Zona montuosa |
Adamello/Presanella |
Località
di partenza |
Passo del
Tonale (BS) |
Quota
partenza |
1845 Mt. |
Quota di
arrivo |
3000 Mt. circa |
Dislivello
totale |
1150 Mt. |
Data di
uscita |
09/07/2005 |
Ore di
salita |
3 h. 30'
|
Ore di
discesa |
2 h. 30'
|
Sentieri utilizzati |
n. 44 |
Giudizio sull'escursione |
Discreta |
Sass Balòss
presenti |
Omar, Gölem |
Difficoltà |
EE |
Condizioni
climatiche e dei sentieri |
Brutta giornata di pioggia, nevischio e
nebbia che ci hanno impedito di arrivare in vetta alla punta di
Castellaccio e ci hanno costretti a fermarci al bel Passo omonimo. I sentieri sono ben evidenti e segnalati fino alla
grande pietraia sotto le pendici del Castellaccio. Da qui attenzione
ai numerosi, ma spesso poco visibili bolli posti sui grossi massi
granitici. La cresta è molto
esposta e non segnalata, per cui procedere con molta cautela. |
Eventuali pericoli |
Nessuno in particolare. Attenzione
lungo la parte mediana della pietraia dove gli enormi blocchi di
granito a volte non sono stabili, nonostante le loro dimensioni. |
Presenza di acqua |
La prima parte della salita, nei pressi
della pista di discesa di sci, è percorsa da un piccolo torrente, ma
è sconsigliato prenderne acqua. Dopo il passo Paradiso esistono vari
laghetti limpidissimi e alcuni torrentelli molto più sicuri. |
Punti di appoggio |
Al passo Paradiso vi è la stazione
d'arrivo della funivia per sciatori, qui si ha un ottimo punto di
riparo in caso di maltempo. A circa mezzora dal passo, seguendo la
seggiovia, alla stazione di quest'ultima esiste possibilità di
riparo. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Nulla se decidete di fermarvi al Passo
del Castellaccio. Se invece volete continuare fino alla Punta di
Castellaccio, consigliamo uno spezzone di corda di almeno 25 Mt., imbraco e alcuni cordini o dei dadi per procedere in totale
sicurezza.
La
via Normale invece, che risale da NE dal Passo del Dito (quella che
in teoria avremmo dovuto fare) è una salita alpinistica
classificata come F/PD.
|
Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione generale
Camminata che inizialmente si sviluppa lungo un
noioso e ampio sentiero nei pressi di una pista da sci, con l'ultimo tratto estremamente
ripido e sassoso. Giunti nella parte più alta il panorama si fa veramente bello
e severo. Percorsa una bellissima pietraia si giunge al passo di Castellaccio e
da qui per una cresta un poco impegnativa si può eventualmente arrivare fino
alla vetta della Punta di Castellaccio. Nel complesso discreta escursione con un
dislivello contenuto e dai panorami molto belli nella parte alta.
Descrizione percorso
Lasciata l'auto
nei pressi della stazione di valle della funivia Paradiso (quella vecchia e in
disuso, che rimane a monte della strada statale), si inizia a salire ai
bordi della pista da sci, passando dietro la stazione stessa. I primi minuti si
trascorrono lungo prati, poi si incrocia un ampia strada sterrata che sale con
una lunga serie di tornanti con pendenze limitate. Nell'ultima parte la sterrata
diviene più tortuosa con grossi massi e una notevole pendenza fin sotto l'orrenda
e gigantesca stazione superiore della funivia, dove la pendenza è veramente alta trovandoci
proprio all'inizio della pista (il sentiero, cancellato dai lavori di
livellamento della pista, passa a sinistra sotto la parete rocciosa per poi fare
un secco tornante verso destra). Giunti al Passo Paradiso l'ambiente cambia, una
bella serie di laghetti e torrenti fa dimenticare l'orrore dell'impianto di
risalita. Proseguendo lungo il sentiero 44 si passa sotto la seggiovia che porta
al ghiacciaio del Presena (sci estivo), ci portiamo sul lato destro (in
salita) dell'evidente vallone, risalendo la bellissima pietraia posta sotto le
pendici dei monti circostanti. Numerosi sono i bolli rossi. Ad un certo punto,
in corrispondenza di enormi blocchi lisci, la traccia si divide in due, la prima
fatta da bolli rossi e bianchi, la seconda da bolli arancio. Noi saliamo lungo i
bolli arancio verso destra. Dopo un lungo giro, arrivando proprio sotto le
pendici del Castellaccio, si arriva al passo di Castellaccio, superando massi e
pietraie nell'ultimo tratto piuttosto friabili e franose. Dal passo si può proseguire per
la bella e articolata cresta fino alla punta omonima, facendo attenzione alla
notevole esposizione e ad alcuni passaggi piuttosto delicati in cresta.
Noi
abbiamo salito una aerea e microscopica cimetta in granito che si trova sopra
una stanza con finestra ricavata durante la Guerra Bianca proprio sul filo di
cresta.
Discesa
Tornati al passo
si scende seguendo i bolli bianchi e rossi con percorso più agevole rispetto a
quello di salita, ma sempre su pietraia instabile, fino ad incrociare il bivio
della salita, da qui si segue l'itinerario a ritroso fino al passo Paradiso e
poi all'auto
|
Note |
Nei pressi dell'ampio passo di Castellaccio si
rinvengono una miriade di residui bellici: proiettili, pallettoni,
pezzi di bombe a mano, interi rotoli di filo spinato, scatolette di
cibo, trincee e quant'altro permette di rivivere per un attimo le
terribili sensazioni vissute da moltissimi soldati durante la
guerra. |
Commenti vari |
In teoria saremmo dovuti salire alla
Punta di Castellaccio seguendo la cresta dal passo del Dito (via
normale), ma la nebbia e la mancanza di riferimenti ci hanno portato
ben oltre la deviazione per il passo (non indicata, per di più il
famoso dito pare più un uncino appena abbozzato) e ci siamo trovati al Passo di
Castellaccio (che rimane a Sud della Punta di Castellaccio), da qui la cresta per la vetta
(cresta Sud) è classificata PD+.
Purtroppo i 5-10 centimetri di neve caduti nella notte, la nebbia e la mancanza
di attrezzatura adatta ci ha fatto desistere a metà della cresta,
per altro molto breve, nel punto in cui si dovevano percorrere
alcune cenge molto esposte e coperte di neve. Abbiamo comunque
salito una cima circa dieci metri più bassa della cima principale. |
|
|
|
|
Laghetto al Passo Paradiso
con la cima Presena |
Salendo lungo la pietraia
|
|
|
|
|
Al Passo del Castellaccio |
A cavalcioni in cresta |
|
|
|
|
Lungo la cresta |
Acrobazie lungo la cresta |
|
|
|
|
Scendendo dal Passo di Castellaccio |
Il Passo di Castellaccio al centro
e la cresta verso destra |
|
|
Il contenuto di questo sito (testo, elementi grafici, immagini, ecc.) così come il modo in cui i contenuti sono presentati e formati è di esclusiva proprietà del gruppo SassBalòss ed è protetto dalle leggi italiane ed internazionali in particolare da quelle in materie di copyright. E' consentita la consultazione. Sarà concessa la duplicazione, anche parziale, solo dopo esplicita richiesta; in tal caso dovrà essere espressamente indicata, sulle copie realizzate, la provenienza della fonte ossia il sito internet www.sassbaloss.com. Ogni utilizzazione diversa da quelle sopra previste quindi (indicativamente: la distribuzione a terzi e/o la pubblicazione a scopo di lucro, la modificazione, l'elaborazione in qualunque forma e modo) deve considerarsi abusiva e sarà perseguita a norma delle vigenti leggi. |
|