Descrizione
generale
Itinerario d'arrampicata artificiale aperto in solitaria da Diego Filippi nel 2016 che sale il fianco destro della gola del Rio Nero, un profondo canyon scavato dall'acqua che ultimamente riceve visite anche da chi pratica canyoning.
La via percorre un lungo diedro nero, difficilmente visibile dal basso e sempre in ombra. L'itinerario è logico e dopo la lunga placca iniziale, percorre l'intero diedro, articolato e talvolta ingombro di arbusti e vegetazione. A detta di Filippi si tratta della linea più facile e caratteristica di tutta la struttura, con bellissime lunghezze, un'esposizione sempre costante e con una splendida vista sul torrente e sulla gola stessa.
Il comodo accesso, il facile rientro e l'ottima chiodatura fanno di questo luogo il posto ideale per iniziare ad impratichirsi con le staffe. L'ambiente è affascinante, isolato e fresco d'estate.
Attacco, descrizione della via
Dal casello autostradale di Ora seguire le indicazioni per Cavalese e la
Val di Fassa. Raggiunta una grande rotonda con di fronte una galleria svoltare a sinistra e subito dopo a destra imboccando una piccola stradina che conduce ad un convitto. Parcheggiare (sulla sinistra) poco prima di un ponte pedonale sul fiume (comodi posti auto). Imboccare una traccia che passa sotto il ponte e che costeggia la sinistra orografica del torrente. Superate le recinzioni del convitto, abbandonare il greto, e salire ad imboccare un'evidente traccia che costeggia la parete. Dopo diversi sali-scendi si raggiunge una corda fissa che consente di abbassarsi nuovamente sul greto. Costeggiarlo per pochi metri e risalire uno zoccolo umido e scivoloso (corde fisse) che consente di portarsi sotto la pala strapiombante dove corre l'itinerario. La via "Micro Clima" sale sul fianco destro, seguendo un vago diedro. Sulla sinistra invece si trova la via "Diedro Ombra".
1° tiro:
salire la bellissima placca in obliquo verso sinistra sino a raggiungere la sosta (2 fix+cordone) posta sotto una fascia strapiombante.
45 Mt., A1.
2° tiro:
traversare a sinistra e aggirato uno spigolino proseguire lungo il diedro sino a raggiungere la sosta (2 fix) posta sulla sinistra.
35 Mt., A1, A0.
3° tiro:
proseguire a destra della sosta superando una bella placca; portarsi poi a sinistra in direzione della sosta (2 fix+cordone). 15 Mt., A1.
4° tiro:
salire il diedro e al suo termine imboccare una rampa erbosa verso destra. Facili roccette precedono la sosta (3 fix+cordone).
25 Mt., A1, A0, II, A0.
5° tiro:
traversare a sinistra e raggiunto un diedro salirlo sino ad uscire sulla terrazza sommitale dove si sosta (albero+cordone). 20 Mt., A1.
Discesa
Dal termine della via alzarsi brevemente sino a raggiungere una debole traccia che si segue verso destra sino a raggiungere un comodo sentiero (al suo fianco corre una condotta). Seguirlo verso destra prestando molta attenzione a dei cavi di ferro che tengono ancorata la condotta alla parete e che possono essere causa d'inciampi per via della loro scarsa visibilità.
Raggiunto un bivio seguire verso destra il sentiero n. 3 che scende ripido al convitto e quindi al parcheggio. |