Rocca di Perti - Via Simonetta

 
Zona montuosa Alpi Liguri Località di partenza Calice Ligure (SV)
Quota partenza 260 Mt. circa Quota di arrivo 397 Mt.
Dislivello totale +17 Mt. per l'attacco
+120 Mt. la via (150 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita

10' per l'attacco
2 h. 30'

Ore di discesa 15'
Esposzione Ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 2/11/2003 Difficoltà IV+, V
Sass Balòss presenti
Gölem, Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia
La giornata era splendida si arrampicava in maniche corte nonostante fosse novembre. Roccia generalmente buona anche se in alcuni punti è molto unta.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata. Sufficiente una corda da 50 Mt., 7 coppie. Inutili dadi, friends e chiodi.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Bell'itinerario su un bel calcare solido aperto da M. Agnese, G. L. Vaccari, G. P. e M. Di Clemente il 18 novembre 1973. A nostro parere risulta un po' discontinuo a causa dei brevissimi tratti su sentiero tra un tiro e l'altro.
La via non presenta difficoltà alte ma, a nostro avviso, per quanto sia ben protetta e non continua non è assolutamente banale e alcuni passaggi di V richiedono una discreta tecnica di arrampicata (a meno che non si voglia vergognosamente azzerare).
E' attrezzata a spit discretamente vicini comunque è possibile piazzare dadi e friend; le soste sono poste su cenge spaziose e comode e attrezzate a spit.

Attacco, descrizione della via
Comodissimo e rapido: dall’abitato di Finalborgo seguire la strada che costeggia il fiume che va verso Calice. Transitare sotto l’autostrada, poi dopo circa 3,5 Km imboccare sulla destra una stradina che si stacca a gomito (cartello con indicazione “palestra roccia Rocca Perti”), dapprima asfaltata e poi dopo due tornanti sterrata, parcheggiare nello slargo sulla destra della stradina prima del cartello con la cartina della zona. Risalire a piedi lungo la strada per un centinaio di metri, poi imboccare il sentierino che sale a sinistra verso le pareti. L’attacco, identificato da una scritta "simonetta", è vicino alle prime rocce che si raggiungono.
Dalla macchina 10 minuti.

1° tiro:
risalire la rampa abbattuta che sale in diagonale verso destra, dirigendosi verso una vistosa grotta (ignorare una sosta che si incontra sul percorso, appartiene ad un’altra via). Prima della grotta risalire in verticale le rocce per 7 metri, raggiungendo degli alberelli dove si può comodamente sostare. 15 Mt., III+.

2° tiro:
si percorre per qualche metro la traccia di sentiero che va verso destra, poi si risalgono delle facili (II) roccette, poi si cammina ancora un po’ verso sinistra su traccia di sentiero, giungendo alla base della parete successiva, dove si sosta al tronco di un albero. 20 Mt., II.

3° tiro:
si risalgono due lisce pance di roccia (IV), poi si giunge sotto ad un grosso tetto sporgente. Traversare a destra con movimenti delicati (V-) raggiungendo una sosta, ma si passa oltre risalendo a destra un diedrino di 7-8 metri che conduce ad una strettissima cengia, la si traversa verso destra raggiungendo una terrazza tra gli alberi, dove è attrezzata una sosta. 40 Mt., V-.

4° tiro:
dalla sosta procedere in conserva o slegati sul tranquillo sentiero che sale verso la parete successiva, poi seguire la traccia verso sinistra fino al limite sinistro della parete, dove su un piccolo terrazzino è attrezzata la sosta (scritta “Simonetta” alla base). 15 Mt., semplice camminata su sentiero.

5° tiro:
attaccare l’elegante spigolo in verticale sopra la sosta (attenzione, roccia unta), in un passo gli appigli sono piccoli (V) e sfuggenti, vietato attaccarsi al cordino ancorato ad una clessidra vicino al chiodo. Superato il passo delicato lo spigolo diviene più facile (IV) e lo si segue piegando a sinistra, dove si sbuca in un tratto piano con alberi, raggiungendo poi un larga piazzola dove in corrispondenza della scritta “Simonetta” sulla parete si trova la sosta. 25 Mt., un passo di V.

6° tiro:
risalire il soprastante diedro fessurato, è verticale e tecnico (V) ma comunque ben chiodato, poi si afferra un lama di roccia e ci si sposta sulla destra. Ora, afferrando la comoda lama, si traversa 5 metri verso sinistra fino al piccolo terrazzino dove si sosta. 25 Mt., V.

7° tiro:
superare lo strapiombino sopra la sosta (spit subito raggiungibile) aiutandosi con un comodo maniglione, poi seguire la facile fessura che in breve conduce al terrazzo sulla vetta, dove si trova la sosta. Lo svacco qui è d’obbligo. 20 Mt., IV.
Discesa
Imboccare il sentiero che scende a destra nel bel bosco mediterraneo, al primo bivio prendere a destra, al secondo scendere ancora a destra raggiungendo così la strada sterrata che, percorsa in discesa, riconduce alla macchina.

Note
Siamo partiti da Bergamo/Brescia il 1 novembre per prendere parte al raduno regionale ISM. Grazie a Dags (Daniele Guastavino) per l'ospitalità.
Commenti vari
Al termine della Simonetta Luca e Bertoldo hanno attaccato "Via Col Vento". Viene data in quattro tiri ma, sprovvisti di relazione e con una corda da 70 metri, sono riusciti a farla in tre.
   
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Bertoldo sul primo tiro
Gölem in sosta all'inizio del terzo tiro
   
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Bertoldo fa sicura a Gölem sulla quarta lunghezza
Bertoldo sul traverso del sesto tiro
   
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L'inizio del settimo e ultimo tiro
Bertoldo e Gölem a fine vie
   
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Bertoldo sulla Via Col vento

Luca e Bertoldo in vetta dopo Via Col Vento

   

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