Val Taleggio - Sorgenti del fiume Enna

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Vedeseta (BG)
Quota partenza 820 Mt. circa Quota di arrivo 890 Mt.
Dislivello totale +250 Mt. compresi i saliscendi Data di uscita 06/10/2012
Ore di salita 1 h. 30' Ore di discesa 1 h.
Sentieri utilizzati Non numerati Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri
Giornata soleggiata preceduta da forti piogge che hanno ingrossato il torrente rendendo lo spettacolo delle cascate più affascinante. Sentieri comodi ed evidentissimi, a parte l'ultimo tratto che conduce a ridosso della cascata e della grotta da cui sgorga il torrente, che risulta piuttosto insidioso per l'umidità e per l'instabilità del fondo.
Eventuali pericoli
Attenzione ad alcuni tratti scivolosi nei pressi della grotta della sorgente.
Presenza di acqua
A parte il torrente Enna, troverete una bella fonte nel bosco nei pressi di una baita dopo circa 30 minuti di camminata e dopo circa 1 ora una curiosa fonte ferruginosa con una breve deviazione dal percorso originale. Quest'ultima ha ovviamente un sapore particolare e poco piacevole, ma comunque potabilissima. Varie fontane in paese.
Punti di appoggio
Oltre ad alcune antiche e belle baite dei primi anni del 1800, tipiche della Val Taleggio (chiuse), troverete una baita diroccata nel bosco dopo circa 40 minuti di cammino.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Stivali di gomma se vi volete inoltrare qualche metro nella grotta da cui sgorga il fiume sopra la cascata.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Escursione semplice ma che consente di visitare un angolo nascosto e carino della Val Taleggio. Punti d'interesse della camminata sono senz'altro le cascatelle più o meno alte lungo il corso del fiume Enna, sicuramente le cascate finali e la grotta piena d'acqua sopra di esse, ma non meno interessanti sono il bellissimo bosco iniziale in cui si cammina e la fonte di acqua ferruginosa poco prima delle sorgenti. In generale la camminata, breve e poco faticosa è adatta a tutti.
Descrizione percorso
Giunti a Vedeseta, nella bella ed affascinante Val Taleggio, cercate la chiesa, da qui, nei pressi di un obelisco bianco, parte il sentiero che lungo una scalinata ciottolata vi fa scendere in un prato con alcune baite del 1800 dalla copertura a piode tipica di questa valle. Proseguite lungo il prato verso destra e immergetevi poco dopo nel bellissimo bosco misto di latifoglie attraverso un comodo sentiero in mezzacosta. Il fianco del bosco è molto ripido ma la camminata è sempre sicura ed in tranquilla discesa o in falso piani. Giunti sul fondo della prima valletta, attraversate il torrentello Casera nei pressi del quale troverete alcuni piccoli salti d'acqua, risalite il ripido lato opposto della valletta e arriverete ad una baita nei pressi della quale troverete una fonte d'acqua potabile. Proseguite sempre in falsopiano e in breve arriverete al cospetto di una serie di fasce rocciose affioranti sulla destra del cammino dalle quali un tempo si estraevano le “piode” per fare i tetti delle baite. Passata una baita diroccata, il sentiero punta decisamente in discesa verso il fondo della valle. Qui arrivati vi troverete di fronte ad un bivio, prendete a destra, in leggera salita seguendo le indicazioni di una palina che segnala le sorgenti del fiume. Il percorso si fa meno interessante, su fondo monotono e a tratti scivoloso. In pratica risalite il corso del torrente che rimane alla vostra sinistra. In alcuni punti il fiume crea delle belle pozze ampie e trasparenti, in altri punti forma piccole rapide. Prendete il tempo di fare qualche brevissima deviazione fin sul bordo del corso d'acqua e scattate alcune belle foto. Lungo il percorso arriverete ad un bellissimo spiazzo nel folto del bosco con tanto di un paio di tavoli da pic-nic. Proseguite e superate due ponti (il primo è più lungo e abbastanza traballante). Poco dopo il secondo ponte, sulla destra trovate una palina che indica una fonte d'acqua ferruginosa dal curioso color rosso della zona attorno al getto d'acqua. Ritornate sul percorso originale e proseguite in leggera salita, attraversate un terzo ponte. In pochi minuti incontrerete la palina con l'indicazione per le sorgenti del fiume. Dal sentiero scendete sulla sinistra fino ad attraversare il fiume camminando su sassi affioranti dall'acqua. Attraverso un sentierino sdrucciolevole raggiungete la bella e rumorosa cascata (5-6 Mt. d'altezza) che scende dall'alto. Proseguite oltre, sempre prestando attenzione ai punti più scivolosi, fino ad un ampia grotta piena d'acqua limpidissima dalla quale sgorga il fiume Enna.
Discesa
Ricalcate il percorso fatto all'andata fino al bivio che indica Vedeseta (a sinistra) oppure Ponte Lavina proseguendo dritti. Seguendo a sinistra rifarete interamente il sentiero dell'andata. Proseguendo dritti invece camminate su terreno pianeggiante o in leggerissima discesa con il fiume sempre alla vostra destra. Dopo circa 10 minuti attraversate un torrente incanalato artificialmente proveniente dalla vostra sinistra. Immediatamente dopo, svoltate a sinistra e su un ripido ed inizialmente poco evidente sentiero rientrate nel bosco ed iniziate a risalirlo. Continuate fino ad uscire dal bosco e vi troverete su un ampio sentiero erboso che con alcuni ampi tornanti vi farà guadagnare quota. Poco dopo il sentiero diviene pianeggiante per poi scendere leggermente fino al bacino idrico del paese. Da qui svoltate a sinistra e con percorso libero risalite i pascoli erbosi passando a fianco di una cascina dove troverete anche una piccola fontanella. Superate alcuni gradini ricavati nelle'erba, passate a fianco di un caseggiato e sbucate sulla strada, svoltando a sinistra tornate in 2 minuti alla chiesa.

Note
Consiglio di fare questa camminata in una stagione umida come l'autunno per godere appieno delle bellezze del bosco ma soprattutto di un volume maggiore di acqua del fiume e della cascata finale. Molto belle devono essere le cascate durante le gelate primaverili quando il tutto si trasforma in grandi colate ghiacciate. Attenzione in questo caso al pericolo di scivolate.
Commenti Vari
Io, al ritorno ho seguito il percorso qui descritto per la discesa, ma vi consiglio di rifare semplicemente il sentiero intrapreso durante l'andata che risulterà molto più interessante e ombroso. Una nota dolente di questo percorso la troverete sicuramente nella presenza di numerosissimi piccoli tralicci dell'alta tensione (misericordiosamente pitturati di verde…) sul fondo della valle dell'Enna, proprio a ridosso del sentiero che porta alle sorgenti, a pochi metri dal fiume stesso. Peccato perché rovinano l'intero panorama di una valle così stretta e selvaggia.
   
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Tipica baita della Val Taleggio
Il bel bosco nei pressi del torrente
   
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Omar attraversa il primo ponte
Omar alla cascata
   
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L'ingresso della grotta
L'interno della grotta delle sorgenti
 
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