Descrizione generale
Via aperta da Arturo Franco Castagna e G. Dal Forno il 19 settembre 1993 che affronta la parete est del Monte Baffelàn. Si tratta di una bella linea di salita piuttosto varia che si snoda tra placche, fessure, diedri. Le ultime due lunghezze presentano roccia abbastanza friabile, ma sono ben chiodate. E' comunque possibile evitarle agganciandosi alla via Carugati.
Tutte le soste sono attrezzate, le prime con golfari , poi sui
mughi. In via ci sono parecchi chiodi ed un'infinità di clessidre,
molte delle quali già dotate di cordone.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere il passo di Campogrosso (da Recoaro, superato il centro cittadino, si prende a destra la strada che, attraversando il paese di Merendaore, sale al
passo). Prima di arrivare al passo (circa 200 metri) sulla destra vi è una strada secondaria a fondo chiuso. Imboccarla fino a quando si incontra una sbarra che ostruisce il passaggio. Qui parcheggiare la macchina.
Eventualmente, nel caso i pochi posti siano già occupati, è possibile parcheggiare al passo e percorrere il tragitto a piedi.
Dalla sbarra camminare sulla strada fino a giungere in un ampio spiazzo situato sotto la parete Est del Monte Baffelàn (palina CAI in loco). Abbandonare la strada (che prosegue verso destra) e imboccare il comodo sentiero che scende lungo il prato.
La parete è percorsa da un'evidente rampa che sale obliqua da destra
verso sinistra. Quando il sentiero si appresta a risalire seguire le
tracce che conducono alla base della rampa. Ci si trova sotto la
verticale di una fascia di tetti gialli posti a 3/4 della parete.
Salire le semplici rocce fino ad un terrazzino dove, sulla sinistra,
si trova un vecchio cordone incastrato su un masso. Poco più a
sinistra attacca la via Ceneri nel
vento.
1° tiro:
salire la paretina sulla destra portandosi così al sovrastante diedro fessurato che si segue sino al suo termine.
Spostarsi poi a sinistra raggiungendo un altro diedro che si risale
uscendone a sinistra. Si raggiunge una terrazza dove si sosta (1 golfaro
resinato).
55 Mt., IV, V-, IV, III, 6 chiodi, 3 clessidre.
2° tiro:
alzarsi pochi metri e spostarsi a destra fino ad entrare nel diedro
che sale a sinistra dell'evidente tetto. Poi si prosegue obliquando
leggermente verso sinistra fino ad un'ampia terrazza. Sostare sulla
destra (3
chiodi difficili da usare perché sporgono
poco). Possibilità di usare la sosta (golfaro+spit) della via "Ceneri
nel vento", posta sulla sinistra.
35 Mt., V-, passi di V+, III, 4 chiodi, 2 clessidre.
3° tiro:
sopra la sosta una fessura forma un arco verso destra. Seguire
questa fessura e, dopo aver superato l'arco, proseguire dritti
raggiungendo un'ampia cengia. Qualche metro più a destra si trova la
sosta (golfaro+spit) in comune con "Ceneri nel
vento" e "Mi chiamo Sam".
50 Mt., IV+, V, V+, III, 3 chiodi, 3 clessidre
con cordone, 1 masso incastrato con cordone.
4° tiro:
appena a sinistra della sosta è molto evidente la rampa che abbiamo
seguito per individuare l'attacco. Salire sulla parete a sinistra
della rampa. Qualche passo in strapiombo ma con buoni appigli. Gli
ultimi metri si percorrono su placca od eventualmente nel più
semplice diedro. Uscire a sinistra raggiungendo la sosta (mugo).
45 Mt., V-, V+, V, IV, 9 chiodi, 3 clessidre.
5° tiro:
salire la placca soprastante piegando leggermente a sinistra. Al
suo termine rimontare i vari salti rocciosi sino a raggiungere la
sosta (mugo, libro di
via). 40 Mt., V+, V, III, 6 clessidre.
6° tiro:
ancora lungo la placca per pochi metri, poi per terreno erboso sino a raggiungere una piccola traccia di passaggio (è la
via Carugati). Si sosta poco oltre
(mugo). 40 Mt., V, III,
1 chiodo, 2 clessidre.
7° tiro:
questo è il tiro chiave e le difficoltà sono da attribuire anche alla
scarsa qualità della roccia. Salire la parete giallastra situata a destra dell'evidente canale. La lunghezza è ben chiodata. Si sosta sulla radice di un mugo.
45 Mt., V+, VI (un passo),
V-, 5 chiodi, 3 clessidre.
8° tiro:
salire il diedro sopra la sosta indi piegare a destra per terreno sempre più semplice sino ad uscire in cresta dove è necessario attrezzare una sosta.
Anche in questo tiro la qualità della roccia lascia a desiderare. 40 Mt., V, IV+, 3 chiodi.
Proseguire lungo la cresta sino a raggiungere la croce di vetta.
Circa 70 Mt., I, II.
Discesa
La discesa avviene seguendo la via Normale (passi di I e II).
Dalla croce di vetta si ripercorrono a ritroso gli ultimi metri di cresta sino a quando il sentiero principale si appresta a scendere sulla destra in direzione del
Passo del Baffelàn (palina in loco che indica i vari
sentieri). Una volta raggiunto tale passo si può scegliere se
scendere direttamente al Passo di Campogrosso oppure tornare
all'attacco della via. In quest'ultimo caso scendere
mediante il sentiero di destra che scende in un canale e che in breve raggiunge un muro di
contenimento. Superare questi ultimi metri verticali con l'aiuto di una catena giungendo
così sul sentiero denominato "Strada del Re" che si segue verso destra sino al Passo di Campogrosso.
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