Monte Castello di Gaino - Cresta Sud-ovest
(o Cresta Coppellotti, Giannantonj, Bettoni)

Zona montuosa Prealpi Bresciane Località di partenza Località Castello - Gaino (BS)
Quota partenza 362 Mt. Quota di arrivo 870 Mt. (848 l'anticima)
Dislivello totale

+86 Mt. per l'attacco
+400 Mt. circa la via (680 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 20' per l'attacco
5 h. per la via
Ore di discesa 45'
Esposizione Sud-ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 05/12/2010 (agg. rel. 29/08/2023) Difficoltà III, III+ (eventuali varianti possibili)
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti

Alessandro.

Condizioni climatiche, dei sentieri, della roccia

Giornata decisamente incerta... infatti durante la discesa ha iniziato a nevicare. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente così come quello di discesa. La roccia in via è decisamente ottima.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Oltre alla normale dotazione alpinistica è fondamentale avere con se dei cordini e qualche friend.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Monte Castello di Gaino è uno scoglio calcareo isolato che sovrasta il lato bresciano del Lago di Garda. La cresta Sud Ovest fu salita nel 1913 da Francesco "Nino" Coppellotti, Arrigo Giannantonj e Gerolamo Bettoni e ad oggi è ritenuta a tutti gli effetti una delle vie più ripetute dell'intera cerchia delle Prealpi Bresciane. La cresta, che vanta uno sviluppo di 680 Mt. sale lo sperone lungo un percorso non obbligato sfruttando i punti più deboli. Durante la salita è tuttavia possibile percorrere delle varianti che rendono la salita più continua.
La via termina sull'anticima dalla quale è possibile proseguire poi per la vetta vera e propria.
In corrispondenza dell'attacco sono stati attrezzati numerosi monotiri.
Descrizione percorso
Percorrere la "Gardesana Occidentale" e raggiunto il paese di Toscolano Maderno seguire le indicazioni per Gaino; proseguire per la località Castello (indicazioni per l'omonimo agriturismo). Raggiunto uno slargo abbandonare la strada principale e imboccare una stradina stretta che si stacca sulla destra (curva a gomito - necessario fare manovra).
Parcheggiare in corrispondenza di un tornante sulla sinistra oltre il quale la strada aumenta decisamente di pendenza.
Da qui proseguire a piedi sino a raggiungere una sbarra; imboccare la traccia di sentiero che verso sinistra conduce alla base dell'evidentissima cresta. L'attacco è posto in corrispondenza dello spigolo (presente una V dipinta sulla parete).
La via era già stata relazionata in seguito alla ripetizione di Omar e Gölem il 12 gennaio 2003.
Discesa
La via termina in corrispondenza dell'anticima. Proseguire inizialmente in piano e poi abbassarsi in direzione di un intaglio. Qui è possibile scendere verso destra nel bosco mediante un percorso non obbligato fino a raggiungere il sentiero CAI; oppure proseguire fino a raggiungere la vetta vera e propria, da dov'è possibile scendere lungo il versante Nord (qualche breve tratto attrezzato con fune) fino a una sella dove si trova un bivio (palina). Prendere la traccia a destra che passa in uno stretto corridoio tra la parete e uno sperone roccioso e seguirla sino a rientrare all’auto.

Note
Durante la salita è possibile abbandonare la cresta in più punti uscendone a destra (viso a monte).
Commenti vari

Partiti per Arco di Trento sfruttando la panoramica Gardesana e oltrepassato l'abitato di Limone due carabinieri infreddoliti ci comunicavano che un'ora prima una frana aveva colpito la strada.
Dopo aver fatto quattro parole ci siamo ricordati della cresta del Monte Castello di Gaino. Nessuno di noi l'aveva percorsa e nessuno di noi conosceva nulla di più del semplice paese di partenza.
Risultato una bella ed interminabile cavalcata di 680 Mt. tra la neve! Non male per il 5 dicembre...
A volte l'avventura è proprio fuori dalla porta!

   
Ingrandisci Ingrandisci
Sandro sulla prima lunghezza Alessandro gioca con l'aderenza
   
Ingrandisci Ingrandisci
Più si sale... più aumenta la neve!
   
Ingrandisci Ingrandisci

Alessandro

Bertoldo inizia a mostrare qualche segno di stanchezza