Descrizione
generale
Per descrivere questa struttura d'arrampicata riportiamo l'introduzione pubblicata sulla guida "Monte Baldo Rock" di Cristiano Pastorello e Eugenio Cipriani (Versante Sud - 2014):
"Gli occhi che osservano il fiume che scorre dopo aver creato bellissime anse, le vecchie fortificazioni che incombono sulla valle, le creste del Baldo che si profilano all'orizzonte e la cerchia delle colline moreniche ammantate di vigneti e boschi, le mani che stringono buchi e liste cesellate dall'acqua e dal vento, i piedi che spingono in aderenza su piccoli appoggi sul bianco calcare levigato dai ghiacciai. Se vi ritrovate nella descrizione allora state scalando sulla falesia di Ceraino. Ad onor del vero, Ceraino è il piccolo paese che si scorge dalle pareti, dall'altra parte dell'Adige. Di fatto la falesia comunemente chiamata "Ceraino" si trova sulla destra idrografica dell'Adige e non è altro che la parete della Rocca di Rivoli. Comunque, la cosa importante è che la natura ha offerto agli scalatori uno dei luoghi più suggestivi del nord Italia sia per l'ambiente che per la qualità della roccia. La struttura della falesia è molto articolata: placche, fessure, strapiombi e camini caratterizzano la parte centrale che arriva anche ai cento metri di altezza. Proprio per questo è stata una delle prime pareti ad attirare l'attenzione degli scalatori veronesi che ne hanno esplorato le linee di minor resistenza realizzando comunque itinerari di notevole impegno e estetica".
La via qui di seguito relazionata è stata aperta da Bruno Bettio e Michele Macrì nel 1984 che con grande intuito individuarono e superarono due camini per poi effettuare degli esposti traversi sopra dei marcati tetti. Dal 2012 le soste
sono state integrate con 1 o 2 fix; anche accanto agli unici due
vecchi spit di passaggio è stato posizionato un nuovo fix inox.
Attacco, descrizione della via
Da Affi seguire le indicazioni per Trento e successivamente per Rivoli Veronese. Raggiunto il paese oltrepassare la chiesa e, al successivo bivio, prendere a destra (indicazioni per il forte Wohlgemuth -
viale Caduti del Lavoro). Continuare lungo la via per circa 500 metri e svoltare a destra in via Battello. Abbassarsi
seguendo la strada e continuare anche quando diviene sterrata (ponticello
di legno da superare). Continuare fino al termine della strada e
parcheggiare (pochi posti auto). Qui ci si trova al settore "Scivoli" della falesia.
Imboccare la traccia che costeggia l'Adige ed in breve conduce ad uno scudo di roccia
(attacchi vie "Una razza una faccia" e "Dedicata a Narcisa"). Salire il tratto attrezzato
fino a quando il cavo traversa orizzontalmente a destra e sinistra.
L'attacco della via Carmina Burana si trova sotto la verticale di un
grosso leccio (piccola scritta nera con freccia).
1° tiro:
alzarsi fino al leccio e traversare a destra fino alla sosta (2 fix+clessidra+cordone+anello).
20 Mt., IV+, IV, III, 3 fix, 1 clessidra con cordone.
2° tiro:
salire il camino per circa 15 Mt. e, raggiunti due chiodi vicini (uno con cordino), uscire a destra. In breve si raggiunge la sosta (2 fix+cordone+maglia rapida) posta alla base di un secondo camino. Attenzione: non continuare dritti nel camino! Si tratta di una variante con difficoltà di VI e VII+ (via Carmina Burana
bis - C. Pastorello e T. Dusi, 2013). 20 Mt., V, V+, 3 chiodi (di cui 2 vicini).
3° tiro:
salire l'incassato camino fino al suo termine. Continuare per
fessure superando uno strapiombino in uscita. Traversare a sinistra fino alla sosta (1 fix+1 chiodo a pressione+cordino+maglia rapida).
30 Mt., V+, VI, VI+ oppure VI e A0, 2 fix (di cui 1 della via Una faccia una razza), 6 clessidre con cordoni, 3 chiodi.
4° tiro:
salire il diedro fin sotto il tetto. Traversare a sinistra e seguire la fessura sin sotto ad un altro tettino. Superarlo sul bordo sinistro e sostare (2 fix+cordone+maglia rapida). 20 Mt., VI, V, VI-, 1 fix, 1 chiodo, 2 clessidre con cordino, 1 clessidra con cavo d'acciaio.
5° tiro:
alzarsi e iniziare a traversare verso destra. Aggirare uno spigolino e abbassarsi per circa 2 metri. Traversare a destra sul bordo della placca a gocce e salire in verticale alla sosta (2 fix+cordone+maglia rapida).
15 Mt., V+, VI, V, 2 clessidre con cordini, 2 chiodi (entrambi con un secondo chiodo vicino).
6° tiro:
prestare attenzione alla qualità della roccia lungo il tiro. Salire obliquando a destra e superare uno strapiombino. Spostarsi a destra e
salire un canalino sino al suo termine dove si trova la sosta (2 fix di cui 1 con maglia rapida).
20 Mt., V-, IV, III, 1 fix (della via Una faccia una razza), 1 pianta con cordone.
Discesa
Dal termine della via imboccare
subito la traccia verso destra che si raccorda al sentiero principale (ometti e qualche raro bollo). Abbassarsi sfruttando i cavi metallici (prestare attenzione ad alcuni tratti lesionati).
Raggiunta la base della parete si torna in breve all'auto. |