Descrizione generale
Il Dociorìl è un'elevazione prativa che sorge tra la Val d'Udài e la Val di Dona e che cala con ripidi pendii sulla Val di Fassa. Solo il versante Sud-ovest è alpinisticamente interessante: qui verticali pareti si alternano a torri rocciose dando vita al Sòt Palacia.
Lo Spigolo delle Bregostane (noto anche come via Donatella) fu salito nel 1988 da Gino Battisti e E. Ravaglia. Le Bregostane sono delle creature mitologiche fassane dedite al rapimento di fanciulli e pertanto non troppo simpatiche agli abitanti della valle. Non siamo invece riusciti a scoprire nulla su Donatella, la ragazza a cui l'itinerario è dedicato.
La via, certamente meritevole di una ripetizione, è oggi divenuta una classica: la roccia è ottima, l'arrampicata di soddisfazione e l'esposizione costante.
Sulle lunghezze di corda
si trovano chiodi e fix ma è necessario integrare con dadi e friend; le soste sono state attrezzate/rinforzate con fix.
Attacco, descrizione della via
I sentieri per l'avvicinamento partono dalla piccola frazione di Muncion situata sopra Pera di Fassa; puntare presto la sveglia perchè i posti auto sono limitati.
Da Pera di Fassa risalire la valle in direzione di Canazei e imboccare, sulla sinistra, la strada che sale al rif. Gardeccia. Superati alcuni tornanti proseguire sino all'incrocio, sulla destra, con la Strada de Cuch (indicazioni CAI). Non svoltare ma parcheggiare poco dopo.
Imboccare la Strada de Cuch seguendo le indicazioni per la Val d'Udài e attraversando dei boschi sino a congiungersi con il sentiero che sale direttamente da Mazzin. Continuare e attraversare il greto del torrente; in breve si raggiunge la località Soscorza (1690 Mt.). Salire a destra e quando il sentiero spiana (poco prima di un canalino e sotto la verticale dello spigolo), abbandonarlo per imboccare verso sinistra una traccia (ometto) che in alcuni punti è molto vaga ma mai troppo difficile da individuare. Un canalino porta infine alla base dello spigolo; qui si trova l'attacco (fix).
1° tiro:
salire a sinistra dello spigolo e portarsi poi a destra per superare un muretto delicato. Una placchetta consente di guadagnare il terrazzo di sosta (chiodo+fix+cordone+maglia rapida). 30 Mt., IV, V, 2 fix, 2 chiodi, 1 clessidra con cordone.
2° tiro:
salire a sinistra raggiungendo una cengia; seguirla per pochi metri verso sinistra sin sotto un diedro giallo fessurato. Salirlo e, raggiunta una stretta cengia, salire la fessura sino ad entrare nel camino, dove si sosta (2 fix+cordone).
30 Mt., IV+, V, 1 passo di V+, V-, 2 fix, 2 chiodi, 1 friend incastrato.
3° tiro:
superare lo strapiombino che chiude il camino e proseguire lungo la fessura (o la placca alla sua destra), uscendo su facili rocce.
Aggirare verso destra una paretina e salire il canale obliquo verso sinistra sino alla comoda terrazza di sosta (fix+maglia rapida).
35 Mt., V, V-, III, 1 fix.
4° tiro:
spostarsi a destra e salire il diedro giallo (roccia un po' delicata). Proseguire verso sinistra sino a raggiungere una cengia e salire la bella placca grigia uscendone verso destra e raggiungendo la sosta (fix+clessidrina sulla destra).
35 Mt., VI-, V, V-, 3 fix, 2 chiodi, 1 clessidra con cordone.
5° tiro:
continuare per rocce più semplici fin sotto una sporgenza, che si supera sulla sinistra, per poi continuare lungo una bella placca sino alla sosta (fix+clessidra con cordone). 40 Mt., III, IV, 1 fix.
6° tiro:
salire a destra, puntando al filo dello spigolo, e superare un muretto. Proseguire lungo la cresta e sostare (fix+clessidra+libro di via) poco dopo. 20 Mt., II, IV, II.
7° tiro:
salire a sinistra rimontando rocce gialle. Proseguire in verticale per poi traversare delicatamente verso destra. Continuare lungo la cresta sino a raggiungere la sosta (2 fix). 25 Mt., IV, V-, IV-, 2 fix, 2 chiodi.
8° tiro:
portarsi alla base della parete e salire il diedro giallo. Spostarsi poi a destra e salire una placca grigia che consente di guadagnare la sosta (2 fix+cordone). 30 Mt., IV+, IV-, I, 2 fix, 1 chiodo con anello, 1 clessidra con cordone.
Discesa
Dal termine della via abbassarsi leggermente sul versante opposto e risalire poi, superando delle facili roccette (II, III-), sino a raggiungere i prati sommitali (utile tenere il casco). Poco prima della vetta, abbassarsi lungo un canalino sulla destra, traversare sotto delle rocce vulcaniche nere, e risalire (è anche possibile raggiungere la vetta e poi ridiscendere verso destra). Scendere ora lungo prati sulla sinistra (versante est) sino a dei fienili (alcuni diroccati), oltre cui si tiene la destra fino ad un altro fienile. Seguire la traccia alla sua sinistra che aggira la parete e che conduce ad una baita. Continuare ancora lungo la traccia sino a raggiungere il bivio con ometto.
Da qui percorrere a ritroso i sentieri percorsi durante l'avvicinamento. |