Descrizione generale
Il Bec Raty, facilmente raggiungibile dall'erboso versante settentrionale, precipita a sud con un'imponente parete rocciosa di oltre 300 metri sulla quale sono state tracciate diverse vie d'arrampicata, alcune sportive e altre alpinistiche. Il breve avvicinamento e la comoda discesa hanno nel corso del tempo fatto aumentare le ripetizioni degli itinerari.
La via delle Poiane è stata aperta da R. Sgubin, N. Raimo, B. Fontanelli e G. Mangianti nel settembre del 2009 ed è certamente, complice anche le difficoltà contenute, la via più ripetuta della parete.
E' protetta con fix 10 mm ma la chiodatura, nei tratti più facili e proteggibili, è spesso distante e richiede di essere integrata.
Purtroppo le difficoltà sono molto discontinue.
Attacco, descrizione della via
Dall'autostrada A5 (Val d'Aosta)
uscire al casello di Pont San Martin e svoltare a sinistra in
direzione di Donnas. Proseguire fino al Forte di Bard e alla successiva rotonda svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per la Valle di Champorcher. Risalirla superando Pont Boset e raggiungendo il comune di Champorcher. Qui svoltare a destra e seguire le indicazioni per Dondena. Superare gli abitati di Arbussey e Grand Mont Blanc e continuare anche quando la strada diviene sterrata. Oltrepassare il sentiero che sale al Lago Raty (2284 Mt.) e proseguire sin sotto la verticale della parete sud del Bec Raty. Ignorare una deviazione sulla sinistra che scende a delle baite, superare un piccolo acquedotto (presente su di esso la scritta "Via delle Poiane") e parcheggiare poco dopo, in corrispondenza di uno slargo sulla destra.
Tornare all'acquedotto e imboccare la traccia che sale (diversi ometti) stando alla sinistra di un canale. Raggiunte le rocce portarsi pochi metri verso destra percorrendo una cengetta fino al suo termine. Qui si trova l'attacco della via (scritta nera poco visibile).
1° tiro:
salire lungo il canale a destra della scritta. Dopo aver rinviato il primo fix (molto alto) portarsi a sinistra in direzione della placca. Salirla
in obliquo verso sinistra e sostare poco dopo (2 fix+catena+anello). 40 Mt., 4c, 4 fix.
2° tiro:
alzarsi qualche metro e poi traversare alcuni metri a sinistra. Proseguire
ora in verticale sino a raggiungere la sosta (2 fix+catena+anello). 35 Mt., 4a, 3 fix.
3° tiro:
sulla fascia strapiombante soprastante si vede un vecchio spit
(tracciato originale?). La via aggira questa fascia verso destra per poi
rimontare le
balze (fix+fettuccia) obliquando leggermente verso sinistra.
Si raggiunge una placca incisa da fessurina, la si supera e si
sosta (2 fix+catena+anello). 40 Mt., 4b, 4 fix.
Volendo salire direttamente la fascia strapiombante (5a, buone
prese, passo atletico). Dopo averla superata obliquare leggermente
a destra fin sotto la placca con fessurina.
4° tiro:
alzarsi sopra la sosta e proseguire lungo l'ampia terrazza con sfasciumi. Al centro della parete è ben identificabile una zona franata con alcuni fix poco sopra; si tratta della variante Resi. Alcuni
metri più a sinistra si trova la nostra sosta (2 fix+catena+anello).
50 Mt., I, II, 1 fix.
5° tiro:
salire la paretina a sinistra della sosta (alcuni passi delicati) e proseguire per balze fin sotto a una netta fessura che si supera con decisione. Poco oltre si trova la sosta (2 fix+catena+vecchio moschettone). 45 Mt., 5b, 2 fix, 1 chiodo.
6° tiro:
proseguire per balze fin sotto un muro verticale. Superarlo sfruttando le buone prese (pochi appoggi per i piedi) e, per terreno via via più semplice, portarsi alla base della grande placconata dove si sosta (2 fix+catena+anello). 35 Mt., 5a, 3 fix.
7° tiro:
si tratta certamente della lunghezza più bella della via. Salire la placca lavorata sino al suo termine. Seguire sempre i fix
sulla destra della spaccatura e non i vecchi chiodi che appartengono ad un'altra via (Sperone di Sinistra - Diego Gaioni, Dario Mori, Oriana Bosonetto - 1 giugno 2002).
45 Mt., 5a, 9 fix.
8° tiro:
rimontare la terrazza spostandosi a sinistra. Ignorare la sosta (2 chiodi+cordini) e
superare lo strapiombino obliquando verso destra. Al suo termine obliquare verso sinistra
per placchetta e fessurina e quindi sostare (2 fix). Allungare
bene le protezioni alla sosta intermedia per evitare spiacevoli
attriti. 30 Mt., 5b, 4 fix, 1 sosta intermedia (2 chiodi+cordini).
9° tiro:
salire a sinistra della sosta e successivamente obliquare a destra. Doppiare uno spigoletto e proseguire in verticale sino alla sosta
successiva (2 fix+catena+anello). 30 Mt., 4c, 2 fix.
10° tiro:
proseguire per facili balze di erba e roccia. Raggiunto un muretto verticale salire la placca appoggiata verso sinistra.
Un traverso poco evidente verso destra consente di raggiungere la sosta (2 fix). 30 Mt., 4c, 2/3 fix.
11° tiro:
portarsi alla base dell'ultimo muretto e salirlo verso destra. Sostare (2 fix+catena+anello) in corrispondenza della cresta.
20 Mt., 5a, 2 fix.
Discesa
Dal termine della via, abbassarsi lungo il versante nord senza percorso obbligato ma tendendo sempre verso sinistra in direzione dell'evidente
lago Raty (2284 Mt.). Dopo averlo raggiunto, imboccare il sentiero n. 9d che costeggia il torrente e che scende fino a ricongiungersi alla strada sterrata percorsa in auto. Mediante questa
tornare al parcheggio.
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