiungere il canalino che divide la Cima Grande dalla Piramide. Abbassarsi lungo questo canalino fino al canale ghiaioso che separa la Cima Grande dalla Cima Piccola. Scendere ora in direzione della strada carrozzabile che collega il rifugio Auronzo al rifugio Lavaredo e mediante questa rientrare al parcheggio.

Note

Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare alla vetta a causa di un forte temporale, durato fino alle 19, che ha accompagnato per bene la nostra discesa. Sul cengione anulare si trovano buoni punti di riparo grazie alle pareti strapiombanti.
Dalla S11 è possibile raggiungere l'anticima con altre 4 lunghezze di corda dell'itinerario originale (vedi relazione M. Bernardi contenuta nella guida: Arrampicare a Cortina d'Ampezzo e dintorni).
12° tiro: ritornare un po' a destra e prendere un caminetto. Seguire brevemente una rampa verso sinistra e rientrare nel camino verso destra. Sosta su spuntone. 40 Mt., IV-, 1 chiodo.
13° tiro: dritti nel camino fino un masso incastrato dal quale si obliqua a sinistra fino una placchetta. Risalirla e sostare (spuntone) poco oltre. 35 Mt., IV-, 1 chiodo.
14° tiro: seguire la rampa verso sinistra fin sotto un grosso spuntone. Risalire alla sua destra e sostare (spuntone) poco sotto la sua cima. 45 Mt., III, I.
15° tiro: seguire la fessura obliqua verso destra fino all'anticima dove si sosta (spuntone). 20 Mt., IV-.
Dalla S15 effettuare una calata di 35 Mt. e poi spostarsi a sinistra (guardando l'anticima) su dei grossi blocchi fino ad un canalino. Risalirlo (II) fino a ricongiungersi con l'ultimo tratto della via Normale ed in breve raggiungere la vetta della Cima Grande.

Commenti vari

La strada che conduce al rifugio Auronzo è a pagamento; la tariffa di pedaggio è degna di una denuncia per usura e ammonta a 20 Euro (aumentato ad € 22 nel 2011).

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-orientali vol.1 edita da ViviDolomiti.
Clicca sull'immagine qui sotto per accedere alla pagina web ViviDolomiti edizioni - libri di montagna e acquistarne direttamente una copia.

   

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Tramonto sul lago di Misurina e sul Sorapiss

Le Tre Cime di Lavaredo, versante nord-est

   

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Bertoldo con la Piccola di sfondo sul quinto tiro

La Cima Piccola di Lavaredo vigila sullo Spigolo Dibona

   

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La Cima Piccola di Lavaredo

Tracciato dello Spigolo Dibona sulla Cima Grande di Lavaredo

   

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