Monte Cas (Castello)

Zona montuosa Prealpi Bresciane Località di partenza Campione del Garda - Tremosine (BS)
Quota partenza 78 Mt. Quota di arrivo 779 Mt. 
Dislivello totale +700 Mt. circa Data di uscita 06/03/2005
Ore di salita 2 h. 15' Ore di discesa 1 h. 30'
Sentieri utilizzati n. 266 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà E
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Bellissima giornata invernale, cielo terso e con un po' di brezza. Sulla cresta nei pressi della cima ascensionali di aria addirittura tiepida.

Abbiamo rinvenuto dai 10 ai 15 Cm. di neve nel tratto alto del percorso, dopo la Cascina Bait, ma senza incontrare alcun problema di percorrenza del sentiero.

I sentieri sono in ottimo stato, comprese le passerelle e la galleria pedonale, illuminata quanto basta.

Eventuali pericoli

Nessun pericolo particolare. Prestare attenzione solo in inverno, ad eventuali formazioni di ghiaccio sui tratti in cemento nei pressi della presa dell'acqua (precipizio sulla destra).

Dalle pareti strapiombanti cadono talvolta delle pietre, inoltre una estesa placca rocciosa posta proprio sopra il casottino della presa d'acqua è pericolante e candidata prossima al crollo.

Presenza di acqua
Il Torrente San Michele che scorre sul fondo della forra omonima, probabilmente non potabile.
Punti di appoggio
Cascina Bait (diroccata e probabilmente pericolante) e alcune stanze scavate nella roccia lungo la cengia che passa nei pressi della cima del Monte Cas.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nessuno.
Caratteristiche dell'ascensione

Descrizione generale
Bella escursione panoramica di bassa quota e di breve percorrenza, adatta a tutti, in tutte le stagioni dell'anno.

La prima parte risale la selvaggia e spettacolare forra di S. Michele, profondo solco nell'altopiano di Tremosine, con numerosi interessanti scorci su pareti, cascate e burroni profondi; la seconda abbastanza monotona in un bosco di lecci e frassini; infine percorre lungo una cengia sospesa a perpendicolo sulle acque del lago di Garda la panoramicissima cresta che conduce alla cima, all'ombra di pini marittimi. Ampissimo il colpo d'occhio sul Benaco da Torbole alla punta S. Vigilio.
Descrizione del percorso
Raggiungere l'abitato di Campione del Garda, sulla sponda bresciana del lago di Garda, piccolo e antico paese ex-industriale (cotonificio) ora in fase di rivisitazione in chiave turistica. Il paese sorge su una piana alluvionale cinta tutta intorno da pareti rocciose, nei pressi del centro sfocia il torrente che scende dalla forra che andremo a percorrere.

Dalla piazza passare sul ponticello sul torrente, e seguire le indicazioni per Tignale e Tremosine, si inizia a risalire una lunga serie di gradini in pietra e cemento, che fanno guadagnare rapidamente quota mentre ci si appresta ad entrare nella forra di San Michele. Si fiancheggia la condotta forzata che serviva alla centrale dell'ex cotonificio di Campione, lungo in sentierino, ripido ma molto panoramico, è stata realizzata una via crucis con delle piccole crocette in vetro colorato.

Ad un tornantino si nota sulla destra una traccia che scende verso il torrente, seguendolo, poche decine di metri un po' esposte permettono di arrivare sotto ad una suggestiva cascata.

Sempre seguendo il sentiero principale si giunge ad un certo punto all'imbocco di una galleria, lunga non più di 20-30 metri, che conduce in breve alla presa dell'acqua, posta un centinaio di metri sopra il fondo della forra, in questo punto davvero profondissima.

Alla presa dell'acqua, ignorare il sentiero che va a destra (il n. 267, va verso Tremosine) e proseguire invece su quello di sinistra (n. 266) che sale scavato nella parete di roccia, guadagnando poi quota con alcuni stretti tornanti, fino a che si sbuca con meno pendenza in un bosco di lecci e frassini, dopo alcuni ampi tornanti si giunge al bel prato dove sorge la Cascina  Bait.

Dalla cascina proseguire lungo la strada pianeggiante che va verso destra, poi seguire sempre sulla destra le indicazioni del sentierino che si stacca per il Monte Cas.

Si risale ora nel bosco molto ripido con tratti in mezzacosta e poi con numerosi tornantini, sbucando ad un certo punto su un sentiero più evidente e marcato, che da qui occorre seguire verso sinistra.

Subito dopo si rinviene un bivio, è opportuno tenere la sinistra in modo da sbucare all'improvviso ad un inaspettato poggio a precipizio sul Lago di Garda. Da qui si inizia a seguire una cengia panoramicissima caratterizzata qua e la da alcune stanze scavate nella roccia in tempo di guerra, che passa sotto la cresta boscosa, in pochi minuti si giunge alla croce sulla cima, costruita sopra un punto di osservazione in cemento sempre del '15-'18.
Discesa
Lungo lo stesso itinerario.

Note

Il Monte Cas (o Monte Castello su alcune mappe), è una altissima bastionata (700 Mt.) di roccia che si eleva verticale dalle acque del lago di Garda, il suo profilo è inconfondibile percorrendo la strada Gardesana. La parete Est (quella che precipita sul lago) è percorsa da numerose vie di arrampicata a partire dal V° grado. 

La sommità della montagna, punto strategico da numerosi secoli, è ricca di arroccamenti e punti di osservazione risalenti alla Prima Guerra Mondiale.

Commenti vari
Interessante la forra di San Michele, varrebbe la pena percorrerla anche fin più all'interno, per una esplorazione o anche solo per una gita estiva molto rinfrescante (nella bella stagione viene praticato il torrentismo).
   
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Un bello scorcio nella forra di S. Michele
All'imbocco del tratto in galleria
   
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Sulla cima del Monte Cas
Panoramica sull'Alto Garda
   

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