Rifugio Bietti/Buzzi
Sasso dei Carbonari - Ferrata CAI Mandello del Lario

Zona montuosa Gruppo delle Grigne Località di partenza Passo di Cainallo (LC)
Quota partenza 1315 Mt. circa Quota di arrivo 2160 Mt.
Dislivello totale +440 -40 Mt. per il rifugio Bietti
+445 Mt. dal rifugio alla vetta
Sentieri utilizzati n. 25, 24
Ore di salita 1 h. per il rifugio
40' dal rif. all'attacco della ferrata
1 h. la ferrata
Ore di discesa 50' dalla vetta al rifugio
40' dal rifugio a Cainallo
Data di uscita 29-30/08/2009 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar, Gölem, Luca, Bertoldo Difficoltà E sino al rifugio, EEA la ferrata
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche e dei sentieri
Il tempo nella giornata di sabato è stato ottimo, ciò ci ha permesso di godere di un ottimo panorama durante l'avvicinamento al rifugio. Durante la notte ha piovuto, così come la mattina presto della domenica. Solo verso le 11 il tempo ha iniziato a migliorare... decidendo così di rischiare la salita al Sasso dei Carbonari. I sentieri sono tutti in ottimo stato e ben segnalati.
Eventuali pericoli
Nessuno. Prestare particolare attenzione alla ferrata, che seppure non sia impegnativa, presenta sempre dei rischi oggettivi.
Presenza di acqua
Non abbiamo trovato acqua lungo tutto il percorso.
Punti di appoggio
Il bivacco/cappella della 89a. Brigata Garibaldi ed il rifugio Bietti/Buzzi. Eventualmente il rifugio Brioschi in vetta al Grignone.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Set da ferrata.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione Generale

Questa escursione è stata organizzata come addio al celibato del Sasso Omar. Per questo motivo si è deciso di dividere la salita in due giorni... aggiungendo una "sbaracatta" intermedia al rifugio Bietti.
Il rifugio si trova in un ambiente molto suggestivo e l'accoglienza che abbiamo ricevuto, anche in funzione della piccola festa ad Omar, merita di essere menzionata e lodata.
Il rifugio Bietti fu costruito nel 1886 dalla Sezione CAI di Milano e fu più volte restaurato. Inizialmente era chiamato rifugio Reléccio e mantenne questo nome fino al 1938, quando prese il nome di Rifugio Bietti a ricordo di un segretario del Cai di Milano. Recentemente il rifugio è stato acquistato dal Cai di Mandello del Lario che l'ha restaurato e l'ha rinominato Bietti/Buzzi.
La salita al rifugio si svolge lungo un sentiero mai faticoso che regala delle belle vedute. Dalla parete del Pizzo d'Eghen, alla Porta di Prada, dal Lago di Como agli imponenti pilastri che fanno da avancorpo alla vetta del Grignone passando per la cresta di Piancaformia.
La ferrata che abbiamo percorso la domenica non presenta particolari difficoltà: solo una scala e qualche passaggino d'arrampicata. D'ogni modo per chi ha voglia e tempo risulta interessante, una volta raggiunta la vetta del Sasso dei Carbonari, proseguire per la vetta del Grignone dove si trova il rifugio Brioschi. Dalla vetta del Grignone è poi possibile rientrare al rifugio Bietti oppure proseguire scendendo al rifugio Bogani e da qui nuovamente al Passo di Cainallo realizzando così un anello sicuramente molto interessante.
Noi dalla vetta del Sasso dei Carbonari siamo ridiscesi al rifugio Bietti lungo un canalino non segnalato (e non dal sentiero) e vista l'ora di pranzo... abbiamo fatto nuovamente gli onori di casa con una strepitosa mangiata.

Descrizione Percorso

Inutile dire che esistono diversi modi per raggiungere il rifugio Bietti.
L'accesso più veloce è sicuramente quello che parte dal Passo di Cainallo.
Raggiungere il paese di Esino Lario e seguire le indicazioni per Cainallo dal quale si prosegue, ignorando il divieto d'accesso, verso l'Alpe del Vò di Moncodeno sino a raggiungere una distesa d'erba dov'è possibile parcheggiare. Da qui s'imbocca il sentiero n. 25 che sale in direzione del rifugio Bogani.
Raggiunto un bivio si abbandona il sentiero n. 25 e si segue il n. 24 sino alla Bocchetta di Prada (o passo della Val d'Era - 1626 Mt.). Dalla bocchetta piegare a sinistra in direzione della Porta di Prada oltrepassando il bivacco/cappella dell'89a. Brigata Garibaldi.
Continuare lungo il sentiero sino a raggiungere l'anfiteatro del Releccio dove si trova il rifugio Bietti/Buzzi.

FERRATA "CAI MANDELLO DEL LARIO":
Dal rifugio seguire il sentiero che sale in direzione della Bocchetta di Val Cassina (o Bocchetta di Sengg - 1823 Mt.) dapprima attraversando il vallone del Releccio e poi costeggiando delle pareti rocciose. Raggiunta la cresta la si segue verso sinistra sino ad un intaglio dove si trova l'attacco della ferrata (presente qualche corda fissa sul tratto in discesa che conduce all'attacco della ferrata).
Superare un primo tratto verticale (tratto più impegnativo della ferrata - presente una scala metallica) uscendo sul pendio erboso del Prà del Sengg. Continuare sino a raggiungere una placca oltre la quale si prosegue lungo il filo di cresta sino alla vetta (qualche bollo rosso sbiadito).

Discesa

Continuare lungo il filo di cresta (presente qualche corda fissa) sino ad un bivio (paline) da dove è possibile ridiscendere per comodo sentiero al rifugio Bietti e da qui rientrare a Cainallo lungo il percorso seguito durante l'avvicinamento.

Commenti vari
A detta del rifugista la ferrata risulta particolarmente interessante ed affascinante se percorsa in inverno con la neve.
Note
E noi che speravamo in un addio al celibato trasgressivo, con tante ballerine che, con musiche sensuali, restavano pian piano senza veli!!!
   

Ingrandisci

Ingrandisci

Dicono che a pancia piena si cammini meglio...

La porta di Prada

Ingrandisci

Ingrandisci

Salendo al rifugio Bietti

L'angolo etilico... per i festeggiamenti

Ingrandisci

Ingrandisci

In camera aspettando la cena

Il Sasso dei Carbonari al tramonto

   

Ingrandisci

Ingrandisci

La torta offerta dai rifugisti

Matteo sale le scale sulla ferrata

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Guglielmo sulla ferrata

I tre Sass in vetta al Sasso dei Carbonari