La Cingla - Cresta Nord/Nord-Est

 
Zona montuosa Adamello/Presanella Località di partenza Loc. Pozza delle Vacche - Caderzone (TN)
Quota partenza 1485 Mt. Quota di arrivo 2396 Mt.
Dislivello totale

+711 Mt. circa per l'attacco
+200 Mt. circa la via

Sentieri utilizzati n. 221
Ore di salita

1 h. 30' per l'attacco
2 h. la via

Ore di discesa 2 h.
Esposizione Nord, Nord-Est Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 02/07/2023 Difficoltà II, III, un paio di passi di IV
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti

Anita, Ermanno, Andrea, Diego e Sabrina.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata con meteo incerto. L'avvicinamento è stato caratterizzato da nuvole basse, che hanno reso l'ambiente suggestivo. I sentieri che conducono all'attacco sono evidenti ed è impossibile perdersi. La roccia è ottima ma in alcuni punti un po' sporca di muschio.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
C'è una fontana alla Malga Campastril (1830 Mt.).
Punti di appoggio
Malga Campastril (1830 Mt.), Malga Garzoné ed eventualmente il Rifugio San Giuliano (1960 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale dotazione d'arrampicata. Portare friend e cordini per integrare. Date le difficoltà contenute è possibile compiere tutta la salita con le scarpe d'avvicinamento.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Si tratta di una cresta piuttosto discontinua che dalla Bocchetta dell'Acqua Fredda sale, con facile e divertente arrampicata, in vetta a La Cingla, una sommità che divide i Laghi di San Giuliano dal Lago di Vacarsa.
Lungo l'itinerario sono stati posizionati 13 fix per rendere più sicura e veloce la progressione. Le difficoltà sono contenute (I, II e III) e le difficoltà massime sono costituite da un paio di passi di IV lungo il primo tratto.
La salita, anche se si svolge in quota, è abbastanza veloce e può essere 'azzardata', come abbiamo fatto noi, con condizioni di meteo incerto dato che, in numerosi punti, è possibile abbandonare la salita.
Attacco, descrizione della via
Risalire la Val Rendena seguendo le indicazioni per Pinzolo e Madonna di Campiglio. Nei pressi di Strembo, in corrispondenza di una rotonda, la statale (prima uscita a destra) oltrepassa il fiume Sarca e si porta sulla sponda idrografica sinistra. Qui abbandonarla, prendendo la seconda uscita della rotonda (indicazioni per Strembo, Bocenago e Caderzone Terme).
Attraversare Strembo percorrendo tutta via Nazionale, che nel comune di Caderzone diviene via Regina Elena. Oltrepassare la chiesa parrocchiale, che si trova sulla destra e, dopo aver superato il supermarket (Famila Cooperativa) piegare a sinistra in via Diaz. Seguirla e in corrispondenza di una cappella votiva, piegare a sinistra (bisogna compiere una specie di inversione – presente un cartello stradale che indica le terme). Dieci metri dopo il cartello, al termine della recinzione, svoltare subito a destra e imboccare la via San Giuliano. In breve si guadagna l’incrocio con via Bassett. Qui sono presenti diversi cartelli stradali turistici, tra cui uno che indica Malga Campo e Pozza delle Vacche. Proseguire dritti rimanendo su via San Giuliano. Raggiunto il successivo incrocio imboccare la strada che parte a sinistra della Casa per Ferie Madonna della Neve (cartelli stradali), quest’ultima mappata su Google.
La strada, ora stretta, inizia a guadagnare quota e ai due bivi successivi, seguire sempre le indicazioni per la Pozza delle Vacche, dov'è possibile parcheggiare comodamente.
Dal parcheggio seguire la traccia che, attraversando un bosco, inizia a guadagnare quota e si raccorda al sentiero n. 221, che sale da Caderzone e che, in questo punto, si presenta come una strada carrozzabile. In breve si raggiunge la Malga Campastril (1830 Mt.), dove si trova un alpeggio. Il sentiero 221 prosegue e raggiunge il bellissimo Lago di Vacarsa (1912 Mt.) e la soprastante Bocchetta dell'Acqua Fredda (2184 Mt.).
Alla bocchetta abbandonare il sentiero CAI e imboccare la traccia a sinistra che sale in direzione delle rocce. L'attacco si trova qualche metro a destra dello spigolo.
Salire la cresta puntando al filo dello spigolo di sinistra dove, pochi metri sopra, si trova il passo chiave (fix) della salita. Portarsi a destra dello spigolo e continuare per terreno più semplice. Continuare sfruttando delle fessure e qualche fix di passaggio. Il percorso è sempre evidente e logico. Superare un camino e le successive rocce sino a raggiungere delle piccole punte che sono state progressivamente denominate: Punta Alice e Punta Purcei. Quando il terreno diviene decisamente meno impegnativo e più discontinuo, la cresta prende un'esposizione a Nord-Est. Qui conviene proseguire a corda corta o slegati fino a raggiungere la sommità de La Cingla.
Discesa
Dalla vetta abbassarsi leggermente fino a prendere la cresta Nord-Ovest e mediante questa abbassarsi superando facili passi d'arrampicata e tratti erbosi. Raggiunto un bollo rosso, un po' prima del termine della cresta, scendere a destra. Superare pietraie e prati fino a raggiungere Malga Garzonè, nei cui pressi si trova uno storico larice, che con i suoi 600 anni è l'albero più vecchio del Parco dell'Adamello/Brenta. Dalla Malga raccordarsi facilmente al sentiero 221 che in salita conduce nuovamente alla Bocchetta dell'Acqua Fredda. Da qui rientrare all'auto percorrendo a ritroso il sentiero di avvicinamento.

   

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La Malga Campastril

Sabry, Andrea ed Ermanno

   

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Il bellissimo lago di Vacarsa

Anita durante l'avvicinamento

   

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La cresta vista dalla Bocchetta dell'Acqua Fredda

Lungo la cresta

   

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Ermanno raggiunge Will in sosta

Si prosegue verso la Punta Purcei

   

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Anita in vetta a Punta Purcei

Si prosegue slegati in direzione della vetta

   

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Durante la discesa lungo la cresta NO de La Cingla

Ermanno e Andrea durante la discesa