Grigna Meridionale e Grigna Settentrionale - Traversata Alta

 
Zona montuosa Gruppo delle Grigne Località di partenza Piani Resinelli (LC)
Quota partenza 1278 Mt. Quota di arrivo 2409 Mt. la Grigna Settentrionale
2177 Mt. la Grigna Meridionale
Dislivello totale 1800 Mt. circa Sentieri utilizzati n. 7
Ore di salita 3 h. 45' per il Grignone
altre 2 h. 30' per la Grignetta
Ore di discesa 1 h. 30'
Data di uscita 19/09/2015 Giudizio sull'escursione Molto bella
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà EE, tratti di EEA
Condizioni climatiche e dei sentieri

Fantastica giornata autunnale. Sentieri ben segnalati e tenuti. Attenzione solo nel facile tratto attrezzato dello Scudo, dove le catene appaiono poco salde.

Eventuali pericoli
Lungo la salita del primo scudo, quello di Tremare, il terreno è piuttosto friabile e risulterà facile far cadere sassi e pietre sotto di noi.
Presenza di acqua
Essendo le Grigne zona calcarea, non troverete acqua da fonti o ruscelli. Dovrete attendere l'arrivo al rifugio Brioschi sulla Grigna Settentrionale per trovarne.
Punti di appoggio
Dal Canalino Federazione, in pochi minuti, possiamo salire sulla cima della Grigna Meridionale dove si trova il bivacco Ferrario dalla curiosa forma ad igloo, scarno, ma utile in caso di maltempo. Sulla cima del Grignone si trova il rifugio Brioschi, aperto tutti i fine settimana dell'anno, dotato anche di locale invernale. Oltre il rifugio, a poche decine di metri sul versante opposto si trova una piccola cappelletta con le pareti di vetro, utile in caso di maltempo.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla. Forse potrebbe essere utile il caschetto per i tratti lungo lo Scudo. Consiglio di avere nello zaino molta acqua, vista l'assenza di fonti e la lunghezza del tragitto.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Pochi dubbi nell'affermare che questa è una delle più complete escursioni di media difficoltà che si possa affrontare sulle montagne delle prealpi lombarde.
Descrizione percorso
Raggiungiamo la nota località turistica in provincia di Lecco dei Piani dei Resinelli. Lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio al termine della salita, quello con i portici sulla sinistra. Percorriamo a piedi la via Carlo Mauri che dopo 100 metri si divide in due; prendiamo a sinistra via Galbusera e saliamo rapidamente su asfalto fino al termine della strada stessa (15 minuti dal parcheggio). E’ possibile arrivare fino al termine dell’asfalto anche in auto, ma i posti sono pochi. Superiamo una sbarra e incontriamo una bella baita in legno. Seguiamo l’ampio sentiero nel bosco fino al vicino rifugio Porta. Passiamo dietro al rifugio fino ad una palina che ci indica di proseguire dritti in direzione della Cresta Senigaglia (sentiero n. 1) e del Canalone Porta (sentiero n. 2). Dopo qualche minuto di sentiero pianeggiante ed in leggera discesa nel fitto del bosco cosparso di massi, si esce nei pressi dell’inizio del Canalone Porta che oltrepassiamo proseguendo dritti tra prati e cespugli. Poco oltre il sentiero piega a sinistra e diviene decisamente più ripido salendo tra erba e pietrisco. La pendenza è notevole e continua. Ad un certo punto, sulla destra si stacca una traccia che conduce alla base di un paio di torrioni rocciosi (Torrioni Fiorelli e delle Grotte). Noi procediamo dritti. Superiamo una lapide alla nostra sinistra. Dopo un breve traverso pianeggiante su sentiero parzialmente franato e friabile, si riprende a salire molto ripidamente, sempre tra erba e sassi. Giunti ad una evidente sella, si segue a sinistra. Qui sbuca anche il Canalone Porta ed una palina ci indica il sentiero n. 1 appena seguito, ma non il proseguimento del percorso. Andiamo comunque a sinistra lungo la facile cresta fino ad un punto delicato in cui ci spostiamo con un traverso sul versante destro. Siamo al Salto del Gatto, forse il tratto più impegnativo del percorso, ma un cavo metallico coperto di gomma ed alcune staffe metalliche rendono semplice il passaggio di 5-6 metri che altrimenti sarebbe ben più difficile. Dopo il traverso si sale in un canalino con catene più facile. Si sbuca di nuovo in cresta e la seguiamo senza difficoltà. Ad un secondo tratto attrezzato, facile e veloce, ne segue un terzo che offre qualche difficoltà in più, essendo verticale, ma appigli ed appoggi non mancano. Eccoci ora alla sommità superiore del Canalino Federazione che dobbiamo discendere. Lasciamo quindi il percorso per la vetta della Grigna Meridionale (alla quale saliremo al ritorno) e percorriamo in discesa lo stretto canalino. Disarrampichiamo tra salti rocciosi e massi instabili, aiutandosi se necessario con alcune catene presenti. Usciti dal canale, proseguiamo per ghiaioncelli e prati fino alla Bocchetta Giardino (2004 metri). Qui andiamo a destra scendendo un ampio vallone pietroso; ci troviamo in una bella conca detritica che percorriamo fino al suo termine. Più avanti il percorso diviene pianeggiante, tra erba e mughi. Superiamo la deviazione per il sentiero n. 32 che riporta ai Resinelli e ci incamminiamo verso il Buco di Grigna (un atrio roccioso causato dall’erosione) a 1842 metri di quota e dal quale si ha una splendida vista sulla Val Meria. Dal Buco si scende ancor qualche decina di metri su terreno molto infido e ripido fino ad una bocchetta ai piedi dello Scudo Tremare. Da qui si piega a sinistra, scendendo lungo un traverso che aggira da sinistra verso destra lo scudo roccioso giallastro davanti a noi. Dopo una breve salita friabile ci troviamo di fronte una prima placca rocciosa inclinata, da salire con una certa attenzione per via della natura friabile e scagliosa della roccia; facciamo attenzione a non smuovere pietre e sassi (presenza di catene). Ecco ora una seconda placca con catene e poi un tratto tra prato e sassi piuttosto ripido e scivoloso: qui è facile far cadere sassi su eventuali altri escursionisti sotto di noi. Usciti dal prato, percorriamo una breve crestina e poi affrontiamo un bello spigolo attrezzato con catene, da risalire leggermente a sinistra del filo. Segue un rilassante tratto erboso in cresta con un paio di saliscendi che ci conduce al Secondo Scudo roccioso, alto e bellissimo, con una serie di alti massi lisci a destra. Il percorso ci porta a ridosso di una parete liscia alla nostra destra. Saliamo tra questa ed un facile camino con catene nella seconda parte. Al termine del camino ci spostiamo verso sinistra per riprendere a salire fino ad un bellissimo diedro verticale che ci impegnerà un poco (II grado) se non facciamo ricorso alle catene presenti. Usciti dal diedro pieghiamo a sinistra lungo una rampa inclinata per poi salire tra mughi e radici. Al termine della parte rocciosa affrontiamo un sentierino leggermente esposto che ci conduce sopra la sommità di un ripido e profondo vallone detritico. Ancora una breve salita ed eccoci davanti all’ultimo bel tratto da arrampicare su ottima roccia. Fuori dal questo mancano pochi metri di erba ed arriviamo sulla lunga cresta che prosegue verso la cima della Grigna Settentrionale. Da qui si cammina ora in falsopiano e poi con alcuni saliscendi poco sotto la dorsale erbosa. Il percorso è rilassante e la vista del rifugio Brioschi ci conforta, ma sono ancora parecchi i minuti di cammino per raggiungerlo.  Scendiamo ad una bocchetta (Boccehtta della Bassa a 2110 metri di altezza) dove si trova il bivacco Merlini, chiuso e privato, ma soprattutto poco invitante. Saliamo poi su sentierino sassoso che corre poco sotto la cresta fino al rifugio sulla cima della Grigna Settentrionale e da qui alla vicina croce di vetta. Ripercorriamo a ritroso tutto l’itinerario fatto fino alla sommità del Canalino Federazione e da qui puntiamo alla vetta della Grigna Meridionale. Si sale un primo tratto roccioso ripido e ben lavorato, poi un secondo con bella paretina. Segue una cresta ampia e pianeggiante. Scendiamo poi un canalino con catena. Alla successiva selletta si affrontano gli ultimi metri di bellissima e divertente arrampicata su una paretina appigliata dalla quale si sbuca al bivacco a forma di igloo sulla cima della montagna, poco distante dalla croce.

Discesa
Spalle al bivacco si scende seguendo le indicazioni di una palina che ci indirizza verso la facile cresta Cermenati. Questa risulta piuttosto monotona e ripida, senza presentare nessuna difficoltà. Inizia con alcuni brevi e facili saltelli rocciosi in discesa (catene inutili) ai quali segue un tratto friabile e scivoloso su sentiero sassoso molto ripido. Superato il bivio del sentiero n. 10 (Cecilia) che andrebbe a destra, si prosegue dritti e con vari tornanti perdiamo rapidamente quota, deliziati dalla bella vista alla nostra sinistra sui gruppi del Sigaro e dei Magnaghi. Al termine della ripida discesa si entra nel bosco Giuglia, posto proprio alle spalle del rifugio Porta che raggiungiamo in breve. Dal rifugio proseguiamo fino al parcheggio in 20 minuti.

Note
È possibile rendere il percorso ancora più affascinante e vario: saliamo prima la Grigna Meridionale (vedi relazione del 30/08/2014) attraverso "La Direttissima", attraversando così ambienti rocciosi tra i più belli del gruppo e dalla cima di questa proseguire poi lungo la traversata alta. Consiglio di evitare l'escursione nei mesi estivi, sia per la calca che incontrerete che per il caldo a cui andrete incontro.
   

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Alba al termine della Cresta Senigalia

Nel Canalino Federazione

   

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Verso la Bocchetta di Giardino con il Grignone ancora lontano

Bella arrampicata sul Secondo Scudo

   

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Il noioso tratto finale verso il Brioschi

Omar nei pressi del Brioschi con la Grignetta sullo sfondo

   

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Ultimi metri sotto la cima della Grigna Meridionale

Il bivacco Ferrario