Zona
montuosa |
Adamello/Presanella |
Località di partenza |
Paspardo (BS) |
Quota partenza |
860 Mt. |
Quota di arrivo |
1840 Mt. |
Dislivello totale |
+980 Mt. circa
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Data
di uscita |
09/11/2013 |
Ore
di salita |
3
h. 45' |
Ore
di discesa |
3
h. 30' |
Sentieri utilizzati |
n. 117, 22, 89 |
Giudizio sull'escursione |
Discreta |
Sass
Balòss presenti |
Omar,
Gölem |
Difficoltà |
E |
Condizioni climatiche e dei sentieri |
Giornata poco felice dal punto di vista meteorologico, sottile pioggerella diffusa durante quasi tutto il giorno, ma non fastidiosa. La nebbia e le nuvole basse hanno caratterizzato gran parte della giornata, ma per fortuna nei dintorni del lago d'Arno ci hanno concesso qualche tregua. Sentiero molto ben percorribile senza particolari problemi, tranne in un breve tratto dove forse diventa un po' confuso, ma basta cercare i bolli e non ci si perde. |
Eventuali pericoli |
Nessun pericolo evidente. Si legge sul web di alcuni presunti punti un po' delicati o esposti nei pressi dei “Tre Fratelli” ma ci pare un tantino esagerato, è davvero difficile cadere, a meno che non si salti di sotto... |
Presenza di acqua |
È possibile rifornirsi di acqua presso il paese di Paspardo. |
Punti di appoggio |
La case dei guardiani della diga del Lago d'Arno, e i numerosi edifici di servizio ad essa annessi, più le varie gallerie della strada che costeggia il lago. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Nulla.
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Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione
generale
Bella e lunga escursione (oltre 10 Km. la sola andata) che porta dal bel paesino di Paspardo, in media Valle Camonica, al pittoresco ed ameno Lago d'Arno, simile ad un fiordo norvegese, posto in una bellissima conca ospitata in una delle tante valli glaciali che di dipartono dalla parte centrale del massiccio dell'Adamello. La passeggiata è poco faticosa ed alla portata di tutti, ideale in autunno per godere appieno dei magnifici colori dei larici.
Descrizione percorso
Dalla media Valle Camonica portarsi al paese di Paspardo, salendo da Ceto o da Capodiponte, ed imboccare via Zumella seguendo le indicazioni per il rifugio Colombè e per il lago d'Arno, in fondo al paese; i primi 4/5 tornanti si possono percorrere anche in auto (cartello di divieto di transito alle autovetture non autorizzate, ma il divieto inizia più avanti), poi occorre parcheggiare. Dopo circa 20' di cammino sulla strada (che è in realtà il sentiero 117, diretto al rifugio Colombè) seguire la deviazione a sinistra (sentiero 22) con indicazioni per il Lago d'Arno. Fate finta di non leggere l'indicazione che promette, in sole 2 h. e 15', il raggiungimento del lago: in realtà ci vorrà un po' di più. Il sentiero è dapprima pianeggiante nel bosco, poi sale con tre piccoli tornanti nel bosco, e guadagna quota portandosi nei pressi delle Baite Saline. Si inizia poi a percorrere un lungo tratto a mezzacosta verso Nord Est, con pendenza molto moderata, che condurrà fino alla diga del Lago d'Arno. Il sentiero in vari frangenti fa perdere svariate decine di metri di quota, si transita nel primo tratto in un bel bosco di conifere, da notare che sono presenti alcune parti di foresta composte dal pino silvestre, il sottobosco invece è costellato di muschio e mirtilli. Salendo, diverranno sempre più prevalenti betulle e larici. Si attraversa una piccola pietraia e subito dopo (su una passerella sospesa) due gigantesche condotte forzate dell'Enel, che scendono vertiginosamente dall'alto verso la sottostante centrale idroelettrica di San Fiorano, 1000 metri più in basso. Subito dopo le le condotte forzate si perviene ad una santella posta su una roccia dedicata a Santa Barbara con una preghiera ai (tanti) minatori che tra queste valli hanno speso le loro vite in gallerie e cunicoli spesso tutto tranne che sicuri. Il sentiero attraversa un paio di piccoli ruscelli, transita da un bivio per Grevo (sentiero in discesa sulla sinistra), e si inizia ad addentrarsi nella Val Saviore, seguendo ora un andamento verso Est. Dopo quasi 2 ore dalla partenza la traccia sembra diventare incerta e confusa, ci sono numerose piccole tracce che paiono diramarsi in varie direzioni, le segnalazioni sono scarse, ma prestando attenzione ai (qui pochi) bolli si sale a destra con una traccia ripida compiendo un'ampia curva verso sinistra, subito dopo il sentiero 22 riprende la sua direzione originaria. Ora si giunge all'inizio del tratto denominato dei "Tre fradei", ossia dei Tre Fratelli, che sono in realtà tre frastagliati costoni rocciosi, separati da dei valloncelli abbastanza scoscesi, che scendono dal Monte Colombè. Non si incontra nessuna vera difficoltà nel superare i costoni (in realtà sono appena accennati, e se anche a qualcuno servisse, in un punto è stata posta una fune d'acciaio per procedere in sicurezza). Dopo circa 3 ore dalla partenza improvvisamente si giunge all'inizio della diga del Lago d'Arno (1820 Mt.), affiancata da vari edifici ad uso dell'Enel e dei guardiani dell'impianto. Si attraversa la diga, e si inizia a seguire subito a destra il sentiero 89 (che in realtà è una strada sterrata) che, alternando tratti all'aperto, tratti in gallerie finestrate, tratti in bui budelli scavati nella roccia, affianca il grande lago d'Arno per tutti i suoi 2 chilometri e mezzo di lunghezza. Molto belli gli scorci sul lago, dove spicca il contrasto tra il blu scuro delle sue acque profonde e il verde delle montagne circostanti (fra tutte il Monte Campellio e l'affilata cresta della Sega d'Arno che conduce fino al Re di Castello), mentre le nuvole spazzate veloci dal vento giocano continuamente a rivelare e nascondere le pieghe nascoste di questa vallata, aprendo le quinte sui numerosi torrentelli che scendono dalle montagne andandosi a tuffare con delle cascate nelle acque del lago. Noi siamo giunti fino alla centrale elettrica, quasi in fondo al lago, sopra la quale la strada diventa sentiero salendo di qualche metro e raggiungendo una piccola casupola trasformata in uno spartanissimo ricovero d'emergenza, dove abbiamo pranzato.
Discesa
La discesa si effettua percorrendo
a ritroso il sentiero seguito in salita. |
Note |
Durante la gita abbiamo scambiato due chiacchere con il guardiano della diga, che ci ha raccontato lo scorrere delle sue giornate scandite da rilevazioni meteorologiche e manutenzioni ordinarie e straordinarie. |
Commenti vari |
La lunghezza totale del nostro percorso è di 21,6 Km. La nostra velocità media (comprese le soste) è risultata essere pari a 2,97 Km/h. |
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Appena partiti, ombrello già aperto...
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Giunti alla diga del Lago d'Arno
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Il lago d'Arno si mostra nella sua lunghezza
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Lungo la strada sulla sponda settentrionale del lago
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I nuvoloni lasciano qualche spazio alla vista
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Lo scenario solitario del lago d'Arno
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Nel nostro ricovero di fortuna, è ora di pranzo...
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Prima di scendere, ancora un bello scorcio sul lago
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Il maltempo perdura anche al pomeriggio durante la discesa
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Omar con il suo nuovo amico escursionista
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Rilievi GPS |
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