Monte Colodri/Parete Est - Via L'Incompiuta

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località  di partenza Arco (TN)
Quota partenza 100 Mt. Quota di arrivo 400 Mt. circa
Dislivello totale

+65 Mt. circa per l'attacco
+235 Mt. la via (350 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 431B
Ore di salita 10' per l'attacco
7 h. la via
Ore di discesa

5' sino alla vetta del Colodri
30' dalla vetta al parcheggio

Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Stupenda
Data di uscita 29/12/2021 Difficoltà VII/VI+, A0
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Gabriel.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata invernale con un tiepido sole che ci ha fatto compagnia sulle prime lunghezze e che ci ha permesso di arrampicare con una felpa leggera. Il resto della salita ci ha richiesto abbigliamento più pesante ma le temperature erano più che accettabili. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente. La ferrata che si percorre in discesa non è difficile però presenta dei tratti molto unti e, se bagnati, decisamente scivolosi.
La roccia in via è ottima. Gli unici metri un po' unti sono quelli che condivide con la via Katia Monte.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. La via, salvo pochi passi è poco protetta, è quindi indispensabile portare dadi e friend (utile raddoppiare da 0.3 a 3 Camalot e avere con se un 4 Camalot) per integrare.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il monte Colodri è il simbolo dell'arrampicata nella Valle del Sarca. È situato immediatamente a nord dell'abitato di Arco e presenta pareti molto verticali e strapiombanti percorse quasi ovunque da itinerari d'arrampicata. Dalle linee classiche lungo fessure e diedri affrontate già nella seconda metà degli anni '70 a quelle estreme in artificiale o chiodate per l'arrampicata libera su difficilissime placche.
In comune hanno arrampicata atletica e roccia quasi sempre ottima.
La via L'Incompiuta è stata aperta nel 2012 da Heinz Grill, Ivo Rabanser, Florian Kluckner e Franz Heiss e sale per la quasi totalità lungo una sequenza logica di diedri e fessure. Un’impegnativa placca caratterizza la nona lunghezza. L'itinerario è oggi divenuto classico e nonostante le numerose ripetizioni la roccia non è unta, salvo i pochi metri che condivide con la via Katia Monte.
Le soste sono quasi tutte attrezzate con un fix da 10mm con anello, mentre in via sono presenti solo pochi chiodi e qualche raro cordone. I diedri offrono ottime possibilità di proteggersi con protezioni veloci e richiedono una progressione in dulfer o a incastro.
Sulla guida "Arco Pareti - Volume 1" di Diego Filippi (Versante Sud, 2020) è riportato il seguente commento di Mauro Loss: è una via di deciso stampo alpinistico: bella, interessante e intrigante. Fessure, diedri e alla fine placche caratterizzano questa via mai banale, da non sottovalutare, dove è indispensabile sapersi proteggere con stopper e friend. Una via completa, di sicuro ingaggio che garantisce soddisfazione e appagamento.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento imboccare la strada che conduce ai campeggi e alla piscina comunale ove conviene parcheggiare. Seguire il sentiero che conduce verso la ferrata del Colodri. Raggiunti i primi grossi massi attrezzati per l'arrampicata sportiva deviare a destra in direzione della parete Est dei Colodri. Superare la rampa di attacco della Via Katia Monte e continuare a traversare per comodo sentiero sino a raggiungere l'attacco contrassegnato da una scritta azzurra con i nomi degli apritori (Rabanser, Grill, Kluckner e Heiss). Poco oltre si trova l'attacco della Via Bertamini (scritta - qui attacca anche la Via Barbara, che condivide con la Bertamini il primo tratto).

1° tiro:
alzarsi facilmente lungo la placca fino a quando è possibile traversare a sinistra in direzione dell'evidente diedro. Salirlo con un’arrampicata fisica e dopo pochi metri spostarsi a destra con una sequenza di passi delicati (chiodo sulla destra poco visibile). Un diedrino conduce alla sosta (1 fix con anello). 20 Mt., IV, VI+, A0 (in libero VIII-), VI, 4 chiodi, 2 clessidre con cordone.

2° tiro:
alzarsi sopra la sosta sfruttando un diedro fessurato per poi spostarsi in placca a destra dopo pochi metri. Rimontare i facili blocchi e guadagnare un pulpitino. Qui la via originale va a sinistra (visibile la sosta – 1 fix+1 fix con anello) ma, per logicità, conviene proseguile lungo la variante Groaz alla via Katia Monte (Giovanni Groaz, Roberto Segalla – 1976). Spostarsi a destra e salire una fessura che conduce a un muro compatto oltre il quale si raggiunge un piccolo terrazzino (alberello). Mediante facili gradoni alzarsi in verticale sino alla sosta (1 fix con anello). Pochi metri a sinistra. è ben visibile il diedro della variante Groaz. 40 Mt., VI-, VI, 3 chiodi. Se invece volete seguire la via originale: dalla sosta a sinistra spostarsi a sinistra e superare un muro compatto. Per facili gradoni raggiungere la sosta alla base del diedro. 20 Mt., VI, A0, IV, 5 chiodi.

3° tiro:
salire a destra della sosta sino a raggiungere una lama rovescia che consente uno spostamento a sinistra. Raggiunto il diedro, seguirlo in verticale sino alla sosta (1 fix con anello), posta sulla destra, alla base di un diedro giallo. 40 Mt., V, VII oppure VI+ e A0, VI+, 2 clessidre con cordone, 1 chiodo.

4° tiro:
salire il diedro e uscire a destra sull'evidente cengia. Qui sostare (1 fix+1 fix con anello). Poco più in alto si trova la sosta della via Katia Monte. 35 Mt., VI+, VII oppure VI+ e A0, 1 clessidra con cordone.

5° tiro:
traversare verso destra lungo la cengia fino a quando è possibile alzarsi per circa un metro e guadagnare una cengia più alta. In corrispondenza di un lungo cordone ancorato a una radice alzarsi lungo un muretto e portarsi facilmente alla base del successivo diedro. Qui sostare (1 chiodo con anello). 40 Mt., IV, V+, III, 1 chiodo con cordone, 1 radice con cordone.

6° tiro:
salire lungo il diedro sino a quando questo diviene più impegnativo. Qui spostarsi a sinistra lungo la placca e mediante una lama raggiungere la sosta. 30 Mt., VI+, 2 chiodi.

7° tiro:
alzarsi leggermente sopra la sosta e traversare a sinistra in direzione di un anello cementato (in comune con la via Katia Monte). Vincere un passo strapiombante e dal fix, anziché traversare a destra (via Katia Monte) alzarsi in verticale sino a raggiungere un diedro che si segue sino alla sosta (1 fix con anello), posta sulla sinistra. 30 Mt., VI, V+, VI+, 1 cordone su albero tagliato, 1 anello cementato, 2 chiodi, 1 fix con cordone, 1 clessidra con cordone.

8° tiro:
proseguire in verticale lungo il diedro sino quando questo muore (alberello sulla destra). Qui traversare a sinistra sino alla sosta (1 fix con anello). 25 Mt., VI+, 1 chiodo.

9° tiro:
alzarsi lungo la placca e in corrispondenza di una lama, spostarsi a sinistra. Alzarsi delicatamente lungo la placca e traversare a destra. Proseguire sempre verso destra sfruttando delle fessure rovesce fino a raggiungere la sosta (1 fix con anello), che si trova a destra di un marcato diedro grigio. 40 Mt., VII- oppure VI+ e A0, 5 chiodi di cui 1 con cordone, 1 clessidra con cordone.

10° tiro:
traversare facilmente a sinistra sfruttando la fessura orizzontale e proseguire in verticale lungo il diedro. Poco prima del suo termine, spostarsi a sinistra e grazie a una comoda cengia, guadagnare la sosta (1 fix con anello+1 fix). 30 Mt., IV+, V+, 1 chiodo.

11° tiro:
traversare facilmente a sinistra sin al punto più alto della cengia. Qui riprendere a salire in verticale superando un muro compatto. Una fessura/lama strapiombante verso destra consente di uscire sulla sommità. Sosta da attrezzare. 40 Mt., VI+, V+, 3 chiodi, 1 clessidra con cordone.
Discesa
Dal termine della via imboccare una traccia di sentiero verso sinistra in direzione della cima del Monte Colodri (sulla croce è presente libro di vetta). Da qui abbassarsi verso sud (segnavia bianchi e rossi) sino a raggiungere la ferrata del Colodri (n. 431B) che scende in direzione di Arco e velocemente riporta al parcheggio.

Note

Come tutte le altre vie della valle è consigliata la salita nelle mezze stagioni o nelle belle giornate invernali (facendo attenzione alla ore di luce). Da evitare il periodo estivo.

Commenti vari
Complimenti a Gabriel che si è tirato tutta la via da primo di cordata!
   

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Gabriel e Will all'attacco della via

Il primo tiro. Arrampicata fisica e tecnica

   

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L'inizio del secondo tiro A metà del secondo tiro, per logicità, si può proseguire sulla variante Groaz alla via Katia Monte
   

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I primi metri del terzo tiro

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 Il quarto tiro corre lungo un bellissimo diedro giallo

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Will in uscita alla S4

Il facile traverso della quinta lunghezza

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Sesto tiro. Riprendono le difficoltà sostenute

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 Alcuni metri del settimo tiro sono in comune con la Katia Monte

Matteo quasi alla S7

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 Gabriel sull'impegnativo ottavo tiro

L'inizio della placca del nono tiro

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Il Monte Colodri con i tracciati delle vie:
Pomi coti, Del Bepi, White Crack, Brunello Sommadossi,
Renata Rossi, Katia Monte, L'Incompiuta e Barbara.