Zona montuosa |
Alpi Orobie |
Località di partenza |
Loc. Riva - Mezzoldo (BG) |
Quota partenza |
1330 Mt. |
Quota di arrivo |
2055 Mt. |
Dislivello totale |
750 Mt. |
Data di uscita |
15/01/2017 |
Ore di salita |
3 h. |
Ore di discesa |
2 h. |
Sentieri utilizzati |
n. 111, 101 |
Giudizio sull'escursione |
Discreta |
Sass Balòss presenti |
Omar |
Difficoltà |
E |
Condizioni climatiche e dei sentieri |
Neve
non calpestata fin dalla partenza. Il manto bianco, non ben aderente al
fondo erboso, ha raggiunto i 20-30 cm poco sotto la cresta. In molte
zone la neve era accumulata dal forte vento dei giorni precedenti.
Vento fortissimo e gelido alla Forcella Rossa. Sentieri ben segnalati
nella prima parte. Più in alto la neve ha parzialmente coperto i segni
ed i bolli creando qualche difficoltà d'orientamento. |
Eventuali pericoli |
Nessuno. |
Presenza di acqua |
Nei
pressi di Baita Costa Piana (poco più di 1 h. dalla partenza) si trova
una bella fontanella con una scultura in legno. Poco oltre Casera
Siltri si trova un abbeveratoio con fontana, ma in questa stagione
tutto è ghiacciato. Alla partenza troverete acqua presso il rifugio
Madonna delle Nevi. |
Punti di appoggio |
Le
numerose casere che si incontrano lungo il percorso: Baita Terzera
(1600 Mt., 1 ora dal parcheggio), Baita Costa Piana con capanno nelle
vicinanze (1 h. e 15' dalla partenza), Baita Siltri (1725 Mt., dopo una
buona mezz'ora da Costa Piana), Baita Cavizzola (1800 Mt., con una
brevissima deviazione), Cascinetto dei Siltri (1973 Mt., 2 h. e 30' dalla
partenza). Alla partenza si trova il rifugio Madonna delle Nevi. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Eventualmente
ramponi nell'ultima parte verso la Forcella Rossa. Questi sono
indispensabili se si prosegue oltre, lungo la cresta che conduce alla
vicina Cima dei Siltri. |
Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione generale
Breve e facile camminata, in questa occasione innevata, al passo che
mette in comunicazione Valle Brembana, zona di Mezzoldo, con la zona di
San Simone, sempre della medesima valle. Parte dell'escursione si
svolge lungo il Sentiero delle Casere. La camminata è caratterizzata dalla prima parte in una fitta
abetaia, da una seconda per pascoli e radure erbose punteggiate di
larici e da una terza tra ripidi pendii, balze e valloncelli fino alla
cresta tra la Cima Siltri e il Monte Rotondo, dove è posta la Forcella
Rossa.
Descrizione percorso
Risaliamo la Valle Brembana. Al bivio tra Carona e Mezzoldo, andiamo
verso quest'ultimo paese. Superiamo l'abitato di Mezzoldo e proseguiamo
verso il Passo di San Marco. Giunti in Località Riva, sulla destra è
visibile il rifugio Madonna delle Nevi. Con una breve deviazione verso
destra dalla strada principale raggiungiamo il parcheggio sotto il
rifugio. Scendiamo al fiume Brembo di Mezzoldo e lo attraversiamo
grazie ad un ponticello. Risaliamo il pianoro davanti a noi fino ad un
secondo ponticello che superiamo verso destra (ignoriamo il primo
ponticello che conduce ad una baita che vende formaggi). Proseguiamo
lungo l'evidente sentiero, lasciamo alla nostra sinistra una deviazione
ripida che sale nel bosco e proseguiamo in falsopiano per un lungo
tratto. Il sentiero è ampio e regolare e tende verso valle. Giunti ad
un evidente tornante sinistrorso, l'andamento torna verso monte, sempre
lungo l'ampio sentiero sterrato immerso nell'abetaia. Man mano saliamo
e guadagniamo quota, il panorama si apre a tratti tra gli abeti e
appaiono ben visibili i monti della zona Azzarini e Fiorano. Al termine
della salita, attraversiamo un torrente e poco dopo abbandoniamo il
sentierone per deviare verso destra su un sentiero poco evidente che in
pochi minuti ci porta nei pressi della Baita Terzera. Riprendiamo il
sentiero sterrato abbandonato poco prima e lo seguiamo verso destra.
Poche decine di metri ed eccoci alla Baita Terzera. Il tracciato passa
la baita, lasciandola sulla destra e poco dopo compie un giro verso
sinistra, sale sulla cima di un bellissimo dosso erboso, detto la Piana
di Terzera, dove si trova un crocefisso (Il Crocefisso del Marco), una
fontanella ed un piccolo edificio. Poco distante si passa la Baita di
Costa Piana per poi perdere quota lungo un breve prato. Si entra quindi
in un luminoso lariceto che ci conduce senza fatica alcuna nei pressi
della Casera Siltri (1725 Mt.). Da qui, ignorando il sentiero 111 con
direzione sinistra, che ci riporterebbe al parcheggio, proseguiamo
lungo un ampio pascolo pianeggiante, sempre lungo il n. 111, ma in
direzione del vallone davanti a noi. Superiamo un abbeveratoio e
cominciamo la regolare salita del pendio erboso punteggiato da larici e
cespugli. Giunti nei pressi di un bel esemplare di larice con un doppio
tronco, andiamo a destra. Proseguiamo per prati fino ad arrivare nei
pressi della Baita di Cavizzola, che non raggiungiamo ma lasciamo alla
nostra sinistra. In breve eccoci ora al minuscolo laghetto di
Cavizzola, dal quale deviamo verso destra lungo il sentiero n. 101
(andando a sinistra, invece si prosegue verso il Monte Azzaredo ed il
rifugio Balicco). Seguendo il sentiero n. 101 (che è anche quello del
Giro delle Orobie Occidentali), tra parti e vallette si arriva al
Cascinetto di Siltri. Lo oltrepassiamo per proseguire su terreno in
saliscendi. Comincia ora un bel tratto in mezzacosta (utili i ramponi
in caso di neve dura), con un ripido pendio che scende alla nostra
destra. Al termine del mezzacosta eccoci arrivati alla cresta che
scende dal Pizzo Rotondo ed alla
vicinissima Forcella Rossa.
Discesa
Si torna sui propri passi fino alla Casera dei Siltri. Da qui si segue
il sentiero n. 111 che scende leggermente a destra della baita, si
immette nell'abetaia dopo un breve tratto nel prato sotto la baita
stessa. Scendiamo così con una serie di tornantini tra gli abeti
seguendo alcuni bolli e alcuni fogli plastificati appesi agli alberi
sui quali è riportata la descrizione del Sentiero delle Casere.
Attraversato un torrentello, siamo sul fondo di un valloncello.
Proseguiamo sull'altro lato del valloncello ed usciamo dal bosco poco
dopo. Qui continuiamo la discesa costeggiando il limite del bosco alla
nostra sinistra. Attraversiamo il fiume Brembo e puntiamo in direzione
di una piccola baita poco più in alto. Raggiuntala, seguiamo l'evidente
sentiero che porta a valle. Il tracciato segue il corso del fiume
restandone sul lato destro orografico. Superiamo il bivio del sentiero
n. 124 che porta al rifugio Balicco e alla baita Cossù. Proseguiamo la
discesa senza riattraversare il fiume su una comoda passerella di
legno, ma restiamo sul lato destro. In breve arriviamo sul pianoro
erboso poco sotto il rifugio Madonna delle Nevi che raggiungiamo
salendo alcune scalette in cemento. Passiamo tra alcuni piccoli edifici
e oltrepassato il rifugio, eccoci al parcheggio. |
Note |
Le
casere incontrate i questa escursione sono adibite alla produzione del
rinomato "Formai de mut" tipico dell'alta Val Brembana. Nella abetaia
attraversata si rinvengono numerosi grossi nidi di formica rufa,
importante ed utile insetto protetto nell'ecologia del bosco. Durante
il ritorno è possibile allungare la camminata proseguendo lungo il
sentiero 101 che dal Laghetto di Cavizzola porta al rifugio Balicco e
da lì scendere al rifugio Madonna delle Nevi. Oppure è possibile, una
volta tornati in prossimità della Baita di Cavizzola, raggiungerla e
proseguire lungo il Sentiero delle Casere che ha come termine sempre il
rifugio Madonna delle Nevi. |
Commenti vari |
Era
mia intenzione salire la cresta che dalla Forcella Rossa porta alla
vicina Cima dei Siltri, ripida e sottile nella prima parte, ma
piuttosto breve. Una volta giunto all'inizio della cresta, le
condizioni della neve (poco coesa al fondo erboso, come dimostrato dai
piccoli distacchi visibili) mi hanno consigliato di fare dietro front. |
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Panorama da Baita Costa Piana |
Scultura in legno nei pressi di Baita Costa Piana |
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Omar nei pressi del Laghetto di Cavizzola |
L'inizio della cresta della Cima di Siltri |
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Forcella Rossa |
Panorama sul versante di San Simone |
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