Zona montuosa |
Alpi Orobie |
Località di partenza |
Loc. Riva - Mezzoldo (BG) |
Quota partenza |
1330 Mt. |
Quota di arrivo |
1719 Mt. |
Dislivello totale |
400 Mt. |
Data di uscita |
14/07/2018 |
Ore di salita |
1 h. 30' |
Ore di discesa |
1 h. |
Sentieri utilizzati |
n. 115 |
Giudizio sull'escursione |
Piacevole |
Sass Balòss presenti |
Omar |
Difficoltà |
E |
Altre persone presenti |
Roberta, Tommaso, Marta. |
Condizioni climatiche e dei sentieri |
Piacevole giornata estiva ben soleggiata con qualche nuvolone che a fasi alterne oscurava il sole, regalandoci momenti di frescura. Sentieri facili, evidenti, privi di difficoltà e pericoli. |
Eventuali pericoli |
Nessuno. |
Presenza di acqua |
Nei pressi di Baita Costa Piana (poco più di 1 h. dalla partenza) si trova una bella fontanella con una scultura in legno. Ovviamente potrete rifornivi di acqua presso il rifugio Madonna delle Nevi alla partenza. |
Punti di appoggio |
Alla partenza si trova il rifugio Madonna delle Nevi; dopo circa 1 ora abbondante arriverete alla Casera Terzera e da qui in meno di 30 minuti eccovi alla Baita di Costa Piana dove si trova anche un baitello con tettuccio. Presso questo baitello privato è presente un bel tavolone di legno per pranzare. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Nulla. |
Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione generale
La quota relativamente bassa, la brevità e la facilità del percorso, l'ombra della fitta abetaia in cui esso si sviluppa per buona parte ed il bel panorama di cui si può godere dal punto d'arrivo, rendono questa camminata ideale per famiglie con bambini anche piccoli al seguito.
Descrizione percorso
Risaliamo la Valle Brembana. Al bivio tra Carona e Mezzoldo, andiamo verso quest'ultimo paese. Superiamo l'abitato di Mezzoldo e proseguiamo verso il Passo di San Marco. Giunti in Località Riva, sulla destra è visibile il rifugio Madonna delle Nevi. Con una breve deviazione verso destra dalla strada principale raggiungiamo il parcheggio sotto il rifugio. Scendiamo al fiume Brembo di Mezzoldo e lo attraversiamo grazie ad un ponticello. Risaliamo il pianoro erboso davanti a noi fino ad un secondo ponticello che superiamo verso destra (ignoriamo il primo ponticello che conduce ad una baita che vende formaggi). E' presente anche una freccia che indica il Giro delle Casere. Proseguiamo lungo l'evidente sentiero, lasciamo alla nostra sinistra una deviazione ripida che sale nel bosco e proseguiamo in falsopiano per un lungo tratto. Il sentiero è ampio e regolare e tende verso valle. Giunti ad un evidente tornante sinistrorso, l'andamento torna verso monte, sempre lungo l'ampio sentiero sterrato immerso nell'abetaia. Man mano saliamo e guadagniamo quota, il panorama si apre a tratti tra gli abeti e appaiono ben visibili i monti della zona Azzarini e Fiorano. Al termine della salita, attraversiamo un torrente e poco dopo abbandoniamo il sentierone per deviare verso destra su un sentiero poco evidente che in pochi minuti ci porta nei pressi della Baita Terzera. Riprendiamo il sentiero sterrato abbandonato poco prima e lo seguiamo verso destra. Poche decine di metri ed eccoci alla Baita Terzera. Il tracciato passa la baita, lasciandola sulla destra e poco dopo compie un giro verso sinistra, passa nei pressi di una lunga stalla per poi salire sulla cima di un bellissimo dosso punteggiato da abeti. Usciti da questi ultimi,la salita si sviluppa su terreno erboso. Eccoci alla sommità della salita. Ci troviamo sul colle detto la Piana di Terzera, dove si trova un crocefisso (Il Crocefisso del Marco), una fontanella ed un piccolo edificio. Poco distante, verso destra, si trova la Baita di Costa Piana.
Discesa
A ritroso lungo il medesimo itinerario. |
Note |
I tempi di percorrenza sono da considerarsi in presenza di bambini piccoli. Volendo, senza eccessiva fatica, è possibile proseguire in discesa verso la Casera Siltri e da qui tornare al rifugio Madonna delle Nevi, allungando così il percorso che si svolge in prevalenza nella bella abetaia della zona. Questa camminata fa parte del più ampio percorso denominato "Giro delle Casere" che prevede il passaggio da quattro o cinque baite adibite alla produzione di formaggio derivante da alpeggi in quota. L'intero anello è stato percorso durante l'escursione del 19-11-2014. |
Commenti vari |
Vista l'alta frequentazione della zona, specialmente nei pressi della partenza dal rifugio Madonna delle Nevi e dei prati nelle immediate vicinanze, sconsiglio vivamente di effettuare questa passeggiata nelle domeniche estive; meglio optare per il sabato, oppure per il periodo autunnale. Nel periodo estivo, essendoci numerose bestie al pascolo, nei pressi delle casere che incontrerete, avrete a che fare con numerose e fastidiose mosche. Attenzione anche ad evitare di calpestare l'erba dei pascoli al di fuori dei sentieri, potreste venire redarguiti poco gentilmente dai pastori presenti. |
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Il bel dosso sopra cui si trova la Piana di Terzera |
Tommaso passeggia verso il dosso |
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Ormai al termine della salita tra verde ed azzurro |
Sulla sommità del dosso con la zona dei monti Fioraro e Tartano sullo sfondo |
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Tommaso esultante alla meta |
Mamma e bimbi in relax dopo il pic-nic |
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Incontro ravvicinato con la marmotta |
Famigliola al completo |
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