Descrizione generale
Bella salita ad una delle più panoramiche vette della Valle Brembana,
lungo un bel percorso dai due aspetti: facile ed accessibile a tutti
fino al Lago Moro, più impegnativo e adatto ad escursionisti capaci
nell'uso di piccozza e ramponi su terreni esposti, sottili creste
innevate e tratti di roccette spesso coperte di neve o ghiaccio, nella
parte finale verso la vetta. Se la salita al Corno Stella risulta
abbordabile a tutti nel periodo estivo, tale non risulta nel periodo
invernale quando la via di salita diviene più impervia e impegnativa,
senza comunque raggiungere livelli che vadano oltre l'alpinismo facile
o poco più, a seconda delle condizioni della cresta finale. Per
completare l'escursione, tornati al Lago Moro, saliamo al Passo di
Valcervia e da lì scendiamo al Monte Bello seguendo una piacevolissima
e facile cresta, con numerosi e divertenti saliscendi molto panoramici.
Descrizione percorso
Giunti
a Foppolo in Alta Valle Brembana,
seguiamo le indicazioni per il Passo di Dordona ben evidenti presso un
tornante sinistrorso. Lasciamo l'auto al termine della strada in
località Rochi (o Ronchi secondo alcune cartine), in via Rovera. Qui,
nel punto in cui si trova una palina di metallo con le indicazioni per
il passo stesso (n. 202) e per il Passo di Porcile e quello del Tartano
(n. 201), procediamo in salita fino all'inizio della strada sterrata.
Camminiamo ora su questa sterrata, ampia e sassosa. Bellissime le viste
sul Monte Pegherolo e le cime che lo circondano alle nostre spalle.
Arrivati ad alcuni orrendi paravalanghe in cemento prefabbricato
troviamo una palina che crea un poco di confusione. Da qui noi dobbiamo
seguire il sentiero n. 204 per il Monte Bello. Per farlo passiamo tra i
paravalanghe, il primo dei quali ha tre vie di arrampicata artificiale
ricavate sulla sua parete. Lasciamo le vie alla nostra destra e saliamo
lungo la strada prima sterrata e poi cementata. Un evidente bollo con
il n. 204 è posto proprio sul paravalanghe. In breve la strada piega
verso destra e supera una baita alta sulla sinistra del sentiero. Più
avanti arriviamo ad una vecchia stazione di un impianto di risalita in
disuso alla nostra destra (bollo su un traliccio). Qui pieghiamo verso
sinistra e poi nuovamente a destra fino ad un dosso dal quale ci
immettiamo in un ampio vallone. Superiamo un traliccio dell'alta
tensione e proseguiamo lungo l'evidente stradina sterrata che ora
appare più stretta e segue un andamento quasi pianeggiante. Già appare
in lontananza la cupolona del Monte Bello, dritta davanti a noi con la
sua croce a metà profilo. Bella vista anche sul Monte Valgussera ed il
Pizzo del Vescovo alla nostra destra, oltre le piste da sci.
Proseguiamo fino ad un bivio con palina e frecce, dove a sinistra si
andrebbe verso il Passo di Dordona. Noi andiamo dritti inoltrandoci
sempre più nell'ampio vallone. Poco dopo ecco un'altra freccia di legno
che indica la Terrazza Montebello, un tempo Terrazza Salomon, dove
termina l'impianto di risalita delle piste da sci. Seguiamo la freccia
e con un lungo mezzacosta in ambiente piuttosto esposto a slavine e
valanghe. Con percorso in senso orario arriviamo al centro del vallone
per poi iniziare a salire sul versante opposti, in direzione delle
piste da sci sopra di noi. Il tracciato è in mezzacosta abbastanza
ripida e spesso dobbiamo attraversare piccoli valloncelli che scendono
dalla nostra sinistra. Una volta cominciata la risalita dall'altro lato
del vallone, in breve arriviamo davanti alle piste da sci. Senza
entrarvi, seguiamo la pista verso sinistra ed in pochi minuti di ripida
salita, eccoci alla Terrazza Montebello dove è presente il ristoro
omonimo. Da qui, passando dietro al ristoro, arriviamo ad una sbarra di
legno che da inizio alla strada semi pianeggiante che conduce al Lago
Moro. Si tratta di un comodo sentiero in mezzacosta che con tutta
tranquillità ci porta alla conca sotto al lago. Lungo questo tratto
fare attenzione alle possibili slavine che scendono dai ripidi pendii
alla nostra sinistra. Proprio sulla cresta sopra le nostre teste
andremo a discendere al ritorno. Dalla conca sotto al lago, seguendo un
percorso non obbligatorio si sale al lago stesso (2235 metri di quota)
dal quale si ha una bella vista sulla vallata sottostante e sulle cime
circostanti. Lasciando il lago alla nostra sinistra, saliamo verso
l'evidente pendio davanti a noi, ripido e regolare (palina presso la
diga del lago con indicata la via da seguire). Lo possiamo salire da
destra oppure direttamente al centro. Salando verso destra troveremo
alcuni ometti del sentiero estivo. Senza nessuna difficoltà, ma con un
certo impegno fisico vista la netta pendenza, guadagniamo la spalla del
Corno Stella dalla quale inizia la cresta vera e propria (30-40 minuti
dal lago). Ora affrontiamo la parte più impegnativa della salita
seguendo fedelmente il filo di cresta che non deve mai essere
abbandonato. Il percorso alterna tratti sottili ed esposti ad altri più
ampi e tranquilli, punti misti di roccette e neve con brevi gradini
rocciosi. La cresta non è mai ripida e solamente in un paio di punti
occorre prestare la massima attenzione, specialmente in discesa al
ritorno. L'andamento prevede tratti più ripidi ad altri quasi
pianeggianti. Conviene non scendere mai a destra verso la vicina
traccia del sentiero estivo, posta pochi metri sotto la cresta che
stiamo fedelmente seguendo. Facendo attenzione alle cornici ed al
possibile ghiaccio sulle roccette verso destra, in circa 30 minuti
dalla spalla, e in 1 ora abbondante dal lago, eccoci davanti alla bella
croce in ferro posta sulla cima del Corno Stella, preceduta poche
decine di metri prima da una croce più piccola.
Discesa Tornati
al Lago Moro, invece di proseguire sul tracciato dell'andata, deviamo
verso destra e saliamo verso il Passo di Valcervia. Passiamo accanto
alla piccola santella poco sopra le rive del lago e con percorso più o
meno libero rimontiamo il ripido valloncello che sale verso il passo
restando sul suo lato sinistra per che sale. In meno di 30 minuti,
seguendo le indicazioni di una palina che segnala il sentiero n° 204A,
eccoci nei pressi del Passo di Valcervia, oppure poco più alti alla sua
sinistra, a seconda dell'itinerario seguito. Dalla linea di cresta,
andiamo a sinistra e seguendo la cresta stessa in maniera fedele, con
una serie di saliscendi giungiamo alla croce di metallo del Monte
Bello. La cresta da seguire è piuttosto facile , ma presenta un paio di
punti in cui risulta ripida e sottile, qui è possibile spostarsi verso
sinistra e camminare su tale versante per quei pochi metri necessari a
scendere il tratto troppo ripido. Molto bella la vista verso l'aguzzo
Monte Toro alla nsotra destra. In circa 30 minuti di divertente e
mai difficile cavalcata eccoci al termine della cresta e da qui con un
ultimo tratto di discesa su dorsale, eccoci alla croce del Monte Bello,
anche se tale croce non è posta su nessuna vetta, ma piuttosto su un
pendio che scende ripido e dritto verso il ristoro Montebello. Qui ci
arriviamo in pochi minuti di ripida discesa. Dal ristoro non ci resta
che seguire il percorso già fatto al mattino. |