Descrizione
generale
Il monte Colodri è il simbolo dell'arrampicata nella Valle del Sarca. È situato immediatamente a nord dell'abitato di Arco e presenta pareti molto verticali e strapiombanti percorse quasi ovunque da itinerari d'arrampicata. Dalle linee classiche lungo fessure e diedri affrontate già nella seconda metà degli anni '70 a quelle estreme in artificiale o chiodate per l'arrampicata libera su difficilissime placche.
In comune hanno arrampicata atletica e roccia quasi sempre ottima.
La via L'Incompiuta è stata aperta nel 2012 da Heinz Grill, Ivo Rabanser, Florian Kluckner e Franz Heiss e sale per la quasi totalità lungo una sequenza logica di diedri e fessure. Un’impegnativa placca caratterizza la nona lunghezza. L'itinerario è oggi divenuto classico e nonostante le numerose ripetizioni la roccia non è unta, salvo i pochi metri che condivide con la via Katia Monte.
Le soste sono quasi tutte attrezzate con un fix da 10mm con anello, mentre in via sono presenti solo pochi chiodi e qualche raro cordone. I diedri offrono ottime possibilità di proteggersi con protezioni veloci e richiedono una progressione in dulfer o a incastro.
Sulla guida "Arco Pareti - Volume 1" di Diego Filippi (Versante Sud, 2020) è riportato il seguente commento di Mauro Loss: è una via di deciso stampo alpinistico: bella, interessante e intrigante. Fessure, diedri e alla fine placche caratterizzano questa via mai banale, da non sottovalutare, dove è indispensabile sapersi proteggere con stopper e friend. Una via completa, di sicuro ingaggio che garantisce soddisfazione e appagamento.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento imboccare la strada che conduce ai campeggi e alla piscina comunale ove conviene parcheggiare. Seguire il sentiero che conduce verso la ferrata del Colodri. Raggiunti i primi grossi massi attrezzati per l'arrampicata sportiva deviare a destra in direzione della parete Est dei Colodri. Superare la rampa di attacco della Via Katia Monte e continuare a traversare per comodo sentiero sino a raggiungere l'attacco contrassegnato da una scritta azzurra con i nomi degli apritori (Rabanser, Grill, Kluckner e Heiss). Poco oltre si trova l'attacco della Via Bertamini (scritta - qui attacca anche la Via Barbara, che condivide con la Bertamini il primo tratto).
1° tiro:
alzarsi facilmente lungo la placca fino a quando è possibile traversare a sinistra in direzione dell'evidente diedro. Salirlo con un’arrampicata fisica e dopo pochi metri spostarsi a destra con una sequenza di passi delicati (chiodo sulla destra poco visibile). Un diedrino conduce alla sosta (1 fix con anello). 20 Mt., IV, VI+, A0 (in libero VIII-), VI, 4 chiodi, 2 clessidre con cordone.
2° tiro:
alzarsi sopra la sosta sfruttando un diedro fessurato per poi spostarsi in placca a destra dopo pochi metri. Rimontare i facili blocchi e guadagnare un pulpitino. Qui la via originale va a sinistra (visibile la sosta – 1 fix+1 fix con anello) ma, per logicità, conviene proseguile lungo la variante Groaz alla via Katia Monte (Giovanni Groaz, Roberto Segalla – 1976). Spostarsi a destra e salire una fessura che conduce a un muro compatto oltre il quale si raggiunge un piccolo terrazzino (alberello). Mediante facili gradoni alzarsi in verticale sino alla sosta (1 fix con anello). Pochi metri a sinistra. è ben visibile il diedro della variante Groaz.
40 Mt., VI-, VI, 3 chiodi.
Se invece volete seguire la via originale: dalla sosta a sinistra spostarsi a sinistra e superare un muro compatto. Per facili gradoni raggiungere la sosta alla base del diedro. 20 Mt., VI, A0, IV, 5 chiodi.
3° tiro:
salire a destra della sosta sino a raggiungere una lama rovescia che consente uno spostamento a sinistra. Raggiunto il diedro, seguirlo in verticale sino alla sosta (1 fix con anello), posta sulla destra, alla base di un diedro giallo. 40 Mt., V, VII oppure VI+ e A0, VI+, 2 clessidre con cordone, 1 chiodo.
4° tiro:
salire il diedro e uscire a destra sull'evidente cengia. Qui sostare (1 fix+1 fix con anello). Poco più in alto si trova la sosta della via Katia Monte. 35 Mt., VI+, VII oppure VI+ e A0, 1 clessidra con cordone.
5° tiro:
traversare verso destra lungo la cengia fino a quando è possibile alzarsi per circa un metro e guadagnare una cengia più alta. In corrispondenza di un lungo cordone ancorato a una radice alzarsi lungo un muretto e portarsi facilmente alla base del successivo diedro. Qui sostare (1 chiodo con anello). 40 Mt., IV, V+, III, 1 chiodo con cordone, 1 radice con cordone.
6° tiro:
salire lungo il diedro sino a quando questo diviene più impegnativo. Qui spostarsi a sinistra lungo la placca e mediante una lama raggiungere la sosta. 30 Mt., VI+, 2 chiodi.
7° tiro:
alzarsi leggermente sopra la sosta e traversare a sinistra in direzione di un anello cementato (in comune con la via Katia Monte). Vincere un passo strapiombante e dal fix, anziché traversare a destra (via Katia Monte) alzarsi in verticale sino a raggiungere un diedro che si segue sino alla sosta (1 fix con anello), posta sulla sinistra. 30 Mt., VI, V+, VI+, 1 cordone su albero tagliato, 1 anello cementato, 2 chiodi, 1 fix con cordone, 1 clessidra con cordone.
8° tiro:
proseguire in verticale lungo il diedro sino quando questo muore (alberello sulla destra). Qui traversare a sinistra sino alla sosta (1 fix con anello). 25 Mt., VI+, 1 chiodo.
9° tiro:
alzarsi lungo la placca e in corrispondenza di una lama, spostarsi a sinistra. Alzarsi delicatamente lungo la placca e traversare a destra. Proseguire sempre verso destra sfruttando delle fessure rovesce fino a raggiungere la sosta (1 fix con anello), che si trova a destra di un marcato diedro grigio. 40 Mt., VII- oppure VI+ e A0, 5 chiodi di cui 1 con cordone, 1 clessidra con cordone.
10° tiro:
traversare facilmente a sinistra sfruttando la fessura orizzontale e proseguire in verticale lungo il diedro. Poco prima del suo termine, spostarsi a sinistra e grazie a una comoda cengia, guadagnare la sosta (1 fix con anello+1 fix). 30 Mt., IV+, V+, 1 chiodo.
11° tiro:
traversare facilmente a sinistra sin al punto più alto della cengia. Qui riprendere a salire in verticale superando un muro compatto. Una fessura/lama strapiombante verso destra consente di uscire sulla sommità. Sosta da attrezzare. 40 Mt., VI+, V+, 3 chiodi, 1 clessidra con cordone.
Discesa
Dal termine della via imboccare una traccia di sentiero verso sinistra in direzione della cima del Monte Colodri
(sulla croce è presente libro di vetta). Da qui abbassarsi verso sud (segnavia bianchi e rossi) sino a
raggiungere la ferrata del Colodri (n. 431B) che scende in direzione di Arco e velocemente riporta al parcheggio. |