Descrizione generale
Via aperta il 15 ottobre 1965 dai fratelli
Reinhold e Siegfried Messner. Supera più o meno nel centro la liscia e verticale lavagna della parete nord. L'itinerario si sviluppa interamente in placca, senza grandi punti di riferimento, il che può creare problemi per individuare il percorso corretto. Sicuramente una grande impresa per l'anno in cui è stata aperta che ha risolto brillantemente il superamento della verticalissima parete nord della Cima della Madonna. Tutt'oggi resta un capolavoro che richiede intuito per potersi muovere agevolmente nel mare di placche che la caratterizzano.
Attacco, descrizione della via
Da Fiera di Primiero imboccare la strada statale n. 50 che sale verso San Martino di Castrozza ed il Passo Rolle. In corrispondenza di un netto tornante si stacca una piccola strada forestale che conduce alla Malga Zighertaghe
(palina di legno in loco). Proseguire lungo la strada (alcuni tratti sterrati) sino ad incontrare un divieto di circolazione. Sulla sinistra vi è un parcheggio con una fontana. Lo stesso parcheggio è raggiungibile imboccando la strada da San Martino di Castrozza e seguendo le indicazione per la "centrale termica" e poi "rifugio al velo". Questa seconda opzione è la migliore in quanto si evita un tornante sterrato che può causare problemi in salita a macchine senza trazione integrale.
Proseguire lungo il sentiero n. 713 che sale la Val de la Vecia sino al rifugio Velo della Madonna (ultimo tratto attrezzato), situato proprio alle pendici della Cima della Madonna. Dal rifugio seguire il sentiero n. 739 (direzione passo di Ball - rifugio Pradidali) inizialmente in discesa. Dopo breve si incontrerà
la "Ferrata del Velo". Seguire il cavo metallico per circa 150 metri, sino a quando
piega nettamente a sinistra. Si abbandona la ferrata e si prosegue verso sinistra per canalini e roccette fino alla base della parete nord. All'incirca a metà della placconata si trova l'attacco (3 clessidre unite da cordini con maglia rapida).
1° tiro:
dritti in placca per poi obliquare verso sinistra in direzione di una fessura. Sostare a destra della fessura (clessidra).
45 Mt., V-, IV, 3 clessidre con cordone verde.
2° tiro:
passare a sinistra della fessura, poi salire obliquando a destra pochi metri. Proseguire ora in verticale fino alla base di una fessura/diedro dove si sosta (clessidra). 45 Mt., V, IV+, 3 chiodi (2 dei quali vicini), 1 clessidra con cordone.
3° tiro:
sopra la sosta è ben visibile l'intaglio giallo del secondo pilastro dello Spigolo del Velo.
Dalla sosta obliquare verso sinistra portandosi a circa 15 metri dalla verticale dell'intaglio, poi salire dritti fino alla sosta (2 clessidre+ cordoni+moschettone a ghiera) in una piccola nicchia gialla.
30 Mt., IV+, V-, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.
4° tiro:
spostarsi 2-3 metri a destra della sosta, poi salire obliquando leggermente verso sinistra. Infine obliquare decisamente a destra puntando ad una fessura con una sporgenza dove si sosta (3 chiodi).
35 Mt., V, 1 chiodo.
5° tiro:
obliquare verso destra in direzione di 2 chiodi uniti da cordino, poi obliquare verso sinistra su placchetta tecnica fin sotto uno strapiombino. Aggirarlo a sinistra e proseguire per diedrino fino alla sosta (1 chiodo+1 dado incastrato).
45 Mt., V+, IV+, 3 chiodi (due dei quali uniti da cordino), 1 clessidra con cordone.
6° tiro:
seguire la rampa verso destra fino un comodo punto di sosta (2 chiodi) situato appena sopra il secondo pilastro dello Spigolo del Velo.
25 Mt., IV+.
7° tiro:
uscita in comune con lo Spigolo del Velo. Seguire la fessura che poi si trasforma in largo camino piegando verso destra fino alla sosta (2 chiodi+cordone rosso). 60 Mt, III+, 2 chiodi vicini.
Alzarsi con facile arrampicata circa 20 metri raggiungendo la cresta che si segue in direzione del Sass Maor fino in vetta. 80 Mt., II.
Discesa
Abbassarsi lungo la cresta (ometti e frecce rosse) in direzione del Sass Maor sino a giungere al cospetto di una spaccatura. Oltre la spaccatura (che richiede un passo d'arrampicata di IV) vi è un grosso anello di calata. In alternativa è possibile evitare la spaccatura salendo le facili rocce sino a giungere ad uno spuntone con cordini dal quale effettuare una calata di circa 35 Mt. fino un buon anello cementato posizionato circa a metà del camino Winkler.
Da questo secondo anello calarsi per circa 50 metri raggiungendo così un altro anello (le frecce
rosse che si trovano dalla terrazza conducono allo stesso anello, ma
con semplici passi d'arrampicata).
Calarsi per altri 30 metri e raggiungere la forcella che divide il Sass Maor dalla Cima della Madonna.
Dalla forcella scendere il canalone in direzione sud-est (guardando la Cima della Madonna a sinistra) seguendo gli ometti sino a raggiungere un enorme masso che lo chiude. Qui sulla sinistra c'è un anello di calata (20
Mt.). In alternativa è possibile effettuare una traversata di qualche metro sulla sinistra (viso a valle - II) e poi ridiscendere per rocce semplici.
A questo punto stare nel canale di destra seguendo gli ometti
(tratti di II). Dopo aver camminato lungo una cresta il canale si biforca nuovamente. Seguire il ramo di sinistra
(segni rossi, ometti). In corrispondenza di un salto effettuare una calata di 15 Mt. (cordini con maglia rapida un po' nascosti sulla destra). Scendere camminando per una decina di metri sino a giungere in corrispondenza dell'ultimo anello cementato. Effettuare una calata di 20 metri. Da qui in breve, lungo tracce sulla destra (viso a valle), si raggiunge il sentiero n. 747 che in 10 minuti conduce al rifugio del Velo, poi mediante il sentiero n. 713 seguito
in salita si torna al parcheggio. |