Pizzo Arera - Via dei Cugini

Zona montuosa Alpi Orobie - Sottogruppo dell'Arera Località di partenza Fraz. Plassa - Oltre il Colle (BG)
Quota partenza 1580 Mt. circa Quota di arrivo 2320 Mt. circa (2512 Mt. la vetta)
Dislivello totale

+420 Mt. dal parcheggio al rifugio
-50 Mt. +170 Mt. dal rifugio all'attacco
+200 Mt. la via (225 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 222, 244
Ore di salita 50' dal parcheggio al rifugio
30' dal rifugio all'attacco
3 h. 30' la via
Ore di discesa 30' dall'antecima all'attacco
20' dall'attacco fino al rifugio
30' dal rifugio alla macchina
Esposizione Nord-ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 21/06/2020 Difficoltà 5c
Sass Balòss presenti
Luca.
Persone esterne presenti
Marco "Bibi".
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata ma fresca. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente e in ottimo stato.
La roccia è nel complesso ottima. Con la richiudatura della via sono stati raddrizzati alcuni metri dell'itinerario evitando i tratti originali che presentavano roccia un po' scadente.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Rifugio Capanna 2000 ed eventualmente il rifugio privato SABA.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata. La richiodatura è stata fatta in stile "plaisir", necessarie solo coppie (almeno 12 ma un tiro ha ben 15 fix).
Ad inizio stagione si trova neve per raggiungere l'attacco e durante la discesa. Informarsi sulle condizioni: potrebbero servire piccozza e/o ramponi.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La parete Nord-ovest dell'anticima del Pizzo Arera regala una roccia assai anomala rispetto a quella che comunemente caratterizza le Alpi Orobie. Qui infatti è possibile trovare una roccia molto compatta lungo la quale sono stati aperti numerosi itinerari sportivi.
Le prime vie tracciate appartengono al noto alpinista bergamasco Gian Battista Cortinovis ma il merito di aver valorizzato questa parete spetta a Nadia Tiraboschi e a Pierangelo Maurizio.
La via dei Cugini è stata aperta da Nadia, Enzo ed Ivan Tiraboschi il 14 luglio 1990 seguendo i punti più deboli della parete. Richiodata tra il 2016 e il 2017 dalla stessa Nadia in compagnia di alcuni amici, adesso si presenta come una via sportiva in stile "plaisir" completamente attrezzata a fix (sono rimasti alcuni vecchi chiodi di passaggio che risultano ormai superflui). In alcuni tratti la linea è stata raddrizzata per evitare i tratti con roccia mediocre. Ora è una via molto bella, meritevole di essere ripetuta per la qualità della roccia e per l'ambiente in cui si trova. Arrampicata varia in placca, diedro, camino e brevi fessure.
Attacco, descrizione della via
Da Zambla Alta (Oltre il Colle) seguire le indicazioni per Plassa/Arera. Raggiunto il complesso residenziale proseguire lungo una strada (oggi asfaltata) che conduce al rifugio SABA. Parcheggiare poco oltre in corrispondenza di un grande spiazzo. Imboccare la traccia, inizialmente poco marcata (sentiero n. 222), che parte proprio dietro al posteggio e che in breve conduce al rifugio Capanna 2000. Qui continuare lungo il sentiero n. 244 fino alla forcella dalla quale è possibile vedere la parete Nord-ovest del Pizzo Arera. Abbassarsi leggermente e continuare sino all'estremità sinistra della parete (massi squadrati ben visibili). La via corre al centro della pala e una scritta rossa "cugini" darà la certezza del giusto attacco.

1° tiro:
salire il diedro che poi piega verso destra sino a raggiungere la sosta (2 fix con anello) posta su di un comodo terrazzino. Quando il diedro piega a destra si vedono dei fix che salgono dritti; trattasi della via Oriana e Augusto. 40 Mt., 5a, 7/8 fix.

2° tiro:
direttamente per rocce aggettanti sopra la sosta (l'originale saliva poco a destra per rocce più semplici) sino a quando è possibile traversare a sinistra lungo una bella placca incisa da una fessura. Un facile diedrino verticale permette di raggiungere la sosta (2 fix con anello). 30 Mt., 4c, 5c, 4c, 15 fix.

3° tiro:
salire la placca soprastante, tendendo leggermente a sinistra, sino alla sosta (2 fix con anello). A destra della placca si vedono un paio di chiodi del tracciato originale. 35 Mt., 4b, 12 fix.

4° tiro:
obliquare pochi metri a sinistra e poi su dritti sino al comodo terrazzino di sosta (3 golfari) alla del tiro chiave. 30 Mt., 4c, 9 fix.

5° tiro:
obliquare brevemente a sinistra fino a prendere la spaccatura che sale obliqua verso destra. Seguirla fino alla sosta (2 fix+catena+anello calata). 25 Mt., 5a, 5c, 5a, 12 fix.

6° tiro:
rimontare la paretina soprastante (attenzione alla roccia), indi traversare in ascesa verso sinistra sino alla sosta (2 fix+catena+anello calata) situata alla base di un diedro. Lunghezza un po' disturbata dall'erba. 25 Mt., 4a, 5b, 12 fix.

7° tiro:
salire per qualche metro il diedrino ed il successivo camino sino alla sosta (2 fix+catena+anello calata) situata sul suo lato sinistro.
Se si vuole scendere in doppia conviene fermarsi qui. 20 Mt., 4a, 5a, 10 fix.

8° tiro:
salire gli ultimi metri del camino (attenzione ad alcuni grossi massi mobili) raggiungendo la terrazza ghiaiosa. Procedere una decina di metri sino ad individuare la sosta (2 fix). 20 Mt., 4c, 4 fix, 1 sosta intermedia.
Discesa
Noi consigliamo di scendere a piedi seguendo l'opzione 1.
1- Alzarsi per roccette e sfasciumi sino alla sommità dell'anticima del Pizzo Arera poi, lungo una facile ma esposta cresta, in direzione sud sino a raggiungere un intaglio dal quale scendono due ripidi canalini detritici (ometti lungo il percorso). Prendere quello verso sinistra (est), facile ma infido (qualche passo di II), per poi proseguire lungo il vallone sino a raggiungere il sentiero che riporta all'attacco e quindi al rifugio Capanna 2000. Da qui rientrare al parcheggio lungo i sentieri percorsi durante l'avvicinamento.
2- Se ci si è fermati alla S7 scendere in corda doppia sulla via. In teoria, per evitare i vari spostamenti della via dei Cugini, dalla S6 scendendo dritti si dovrebbe finire sulla via Orianna e Augusto che offre calate più lineari. Se invece si raggiunge la S8 e si vuole scendere comunque in doppia traversare a sinistra circa 20 metri fino ad identificare una sosta a golfari (serie di calate del soccorso alpino). Noi siamo scesi a piedi, quindi non abbiamo verificato personalmente le discese in doppia.

Note

Clicca qui per leggere l'articolo scritto da Nadia Tiraboschi, pubblicato su Planet Mountain, a seguito della richiodatura.

Commenti vari
Gli schizzi ed i tracciati contenuti in entrambe le edizioni (2009 e 2016) della guida "Valli Bergamasche", edita da Versante Sud, risultano essere molto vaghi ed approssimativi. Adesso che è completamente chiodata a fix ravvicinati non è un problema individuare il percorso, ma fino a pochi anni fa, con uno schizzo del genere, lo sarebbe stato.
Altre ripetizioni
Bertoldo, Alfio, Andrea, Barbara, Cecilia, Claudio, Luigi, Maffy, Rubens avevano già percorso l'itinerario il 28 agosto 2011 quando presentava ancora la chiodatura originale a chiodi tradizionali. Clicca qui per vedere la vecchia relazione.
   

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Il diedro inclinato che porta alla prima sosta

Bibi sul secondo tiro

   

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A pochi metri dalla seconda sosta

Terza lunghezza

   

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Quarto tiro

Inizio della quinta lunghezza
   
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Bibi sul passo chiave. L5 Altra immagine del quinto tiro
   
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A sinistra Luca, e a destra Marco, sulla sesta lunghezza
   
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Luca alla sesta sosta osserva l'esposizione Il caminetto che porta alla settima sosta
   
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Discesa nel vallone ancora innevato La parete Nord-ovest dell'Arera col tracciato della via dei Cugini