Bec de Mezdì - Via Ferrata delle Trincee

Zona montuosa Marmolada Località di partenza Arabba (BL)
Quota partenza 1601 Mt. (stazione bassa della funivia) Quota di arrivo 2727 Mt.
Dislivello totale +967 Mt. per l'attacco (877 percorribili in funivia)
+290 Mt. la ferrata (compresi i saliscendi)
Sentieri utilizzati n. 698
Ore di salita 10' dalla staz. bassa alla staz. alta (con gli impianti)
20' dalla staz. alta della funivia alla ferrata

1 h. 30' la ferrata
Ore di discesa 1 h. dal termine ferrata alla funivia
10' la discesa (con gli impianti)
Esposizione Sud, sud-est Giudizio sull'escursione Molto bella
Data di uscita 21/09/2014 Difficoltà EEA
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Gli allievi e istruttori del corso MF1 della Scuola di Alpinismo Valle Seriana.
Condizioni climatiche, dei sentieri e delle ferrate

Giornata stupenda con temperature gradevoli. I sentieri che si percorrono sono evidenti e la ferrata presenta funi metalliche in buone condizioni. La discesa avviene lungo una traccia di sentiero non bollata ma evidente.

Eventuali pericoli
In ferrata è assolutamente vietato cadere... le conseguenze potrebbero essere fatali per via del fattore di caduta molto alto.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Stazione alta della funivia Porta Vescovo/Rifugio Gorza (2478 Mt.), il bivacco Bontadini (2552 Mt.), il rifugio Passo Padon (2369 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Caschetto, imbracatura, lampada frontale e set da ferrata completo di dissipatore.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
La Ferrata delle Trincee è una traversata in cresta che si svolge in un ambiente unico. La Marmolada da una parte e il Piz Boè dall'altra sono sempre pronti per essere fotografati. Come suggerisce il nome della ferrata stessa il percorso si snoda per buona parte lungo vecchie postazioni della prima guerra mondiale.
La traversata si suddivide in due tratti: un primo, abbastanza breve ma tecnicamente più impegnativo e un secondo decisamente più facile ma dallo sviluppo più lungo e caratteristico (presenti diverse gallerie - necessaria la lampada frontale).
Gli austriaci tenevano il primo tratto fino al Bec de Mezdì mentre gli alpini italiani si erano trincerati intorno alla Mesolina e al passo.
Attacco della ferrata
Da Arabba raggiungere Porta Vescovo mediante la funivia. Da qui, salire lungo la pista da sci e continuare poi lungo il sentiero n. 698 in direzione dell'evidente cresta dove si snoda la ferrata. L'attacco è a quota 2568 Mt.
Descrizione della ferrata
Una volta raggiunti i cavi metallici è impossibile perdersi. La via ferrata, come detto sopra, corre lungo la cresta con diversi saliscendi.
Superare un muretto verticale di circa 30 metri povero di appigli e raggiunta una cengia erbosa spostarsi a sinistra. Superare un diedrino e poi piegare dapprima verso sinistra e poi verso destra superando una bellissima placca liscia (ultimo tratto in discesa). Proseguire in verticale sino a raggiungere la cresta. Superare diversi sali-scendi, un caratteristico ponte e scendere in direzione di un intaglio. Qui la parte più faticosa termina (eventuale via di fuga a destra - viso a valle).
Ora la ferrata diviene un sentiero attrezzato. Continuare lungo il filo di cresta superando diverse guglie e gallerie incrociando in diversi punti i resti della grande guerra. Superare un muro in discesa e raggiungere una zona erbosa al limite delle rocce.

Discesa
Da qui è possibile tornare a Porta Vescovo rimanendo più o meno in quota (soluzione da noi adottata) oppure continuare lungo gallerie di guerra sino a raggiungere il bivacco Bontadini ed eventualmente il rifugio Passo Padon.

Note
Con un po' più di tempo a disposizione è possibile raggiungere Porta Vescovo dal Lago Fedaia.
Commenti vari
La ferrata è generalmente molto frequentata.
   

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Attacco della ferrata

Beppe supera un bel diedrino poco dopo l'attacco

   

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Stefano e sullo sfondo la Marmolada

Gianfranco e Beppe lungo la cresta

   

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Marmolada

Un simpatico ponte caratterizza la ferrata

   

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Trincee di guerra

   

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