Grignetta/Torre Cecilia - Via Tapiocre

Zona montuosa Gruppo delle Grigne Località di partenza Ex rifugio Alippi - Piani Resinelli (LC)
Quota partenza 1178 Mt. Quota di arrivo 1800 Mt.
Dislivello totale

+492 Mt. circa per l'attacco
+130 Mt. la via (145 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 9 (Sentiero delle Foppe)
Ore di salita 1 h. 30' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 20' le doppie
50' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Sud-ovest Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 12/12/2015 Difficoltà VIII+/VI+, A1
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Simone R.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata serena e con temperature accettabili considerata la stagione. I sentieri che si percorrono sono ben segnalati. La roccia in via è nel complesso ottima ad esclusione della seconda lunghezza dove è necessaria un po' di cautela.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
Sorgente poco dopo la chiesetta dei Piani Resinelli.
Punti di appoggio
Rifugio Rosalba (1730 Mt.) ed eventualmente i bar presenti ai Piani Resinelli.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata. Necessari dadi o friends (da 0.3 a 3 Camalot) per integrare le protezioni. Con la chiodatura attuale martello e chiodi non sono necessari ma un chiodo sotto al tetto si sfila con le mani se non caricato adeguatamente. Quindi il martello potrebbe venire utile per ribatterlo o addirittura sostituirlo nel caso che, al vostro passaggio, non ci sia più! In alternativa potrebbero andare bene dadi o friend piccoli (più piccoli dello 0.3 Camalot). Consigliate 2 staffe e fifi per il primo di cordata ed 1 staffa per il secondo.
Descrizione dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto da Tiziano Capitoli e Renè Comin nel giugno del 1981. Arrampicata esposta e varia in camino, diedro, strapiombo e placca con alcuni passaggi in libera sicuramente molto faticosi ma che è possibile superare in artificiale (a volte aggiungendo friend). Attenzione che la placca all'inizio del quarto tiro presenta il primo fittone abbastanza alto. L'itinerario è stato inserito nel grande lavoro di riattrezzatura delle grigne del 2002 ma non sembra che ciò lo abbia reso popolare al grande pubblico, il perché rimane un mistero.
La prima lunghezza originale è stata abbandonata per la scarsa qualità della roccia a favore di una variante aperta proprio durante la riattrezzatura dell'itinerario.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio dei Piani Resinelli proseguire fino ad incontrare sulla destra una piccola chiesetta. Qui svoltare a destra e subito dopo a sinistra. La strada prosegue in piano per qualche centinaio di metri dopodiché inizia a perdere quota fino a raggiungere l'ex rifugio Alippi. Qui vi è anche un piccolo campeggio in corrispondenza del quale, sulla destra, c'è una stretta strada sterrata (via alle Foppe). Questa strada attraversa il bosco e conduce ad un piccolo gruppo di case di villeggiatura. Qui è possibile parcheggiare (pochi posti). In prossimità delle case parte il sentiero n. 9 che conduce al rifugio Rosalba. Percorrere il sentiero seguendo sempre le indicazioni "Sentiero delle Foppe". Ad un certo punto si incontrerà un'indicazione CAI in metallo fissata ad un grosso masso che indica verso sinistra il Torrione Ratti. Proseguire sul sentiero principale (a destra) sino a giungere circa alla stessa quota della base del Torrione del Cinquantenario. Traversare verso destra su piccola traccia fino a raggiungere il Sentiero dei Morti. Attraversare il canale raggiungendo la base della parete. Aggirare l'aggettante parete sud-ovest verso destra (attacco della via Il fantasma della libertà) superando un breve tratto su roccette. Appena terminato il passaggio su roccette si trova l'attacco della via Gandin. Continuare sulle placchette inclinate fin sotto la gialla ed aggettante parete sud della Torre Cecilia. A sinistra è ben visibile il lungo diedro inclinato dove si trova l'attacco originale ormai caduto in disuso. Pochi metri più a sinistra è facilmente identificabile un camino dove si trova l'attacco attualmente utilizzato (fittone resinato e scritta "tapiocre"). Salire per roccette ed erba fino a raggiungerlo.

1° tiro:
seguire il camino fino alla terrazza erbosa sulla quale si sosta (2fittoni+catena+anelli calata). 20 Mt., V, 3 fittoni.

2° tiro:
traversare a destra fino a raggiungere il diedro. Risalirlo con passo iniziale difficile, poi man mano che ci si alza, le difficoltà decrescono ma la roccia è sempre un po' da valutare. Si sosta (2 fittoni) alla sinistra del grosso strapiombo che caratterizza il tiro successivo.
35 Mt., II, VII oppure A0 (su friend, 1 passo), VI, V+, 4 fittoni, 4 chiodi.
 
3° tiro:
traversare in leggera ascesa verso destra sotto al grosso strapiombo. Poi dritti per un diedrino fessurato. Prima del suo termine uscire a sinistra su un esposto pulpito dove si sosta (2 fittoni+1 fix con maglia rapida). Qui si incrocia la via "Giovani ribelli" (fix a sx e a dx).
25 Mt., VIII+ oppure A1, VI+ oppure A1 (su friend), 3 fittoni, 5 chiodi, 1 dado incastrato.

4° tiro:
spostarsi inizialmente un metro a sinistra e salire dritti fino una pancetta. Superarla sulla destra e obliquare subito a sinistra (expo, piccole tacche) raggiungendo delle lame. Alcuni metri dritti e poi in leggero obliquo a destra, per rocce ora generose di appigli, fino alla sosta (1 fittone+1 fix con maglia rapida+1 spit).
30 Mt., VII- oppure VI+ e A0, VI, V, 3 fittoni, 2 chiodi, 1 clessidra con fettuccia, 1 sosta intermedia (2 fix).

5° tiro:
dritti per circa 10-12 Mt. su parete molto verticale e difficile nei primi 5-6 metri. Poi spostarsi a sinistra in direzione dello spigolo e seguirlo fino alla cresta sommitale. Si sosta (2 fittoni+catena+anelli di calata) in comune con lo Spigolo Marimonti.
35 Mt., VII+ oppure A1, VI, IV, 4 fittoni, 2 chiodi.
Discesa
Direttamente dalla S5 con una calata di circa 30 Mt. verso ovest e poi una successiva di 60 Mt. fino agli attacchi delle vie Pom d'Anouk e
Fanny. Scendere nel canale fino alla S1 di Gufo triste ed effettuare l'ultima calata di 20 Mt. fino a terra. In breve si torna all'attacco per recuperare eventualmente gli zaini abbandonati. Mediante il percorso effettuato durante l'avvicinamento si torna al parcheggio.
Un'altra possibilità consiste nel raggiungere la cima della Torre Cecilia e scendere in corda doppia sulla via Normale con una calata di circa 50 Mt. (possibilità di ancoraggio intermedio). Scendere per roccette e canalino verso il rifugio Rosalba dal quale si rientra alla macchina ricongiungendosi in breve al sentiero percorso durante l'avvicinamento. Se necessario anche in questo caso è possibile, con una breve deviazione, tornare all'attacco della via per recuperare eventualmente gli zaini abbandonati.

Note
E' possibile utilizzare, sia in salita che in discesa, il ripido Sentiero dei Morti. Il bivio si trova sul Sentiero delle Foppe ed è indicato da una palina.
Commenti vari
Il primo tiro è una variante che è stata chiodata durante il lavoro di riattrezzatura della via. L'itinerario originale segue fin dall'inizio il diedro che attualmente si raggiunge nella seconda lunghezza. Sconsigliato per la pessima qualità della roccia e la chiodatura quasi assente.
   

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Sul camino della prima lunghezza

Simone nel caratteristico diedro del secondo tiro
   

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Luca impegnato nel traverso sotto al grosso strapiombo

Simo sul diedro fessurato che porta alla terza sosta
   

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Simone sulla difficile placca all'inizio della quarta lunghezza

Ultimi metri prima di raggiungere la quarta sosta

   
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Inizio della quinta lunghezza Luca e Simone in vetta alla Torre Cecilia
   
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Torrione del Cinquantenario e Torre Cecilia con i tracciati delle vie:
Il fantasma della libertà,
Gandin, Spigolo Marimonti e Tapiocre
   

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