Descrizione generale
Il Monte Castello di Gaino è uno scoglio calcareo isolato che sovrasta il lato bresciano del Lago di Garda.
La via Passaggio segreto corre lungo la parete Ovest ed è stata salita da Matteo Cerqui e Alberto Valenti il 12 febbraio 2019. La soluzione migliore per raggiungere l'attacco consiste nel percorrere la cresta Sud-ovest fino alla prima sella. Dopo aver salito la via, conviene proseguire nuovamente lungo la cresta fino alla vetta.
La cresta Sud-ovest fu salita nel 1913 da Francesco "Nino" Coppellotti, Arrigo Giannantonj e Gerolamo Bettoni e ad oggi è ritenuta a tutti gli effetti una delle vie più ripetute dell'intera cerchia delle Prealpi Bresciane. La cresta, che vanta uno sviluppo di 680 Mt., sale lo sperone lungo un percorso non obbligato sfruttando i punti più deboli. Durante la salita è tuttavia possibile percorrere delle varianti che rendono la salita più continua. La via termina sull'anticima dalla quale conviene proseguire poi per la vetta vera e propria, da dove si godrà di una bellissima vista sul Lago di Garda.
La via Passaggio segreto è protetta con qualche chiodo e clessidra cordonata; la cresta, invece, offre ottime possibilità di protezioni naturali. Valutare in base alle proprie capacità se percorrere i due tratti di cresta slegati.
Descrizione percorso
Percorrere la "Gardesana Occidentale" e raggiunto il paese di Toscolano Maderno seguire le indicazioni per Gaino; proseguire per la località Castello (indicazioni per l'omonimo agriturismo). Raggiunto uno slargo abbandonare la strada principale e imboccare una stradina stretta che si stacca sulla destra (curva a gomito - necessario fare manovra).
Parcheggiare in corrispondenza di un tornante sulla sinistra oltre il quale la strada aumenta decisamente di pendenza.
Da qui proseguire a piedi sino a raggiungere una sbarra; imboccare la traccia di sentiero che verso sinistra conduce alla base dell'evidentissima cresta. L'attacco è posto in corrispondenza dello spigolo (presente una V dipinta sulla parete).
Salire lungo un vago canale (II, passi di III) a sinistra di alcune placche ripide per poi continuare lungo salti rocciosi più facili lungo la direttiva dello sperone roccioso. Raggiunta la sella, in corrispondenza di un pianoro boscoso soprannominato "La trincea" abbandonare la cresta e abbassarsi a sinistra (viso a monte) lungo un ripido canale con il terreno, in alcuni punti, un po' smosso. Costeggiare la parete sino al suo termine. Doppiare un vago spigolo, non alzarsi (attacco della via Regina del castello) e continuare a traversare in orizzontale (ometti) fino a raggiungere dei ghiaioni. Risalirli fino a guadagnare una placca con visibile, in alto, un cordone in clessidra. Rintracciare il corretto attacco non è stato facile.
1° tiro - VIA PASSAGGIO SEGRETO:
salire la placca in obliquo verso destra sino a raggiungere la sosta (pianta da attrezzare). 30 Mt., IV+, IV, 1 clessidra con cordone.
2° tiro:
stando alla relazione in nostro possesso avremmo dovuto spostarci sulla destra e salire un muro verticale di V+, inciso da alcune fessure sulla sua sinistra e poi piegare a destra in sosta. Probabilmente bisognava traversare a sinistra perché a destra ci siamo trovati a ravanare per circa 60 metri, salvo poi trovare, più in alto sulla sinistra, la corretta sosta (pianta+cordoni) posta sotto la verticale di un tettino. I ripetitori valutino sul posto e ci aggiornino sulle correzioni da apportare alla descrizione. 60 Mt. I, II.
3° tiro:
alzarsi sopra la sosta e, in corrispondenza di un tettino, traversare a sinistra e guadagnare un breve camino che poi diviene fessura. Con arrampicata tecnica salirla fino al suo termine e sostare (pianta da attrezzare) in corrispondenza di un piccolo pulpito.
50 Mt., V+, IV+, V, VI, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone, 1 pianta con cordone.
4° tiro:
salire il diedrino e poi spostarsi a destra in placca. Salire una fessurina e spostarsi poi a destra per guadagnare la sovrastante placca. Obliquare a sinistra sino a raggiungere la sosta (2 piante+cordoni). 30 Mt., VI-, V+. V, 3 clessidre con cordone.
5° tiro:
alzarsi sopra la sosta e traversare a sinistra in direzione di un diedrino. Salirlo e proseguire per la facile cresta verso destra sino alla sosta (spuntone+cordone+libro di via). 40 Mt., V, III, 1 chiodo.
in breve riportarsi in direzione della cresta e abbassarsi a un intaglio. Riprendere a salire in verticale sino a raggiungere l'anticima. Lungo la cresta si superano passaggi di II e III.
Discesa
La via termina in corrispondenza dell'anticima. Proseguire inizialmente in piano e poi abbassarsi in direzione di un intaglio. Qui è possibile scendere verso destra nel bosco mediante un percorso non obbligato fino a raggiungere il sentiero CAI; oppure proseguire fino a raggiungere la vetta vera e propria, da dov'è possibile scendere lungo il versante Nord (qualche breve tratto attrezzato con fune) fino a una sella dove si trova un bivio (palina). Prendere la traccia a destra che passa in uno stretto corridoio tra la parete e uno sperone roccioso e seguirla sino a rientrare all’auto. |