Gemelli/Punta Sud - Via Maraja

Zona montuosa Dolomiti di Sesto - Cadini di Misurina Località di partenza Lago di Misurina (BL)
Quota partenza 1756 Mt. Quota di arrivo 2742 Mt.
Dislivello totale

+335 -45 Mt. per il rif. Città di Carpi
+215 Mt. dal rifugio all''attacco
+440 Mt. la via (500 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 120, 116, 118,
112 Bis (sentiero Durissini)
Ore di salita

1 h. 20' per il rifugio
1 h. dal rifugio all'attacco
5 h. la via

Ore di discesa 2 h. per le doppie
20' per il rifugio Città di Carpi
40' dal rifugio a Misurina
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Scarsa
Data di uscita 21/07/2007 Difficoltà IV+, V-
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti

Ale, Claudia.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata stupenda, nel cielo non c'era neanche una nuvola. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente; la roccia in via è buona ma nelle ultime tre lunghezze diviene pessima.

Eventuali pericoli

I soliti dell'arrampicata in ambiente. Prestare attenzione alla discesa che avviene su corda doppia lungo un canale dal quale è molto facile scaricare sassi.

Presenza di acqua
Solo al rifugio.
Punti di appoggio
Rifugio Città di Carpi (2100 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale dotazione alpinistica. Fondamentali friends e cordini per integrare le protezioni presenti.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Via aperta il 28 agosto del 1989 da G. Pais Becher, R. Capocaccia, B. Vecchi. Si tratta di un itinerario che, a detta di diverse guide, sta per diventare una classica del gruppo (anche per via del fatto che ne risulta essere il più lungo). Noi l'abbiamo trovato un itinerario molto discontinuo, sporco e privo di interesse; sui tredici tiri di sviluppo quelli che vale la pena salire sono solo due.
Inoltre la pessima qualità dell roccia sulle ultime lunghezze lascia un cattivo ricordo in chi ripete la via.
Attacco, descrizione della via
Da Misurina seguire le indicazioni per la stazione della seggiovia che sale al Rifugio Col de Varda e parcheggiare poco prima di raggiungerla in un grande spiazzo sterrato sulla destra. Seguire il sentiero n. 120 (poi n. 116) che conduce al rifugio Città di Carpi (ottime indicazioni lungo il percorso). Dal rifugio imboccare il sentiero n. 118 che sale in direzione della Forcella del Nevaio. Dopo aver superato una selletta scendere sino ad un ghiaione dove si devia a destra per il sentiero "Durissini" (n. 112 Bis). La traccia ad un certo punto si porta vicino alla parete sud-est dei Gemelli dove sono riconoscibili delle placche bianche slavate dall'acqua. Quando il sentiero inizia a salire tra detriti in direzione della Forcella "Cadin Deserto" lo si abbandona (ometto). Salire qualche facile roccetta (II) e percorrere una cengia ghiaiosa verso sinistra sino al suo termine in corrispondenza di un piccolo pendio erboso dove è presente una nicchia gialla e alla sua sinistra un diedro fessurato (piccolo ometto).

1° tiro:
salire il diedro sino ad uscire su di un pendio erboso. Obliquare verso destra sino a raggiungere la sosta (2 chiodi+) alla base di una fessura. 30 Mt., III, II.

2° tiro:
salire la placca appena a destra della sosta per poi proseguire nella fessura sino ad una cengia. Superare la placca erbosa soprastante, senza percorso obbligato, puntando al terrazzino alla base di un marcato diedro dove si sosta (2 chiodi). 50 Mt., IV, III+, 1 clessidra.

3° tiro:
lunghezza chiave della via. Spostarsi a sinistra e risalire il diedro fessurato che pian piano diviene camino sino ad uscire in cima alla torre. Con una spaccata si ritorna sulla parete dei Gemelli e si prosegue verticalmente per una decina di metri sino a raggiungere la sosta (clessidra+spuntone) situata qualche metro sotto una paretina verticale . 50 Mt., IV+, V-, IV+, IV, 1 chiodo, 1 clessidra.

4° tiro:
salire a destra lungo un diedrino poco marcato e, raggiunta una zona erbosa, spostarsi verso destra sino a raggiungere la comoda sosta (2 clessidre). 50 Mt., II, III.

5° tiro:
proseguire per facili rocce lungo un percorso non obbligato puntando all'evidente parete sovrastante solcata a sinistra da un diedro nero con andamento obliquo verso sinistra. La sosta (2 chiodi) si trova circa 10 metri sotto il diedro. 55 Mt., III.

6° tiro:
raggiungere il diedro e salirlo con elegante arrampicata in dulfer. Al suo termine si continua fino a raggiungere una rampa ghiaiosa e si sale ancora pochi metri fino ad individuare delle buone clessidre su cui sostare. Negli ultimi metri risulta un po' difficile recuperare le corde. Eventualmente si può sostare un po' prima della rampa su spuntoni. 50 Mt., IV+, IV-.

7° tiro:
si scavalca lo spigolo e si entra nel canale che si percorre fino al suo temine dove si sosta (1
spuntone) sotto ad un diedro giallastro. Prestare attenzione alla qualità della roccia veramente scadente. Probabilmente la via originale non percorre questo canale ma esce a destra in parete. 60 Mt., I, IV, II.

8° tiro:
salire il diedro giallastro sin sotto ad un tettino, traversare a destra e proseguire per rocce articolate sino alla sosta (1 chiodo+1 clessidra) situata sulla destra di un piccolo terrazzino. 45 Mt., IV, IV+, 1 chiodo.

9° tiro:
salire il soprastante diedro e, per rocce via via più semplici, puntare alla cresta dove si sosta (1 spuntone). 50 Mt., III+, III.

10° tiro:
per cresta si raggiunge la vetta. 60 Mt., II.
Discesa
Dalla vetta si punta verso nord in direzione dell'altro Gemello abbassandosi qualche metro sino ad incontrare una sosta con cordino di calata (piccolo ometto). Qui scendere assicurandosi (o eventualmente calandosi) sino a raggiungere la cengia sottostante. Si cammina verso destra (viso a monte) sino all'ancoraggio di calata (spuntone con chiodo). Da qui iniziano le calate:
1a. doppia: 45 Mt. in obliquo verso destra (viso a monte) sino a raggiungere il masso incastrato che divide i due gemelli e quindi il successivo ancoraggio di calata (2 chiodi) posto sul versante ovest dell'altro Gemello (verso il campanile Dulfer). E' possibile dividere la calata effettuandone una di 10 Mt. e una di 35 Mt.
2a. doppia: 45 Mt. dapprima per rocce verticali poi per canalino appoggiato che piega leggermente verso destra (viso a monte - sosta su chiodo+clessidra).
3a. doppia: 40 Mt. lungo il canale camino (sosta su chiodo+spuntone).
4a. doppia: 55 Mt. sino a raggiungere le ghiaie che dividono i Gemelli dalla Cima Eötvös.
Scendere qualche metro e traversare verso destra (viso a valle) portandosi così per terreno ghiaioso alla base del Campanile Dulfer. Per traccia marcata raggiungere il sentiero n. 118 proveniente dalla Forcella del Nevaio. Da qui lungo il medesimo sentiero di salita si raggiunge il rifugio Città di Carpi e successivamente Misurina.

Note

E' possibile rientrare a Misurina superando la Forcella del Nevaio. Non avendo percorso tale sentiero non siamo in grado di indicare i tempi di percorrenza.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-orientali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Durante l'avvicinamento

Sul diedro del terzo tiro

   

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Luca sul quarto tiro

Claudia sull'ottavo tiro

   

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Ale in sosta al nono tiro

Claudia sull'ultima lunghezza

   

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L'uomo delle relazioni

In vetta alla punta sud dei Gemelli

   

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Il campanile Dulfer, la Cima Eötvös e i Gemelli

 

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