Descrizione generale
Il Gran Sasso con i suoi 50 km. di lunghezza, 15 Km. di larghezza ed i 2912 Mt. della vetta occidentale del Corno Grande, è il più vasto ed alto gruppo montuoso della catena appenninica. Il Vallone delle Cornacchie, poco sopra il rifugio Franchetti, conserva i resti del Calderone, ossia il ghiacciaio più meridionale d'Europa. Tra i vari monti che fanno parte del gruppo quelli di maggiore interesse alpinistico sono il Corno Grande, il Corno Piccolo ed il Pizzo d'Intermesoli.
Il Corno Piccolo si presenta, verso ovest, con una lunga cresta che si salda a tre grandi speroni che in sequenza scendono verso la val Maone. Questi speroni sono oggi considerati come delle cime distinte e vengono denominate "Le Spalle".
La Seconda Spalla è certamente quella più veloce da raggiungere e dove si trova il calcare migliore.
La via Antonio Benedetti è stata aperta il 7 e 16 dicembre 1980 da Paolo Abbate, Maurizio Tacchi, Luca Grazzini e Angelo Monti. L'itinerario sale lungo un percorso logico alternando fessure e placche. L'ultima lunghezza della via è in comune con la via Morandi/Consiglio/De Ritis; noi abbiamo raggiunto la vetta con l'ultimo tiro della via delle Due generazioni.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere in macchina il grande piazzale di Prati di Tivo, situato alcuni chilometri dopo il comune di Pietracamela, e parcheggiare.
Per salire a "La Madonnina" -un piccolo pianoro posto alle pendici rocciose del Corno Piccolo dove veglia una statua della Madonna e dov'è presente anche la stazione a monte della funivia a 2015 Mt.- ci sono due possibilità. O con la funivia (9 € A/R) oppure a piedi seguendo la cresta dell'Arapietra. In quest'ultimo caso conviene, dalla grossa rotonda nel piazzale dei Prati di Tivo, prendere la strada sulla sinistra che dopo poco diviene sterrata ma ben percorribile. Seguirla sino al suo termine e parcheggiare. Si guadagnano così circa un centinaio di metri di quota. Incamminarsi ora verso destra sino un dosso erboso con un grande crocefisso dal quale si ha un'ottima vista sul Gran Sasso, in particolar modo sul Paretone. Da qui è anche ben visibile "L'albergo diruto" situato sulla cresta dell'Arapietra. Puntare a destra alla base della cresta che, passando per "L'albergo diruto", porta a "La Madonnina". Poco oltre il sentiero si biforca: verso destra si stacca il Sentiero Ventricini mentre proseguendo diritto, in breve, si raggiunge il Passo delle Scalette che immette nel Vallone delle Cornacchie.
Imboccare il Sentiero Ventricini e seguirlo lungamente in piano fino a quando questo scende nel Vallone dell'Inferno. Abbassarsi sfruttando le funi e dopo averlo attraversato salire la prima scaletta metallica. L'attacco si trova lungo il cavo, circa 6 metri dopo la scaletta.
1° tiro:
salire la fessura verticale e obliquare a sinistra lungo rocce più semplici (erba) fino alla sosta (chiodo). Allungando bene le protezioni è possibile concatenare questo tiro con il successivo. 15 Mt., IV, III.
2° tiro:
alzarsi lungo la placca, sfruttando delle fessure sulla sinistra e raggiunto un arco, spostarsi a destra. Alzarsi leggermente e spostarsi ancora a destra guadagnando una piccola nicchia, dove si trova la sosta (3 chiodi+cordone). 25 Mt., V, V+, 1 passo di VI, 1 clessidra con cordone.
3° tiro:
alzarsi a sinistra della sosta e sfruttando l'esile fessura iniziare un lungo obliquo a sinistra. Un tratto verticale consente di guadagnare la sosta (2 fix), posta in corrispondenza di un comodo terrazzino sotto un grande tetto. All'altezza dei piedi è presente la vecchia sosta (2 chiodi). 35 Mt., V+, VI, IV, 5 chiodi.
4° tiro:
spostarsi a sinistra lungo facili rocce sino a una fessura verticale che si sale con decisione. Un passo strapiombante precede la sosta (fix+chiodo+cordino) che si trova in una piccola nicchia. 30 Mt., IV, IV+, V.
5° tiro:
proseguire lungo il diedro/fessura sovrastante sino a uscire in un facile canale. Qui sostare (2 fix+cordone). 30 Mt., IV, 1 passo di V, II, 1 clessidra con cordone, 1 spuntone con cordone.
6° tiro:
non salire nel camino (Via Morandi/Consiglio/De Ritis) ma spostarsi a sinistra in placca. Risalire una rigola scura e uscire sullo spigolo. Proseguire in verticale lungo una sequenza di fessure (vago diedro) fin sotto a uno strapiombo. Aggirarlo sulla sinistra e proseguire lungo la placca sino alla sosta (clessidra+fix+cordino). 55 Mt., III, IV+, V, IV, 1 chiodo, 1 chiodo con cordino. Allungare bene le protezioni!
7° tiro:
alzarsi lungo la placca e poco prima di raggiungere il caratteristico masso arrotondato, portarsi nel canale e risalire lo spigolo di destra sfruttando una fessura. Sostare (fix con maglia rapida+2 chiodi) in corrispondenza di una rampa che sale verso destra. 35 Mt., III, IV, 1 clessidra con cordone.
8° tiro - Via delle Due generazioni:
alzarsi lungo la placca (sequenza atletica) e spostarsi a sinistra. Per terreno più semplice e logico raggiungere la sosta di fine via (3 fix+cordoni+maglia rapida) posta poco sotto la sommità della Spalla. 55 Mt., VI-, V, IV+, 4 chiodi, 1 clessidra con cordone, diverse clessidre da attrezzare.
Discesa
La discesa dalla Spalla avviene in corda doppia:
1a. calata: 50 Mt. - dalla sosta di fine via raggiungere la S7.
2a. calata:
30 Mt. - dalla S7 scendere verso sinistra (viso a monte) ed entrare nel canalone Bonaccossa.
Da qui abbassarsi a piedi lungo il canale effettuando qualche breve e facile passo d'arrampicata. In breve si raggiunge il sentiero Ventricini e mediante questo si rientra all'auto. |