Val Brandet - Passo Cavalcafiche

Zona montuosa Alpi Orobie orientali Località di partenza Fraz. Corteno Golgi - S. Antonio (BS)
Quota partenza 1100 Mt. Quota di arrivo 2396 Mt.
Dislivello totale 1296 Mt. Data di uscita 21/04/2002
Ore di salita 3 h. 30' Ore di discesa 3 h.
Sentieri utilizzati n. 129 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar, Gölem, Luca, Bertoldo Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri
Giornata soleggiata e a tratti nuvolosa, clima ottimo. Il sentiero è evidente e ben segnalato, specie nella parte iniziale, lungo la mulattiera che percorre il fondovalle della bellissima Val Brandet.
Abbiamo trovato neve a partire da alcune centinaia di metri sotto il passo.
Eventuali pericoli
Eventuale ghiaccio nella parte alta.
Presenza di acqua
E' possibile trovare acqua lungo pressoché tutto il percorso, tranne che nella parte alta, nei pressi del passo.
Punti di appoggio

Rifugio Brandet (1300 Mt.), Malga Casazza (1474 Mt.) e la Malga di Piccolo (1896 Mt.).

Materiale necessario oltre al tradizionale
Potrebbe far comodo avere nello zaino un paio di ramponi in caso di qualche tratto ghiacciato.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Un passo in genere è pure definibile come "sella", ed in effetti una sella può essere cavalcata, proprio come un fantomatico e gigantesco cavaliere potrebbe cavalcare un passo montano... Possiamo tuttavia solo provare ad immaginare cosa abbia ispirato la toponomastica nel caso del Passo Cavalcafiche...

Bella camminata non impegnativa nella Riserva Regionale delle Valli di San'Antonio. La riserva si estende del territorio del comune di Corteno Golgi, su un'ampia superficie montuosa che comprende le valli Brandet e Campovecchio. L'ambiente conserva ancora tracce evidenti dell'attività dei ghiacciai pleistocenici.
Descrizione percorso
Raggiungere il paese di Corteno Golgi (BS) mediante la strada provinciale n. 49 che collega l'Aprica ad Edolo. Seguire le indicazioni per la frazione S. Antonio che si trova nel punto dove si dipartono le due valli. Parcheggiare appena prima del piccolo (e pittoresco) borgo di case di pietra (oltre non si può proseguire in auto). Imboccare la mulattiera lastricata che, passando tra le case di S. Antonio, si addentra nella suggestiva e verdissima Val Brandet. Dopo poche centinaia di metri ignorare a destra la strada che va a raggiungere la Valle di Campovecchio.
Dopo circa 20 minuti di cammino si raggiunge, in località "Brandet" l'accogliente rifugio privato "Brandet" (1299 Mt.). Proseguire lungo la mulattiera, che passando tra boschi e bellissimi prati affacciati sul torrente, percorre poco ripidamente il fondovalle in direzione della testata, lungo il percorso si incontrano alcune aree attrezzate destinate al picnic.
Si raggiunge ad un certo punto, dopo avere piegato verso destra, la Malga Casazza (1474 Mt.). Da qui in avanti la mulattiera diviene sentiero. Salire ora ripidamente lungo il sentiero, su pendio erboso aperto, risalendo la Val di Piccolo, svoltando ad un certo punto a destra per andare a guadare il torrente, poi si sale direttamente il ripido pendio con qualche tornante, fino a giungere alla Malga di Piccolo situata a 1896 Mt.; qui si trova un bivio: è possibile proseguire diritto verso il Lago di Piccolo e il Passo di Torsoleto, oppure svoltare a destra e risalire, lungo sentiero e tracce, verso il Passo Cavalcafiche
(2396 Mt.), da dove ci si affaccia sulla Valle di Campovecchio.
Discesa
La discesa avviene ripercorrendo il percorso dell'andata a ritroso. Noi, trovandoci i pendii coperti da neve abbondante, ci siamo divertiti non poco a scendere a rotoloni nel tratto sotto il passo.

Note
L'idea originaria era di raggiungere il Lago di Piccolo, bel lago che occupa la conca di origine glaciale sotto il Monte Torsoleto. Poi, però, nei pressi della Malga di Piccolo, la neve e la stanchezza ci hanno fatto dirottare l'uscita al sovrastante Passo di Cavalcafiche. Una volta saliti al passo ci sarebbe piaciuto discendere dal versante opposto, nella seconda valle della Riserva naturale, la Valle di Campovecchio, tuttavia il guastarsi del tempo (abbiamo trovato tratti di nebbia fitta durante la discesa), e la mancanza di notizie inerenti lo stato dell'innevamento su quel versante ci hanno fatto propendere per effettuare la discesa dalla stessa via percorsa in salita.
   

 3 Sass alle prese con la prima neve

Omar in posa

   

 Guly sui pascoli ingialliti

Anche questa volta la montagna regala momenti unici

   

 Finalmente al Passo Cavalcafiche...

Un momento di svacco durante il ritorno

   
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