Dal
Canalino Federazione, in pochi minuti, possiamo salire sulla cima della
Grigna Meridionale dove si trova il bivacco Ferrario dalla curiosa forma ad
igloo, scarno, ma utile in caso di maltempo. Sulla cima del Grignone si trova il rifugio Brioschi, aperto tutti i fine settimana dell'anno, dotato anche di locale invernale. Oltre il rifugio, a poche decine di metri sul versante opposto si trova una piccola cappelletta con le pareti di vetro, utile in caso di maltempo. |
Descrizione generale Pochi
dubbi nell'affermare che questa è una delle più complete escursioni di
media difficoltà che si possa affrontare sulle montagne delle prealpi
lombarde.
Descrizione percorso
Raggiungiamo
la nota località turistica in provincia di Lecco dei Piani
dei Resinelli. Lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio al termine della
salita, quello con i portici sulla sinistra. Percorriamo a piedi la via
Carlo Mauri che dopo 100 metri si divide in due; prendiamo a sinistra
via Galbusera e saliamo rapidamente su asfalto fino al termine della
strada stessa (15 minuti dal parcheggio). E’ possibile arrivare fino al
termine dell’asfalto anche in auto, ma i posti sono pochi. Superiamo
una sbarra e incontriamo una bella baita in legno. Seguiamo l’ampio
sentiero nel bosco fino al vicino rifugio Porta. Passiamo dietro al
rifugio fino ad una palina che ci indica di proseguire dritti in
direzione della Cresta Senigaglia (sentiero n. 1) e del Canalone Porta
(sentiero n. 2). Dopo qualche minuto di sentiero pianeggiante ed in
leggera discesa nel fitto del bosco cosparso di massi, si esce nei
pressi dell’inizio del Canalone Porta che oltrepassiamo proseguendo
dritti tra prati e cespugli. Poco oltre il sentiero piega a sinistra e
diviene decisamente più ripido salendo tra erba e pietrisco. La
pendenza è notevole e continua. Ad un certo punto, sulla destra si
stacca una traccia che conduce alla base di un paio di torrioni
rocciosi (Torrioni Fiorelli e delle Grotte). Noi procediamo dritti.
Superiamo una lapide alla nostra sinistra. Dopo un breve traverso
pianeggiante su sentiero parzialmente franato e friabile, si riprende a
salire molto ripidamente, sempre tra erba e sassi. Giunti ad una
evidente sella, si segue a sinistra. Qui sbuca anche il Canalone Porta
ed una palina ci indica il sentiero n. 1 appena seguito, ma non il
proseguimento del percorso. Andiamo comunque a sinistra lungo la facile
cresta fino ad un punto delicato in cui ci spostiamo con un traverso
sul versante destro. Siamo al Salto del Gatto, forse il tratto più
impegnativo del percorso, ma un cavo metallico coperto di gomma ed
alcune staffe metalliche rendono semplice il passaggio di 5-6 metri che
altrimenti sarebbe ben più difficile. Dopo il traverso si sale in un
canalino con catene più facile. Si sbuca di nuovo in cresta e la
seguiamo senza difficoltà. Ad un secondo tratto attrezzato, facile e
veloce, ne segue un terzo che offre qualche difficoltà in più, essendo
verticale, ma appigli ed appoggi non mancano. Eccoci ora alla sommità
superiore del Canalino Federazione che dobbiamo discendere. Lasciamo
quindi il percorso per la vetta della Grigna Meridionale (alla quale
saliremo al ritorno) e percorriamo in discesa lo stretto canalino.
Disarrampichiamo tra salti rocciosi e massi instabili, aiutandosi se
necessario con alcune catene presenti. Usciti dal canale, proseguiamo
per ghiaioncelli e prati fino alla Bocchetta Giardino (2004 metri). Qui
andiamo a
destra scendendo un ampio vallone pietroso; ci troviamo in una bella
conca detritica che percorriamo fino al suo termine. Più avanti il
percorso diviene pianeggiante, tra erba e mughi. Superiamo la
deviazione per il sentiero n. 32 che riporta ai Resinelli e ci
incamminiamo verso il Buco di Grigna (un atrio roccioso causato
dall’erosione) a 1842 metri di quota e dal quale si ha una splendida
vista sulla Val Meria. Dal Buco si scende ancor qualche decina di metri
su terreno molto infido e ripido fino ad una bocchetta ai piedi dello
Scudo Tremare. Da qui si piega a sinistra, scendendo lungo un traverso
che aggira da sinistra verso destra lo scudo roccioso giallastro
davanti a noi. Dopo una breve salita friabile ci troviamo di fronte una
prima placca rocciosa inclinata, da salire con una certa attenzione per
via della natura friabile e scagliosa della roccia; facciamo attenzione
a non smuovere pietre e sassi (presenza di catene). Ecco ora una
seconda placca con catene e poi un tratto tra prato e sassi piuttosto
ripido e scivoloso: qui è facile far cadere sassi su eventuali altri
escursionisti sotto di noi. Usciti dal prato, percorriamo una breve
crestina e poi affrontiamo un bello spigolo attrezzato con catene, da
risalire leggermente a sinistra del filo. Segue un rilassante tratto
erboso in cresta con un paio di saliscendi che ci conduce al Secondo
Scudo roccioso, alto e bellissimo, con una serie di alti massi lisci a
destra. Il percorso ci porta a ridosso di una parete liscia alla nostra
destra. Saliamo tra questa ed un facile camino con catene nella seconda
parte. Al termine del camino ci spostiamo verso sinistra per riprendere
a salire fino ad un bellissimo diedro verticale che ci impegnerà un
poco (II grado) se non facciamo ricorso alle catene presenti. Usciti
dal diedro pieghiamo a sinistra lungo una rampa inclinata per poi
salire tra mughi e radici. Al termine della parte rocciosa affrontiamo
un sentierino leggermente esposto che ci conduce sopra la sommità di un
ripido e profondo vallone detritico. Ancora una breve salita ed eccoci
davanti all’ultimo bel tratto da arrampicare su ottima roccia. Fuori
dal questo mancano pochi metri di erba ed arriviamo sulla lunga cresta
che prosegue verso la cima della Grigna Settentrionale. Da qui si
cammina ora in falsopiano e poi con alcuni saliscendi poco sotto la
dorsale erbosa. Il percorso è rilassante e la vista del rifugio
Brioschi ci conforta, ma sono ancora parecchi i minuti di cammino per
raggiungerlo. Scendiamo ad una bocchetta (Boccehtta della Bassa a
2110 metri di altezza) dove si trova il bivacco
Merlini, chiuso e privato, ma soprattutto poco invitante. Saliamo poi
su sentierino sassoso che corre poco sotto la cresta fino al rifugio
sulla cima della Grigna Settentrionale e da qui alla vicina croce di
vetta. Ripercorriamo a ritroso tutto l’itinerario fatto fino alla
sommità del Canalino Federazione e da qui puntiamo alla vetta della
Grigna Meridionale. Si sale un primo tratto roccioso ripido e ben
lavorato, poi un secondo con bella paretina. Segue una cresta ampia e
pianeggiante. Scendiamo poi un canalino con catena. Alla successiva
selletta si affrontano gli ultimi metri di bellissima e divertente
arrampicata su una paretina appigliata dalla quale si sbuca al bivacco
a
forma di igloo sulla cima della montagna, poco distante dalla croce.
Discesa Spalle
al bivacco si scende seguendo le indicazioni di una palina che ci
indirizza verso la facile cresta Cermenati. Questa risulta piuttosto
monotona e ripida, senza presentare nessuna difficoltà. Inizia con
alcuni brevi e facili saltelli rocciosi in discesa (catene inutili) ai
quali segue un tratto friabile e scivoloso su sentiero sassoso molto
ripido. Superato il bivio del sentiero n. 10 (Cecilia) che andrebbe a
destra, si prosegue dritti e con vari tornanti perdiamo rapidamente
quota, deliziati dalla bella vista alla nostra sinistra sui gruppi del
Sigaro e dei Magnaghi. Al termine della ripida discesa si entra nel
bosco Giuglia, posto proprio alle spalle del rifugio Porta che
raggiungiamo in breve. Dal rifugio proseguiamo fino al parcheggio in 20
minuti.
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